Dispositivo per la misura del rilascio di polveri da semi trattati - seed dust-off

Il dispositivo si basa su un semplice approccio colorimetrico e/o visivo per quantificare le polveri rilasciate da semi trattati. Mentre il metodo ufficiale si basa su metodi gravimetrici, l'invenzione si basa sul concetto che i semi trattati sono, per legge, colorati.

Titolo brevetto Metodo per la valutazione della dispersione di particelle
Area Bioeconomia, Agricoltura e Ambiente
Titolarità ALMA MATER STUDIORUM - UNIVERSITA' DI BOLOGNA
Inventori Cesare Accinelli
Ambito territoriale di tutela Italia
Stato Disponibile per accordi di sviluppo, opzione, licenza e altri accordi di valorizzazione
Keywords seme, trattamento del seme, concia, polveri, fitofarmaci, microrganismi
Depositato il 09 ottobre 2017

Il trattamento delle sementi, comunemente chiamato concia, consiste nell’applicare al seme in maniera precisa e localizzata sostanze (agrofarmaci, fertilizzanti o biostimolanti) finalizzate a contrastare l’azione di patogeni e per stimolare l’accrescimento delle plantule. Questo permette di salvaguardare il valore del seme a beneficio delle rese.

Tuttavia, le sementi conciate con agrofarmaci devono essere gestite in modo appropriato per ridurre al minimo l’esposizione dell’operatore e dell’ambiente: l’invenzione/trovato riguarda la stima della quantità di polveri potenzialmente rilasciate da semi conciati con fitofarmaci o microrganismi. Rispetto al tema del rilascio di polveri contenenti fitofarmaci (che ha generato, ad esempio, la moria delle api, ecc.), le industrie di fitofarmaci, di sementi e le associazioni industriali, nonché la stessa European Seed Association (ESA) hanno incominciato a valutare le dimensioni del problema. Per farlo hanno stabilito una metodica ufficiale basata sul metodo gravimetrico. Uno strumento (dust-meter), messo a punto per altre esigenze (industrie di vernici), simula le azioni abrasive del seme durante le operazioni di semina e quantifica le polveri rilasciate, catturandole in un filtro. Il tutto funziona ovviamente a pressione, mediante un complicato sistema meccanico, che però, dati i ridotti quantitativi di polvere, è soggetto a facile errori nella pesatura dei filtri. Il metodo prevede 5 repliche di 500 g di seme ciascuna. Ogni replica richiede almeno 35-40 minuti di tempo per il suo svolgimento. Oltre al problema della tempistica, lo strumento è costoso (15-20.000 €) e sottopone l’operatore al rischio di inalazione di pericolose polveri.

L’approccio proposto parte da una semplice constatazione: per evitare che i semi trattati possano per errore entrare nel settore alimentare, in tutti i Paesi è obbligatorio aggiungere ai semi un colorante. Questo particolare offre una semplificazione pratica notevole. Mentre il metodo gravimetrico si basa sulla quantità in peso delle polveri per stimarne la presenza, tramite l'invenzione si può valutare la quantità di colore rilasciata mediante metodo colorimetrico e/o analizzando le polveri colorate mediante sistemi ottici (stereomicroscopi anche portatili o da inserire in smartphones).

Possibili applicazioni:

Agricoltura, industria fitofarmaci, gestione del rischio ambientale, multinazionali del settore agrochimico e sementi.

Vantaggi:

  • Approccio completamente innovativo rispetto a quello tradizionale;
  • Misurazioni rapide, poco costose e senza rischio di inalazioni;
  • Il sistema non richiede gravosi investimenti e lunghe tempistiche di analisi.
Pagina pubblicata il: 14 novembre 2017