Dispositivo per colture cellulari

L’invenzione fa riferimento ad un dispositivo per colture cellulari che consente di esaminare, nella popolazione di cellule in esame, identici aspetti morfologici a diverso potere di risoluzione utilizzando tecniche microscopiche diverse.

Titolo brevetto Dispositivo per colture cellulari
Area Salute
Titolarità ALMA MATER STUDIORUM - UNIVERSITA' DI BOLOGNA
Inventori Sabrina Valente
Ambito territoriale di tutela Italia
Stato Disponibile per accordi di sviluppo, opzione, licenza e altri accordi di valorizzazione
Keywords Piastre per colture cellulari, Base staccabile, Monostrato cellulare, Inclusione in resina, Microscopia elettronica a trasmissione
Depositato il 15 aprile 2019

L’invenzione è nata dalla necessità di osservare al microscopio elettronico a trasmissione lo stesso aspetto morfologico precedentemente osservato al microscopio ottico invertito.

L’invenzione si riferisce ad una piastra per colture cellulari in vitro con base staccabile che consente di coltivare in sterilità le cellule, processarle e includerle per la microscopia elettronica a trasmissione direttamente nella stessa piastra di coltura. 

Applicazioni:

  • Colture cellulari;
  • Analisi ultrastrutturale delle cellule mediante microscopia elettronica a trasmissione;
  • Definizione del fenotipo delle cellule o visualizzazione della co-espressione di differenti antigeni di superficie, citoplasmatici e nucleari mediante opportuni sistemi di marcatura; 
  • Studi di correlazione tra microscopia ottica e microscopia elettronica a trasmissione;
  • Studio delle interazioni cellule-microrganismi.  

Vantaggi:

  • Osservare in microscopia elettronica a trasmissione le medesime cellule osservate in microscopia ottica; 
  • Colture cellulari in vitro,  processazione e inclusione in resina delle stesse cellule direttamente nella piastra di coltura; 
  • Blocco cellule – resina di dimensioni idonee per l’immediata preparazioni di sezioni semifini e ultrafini;
  • Preservare l’ultrastruttura originale delle cellule senza perdere dettagli;
  • Immagini di qualità e ad alta risoluzione;
  • Minimizzazione di alterazioni morfologiche indotte da trattamenti chimici, enzimatici e/o meccanici.
Pagina pubblicata il: 18 luglio 2019