03833 - MICROBIOLOGIA DEGLI ALIMENTI DI ORIGINE ANIMALE

Anno Accademico 2024/2025

  • Docente: Fausto Gardini
  • Crediti formativi: 6
  • SSD: AGR/16
  • Lingua di insegnamento: Italiano
  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
  • Campus: Bologna
  • Corso: Laurea Magistrale in Sicurezza e qualità delle produzioni animali (cod. 5728)

Conoscenze e abilità da conseguire

Al termine del corso lo studente conosce il ruolo dei microorganismi di interesse alimentare: patogeni, tossigeni, alteranti e virtuosi. Conosce il ruolo svolto nelle fasi di produzione, trasformazione e conservazione. In particolare studia quei microrganismi virtuosi che svolgono un ruolo fondamentale nel processo di trasformazione e conservazione per via fermentativa e conosce i criteri di selezione e di produzione delle colture starter. In particolare lo studente è in grado di eseguire una corretta analisi del rischio microbiologico; selezionare e gestire colture starter; condurre in maniera autonoma i processi fermentativi del settore lattiero-caseario e del salumificio; svolgere le analisi che riguardano i principali microorganismi alteranti e virtuosi.

Contenuti

Caratteristiche generali dei microorganismi di interesse tecnologico:

  • Cinetiche di crescita (moltiplicazione, sopravvivenza). Strumenti per modellare le fasi di una curva di crescita

Principali microrganismi di interesse alimentare:

  • Batteri lattici, Bifidobatteri Enterobatteri, pseudomonadacee e gruppi affini, Vibrio, Listeria, stafilococchi, Bacilli e Clostridi, altri microrganismi di interesse tecnologico. Funghi: muffe e lieviti.

  • Cicli metabolici e loro impatto sugli alimenti di origine animale

Ecologia microbica: principali fattori che regolano la crescita dei microrganismi negli alimenti.

  • Fattori estrinseci e intrinseci:

  • pH e potenziale redox,

  • attività dell’acqua (aw),

  • temperatura,

  • conservanti,

  • composizione gassosa,

  • composizione dell’alimento (nutrienti, composti antimicrobici naturali)

  • Fattori di processo. Riduzione del carico microbico: trattamenti termici e non termici.

  • Curve di abbattimento delle cellule

  • Definizione di sterilizzazione e pasteurizzazione ed elaborazione dei dati

  • La fermentazione come metodo di conservazione

  • Microrganismi utilizzati nei processi alimentari

  • Colture starter

  • Probiotici

  • Colture bioprotettive

Il latte e i prodotti lattiero-caseari

  • Popolazione microbica del latte ed effetto dei processi

  • Caseificazione: ruolo dei microrganismi durante la caseificazione e la maturazione di diversi tipi di formaggio.

  • Utilizzo delle colture starter (naturali e selezionate).

  • Ruolo dei microrganismi non starter.

  • Latti fermentati. Microrganismi utilizzati. Processi e differenziazione dei prodotti.

Carne e prodotti derivati

  • Popolazione microbica delle carni e conservazione della carne fresca (shelf life)

  • Salumi: la conservazione delle carni mediante salagione (cured meat).

  • Processi produttivi e microbiologia dei salumi non fermentati.

  • Microbiologia dei salumi non fermentati

  • Salumi fermentati (salami): classificazioni in rapporto alle tecnologie di produzione.

  • Microbiologia dei salumi fermentati nelle varie fasi: impasto, stufatura, asciugatura, maturazione.

  • Fermentazioni naturali.

  • Fermentazioni guidate: le colture starter

  • Ruolo delle muffe e dei lieviti nella produzione di salumi.

Testi/Bibliografia

Mucchetti G., Neviani E., Microbiologia e tecnologia lattiero-casearia. Tecniche nuove, Milano, 2006

Grazia L., Coloretti F., Zambonelli C., Tecnologie dei salumi, Edagricole, Bologna, 2011

Microbiologia alimentare applicata (a cura di Luca Cocolin, Marco Gobbetti, Erasmo Neviani) CEA Editrice Milano

Metodi didattici

Lezioni frontali sugli argomenti del corso

Esercitazioni di laboratorio

Visite guidate a stabilimenti produttivi

Seminari specialistici

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

La verifica finale consiste in un esame orale in cui verranno poste tre domande. La prima riguarda un argomento scelto dallo studente, la seconda riguarda un altro argomento del corso individuato dal docente, mentre la terza domanda è volta a verificare la preparazione complessiva e le competenze acquisite dallo studente ed in particolare la capacità di elaborare collegamenti trasversali tra gli argomenti considerati. Il voto finale è definito dalla media aritmetica della valutazione dei tre argomenti

Preparazione su un numero ridotto di argomenti o limitata all’interno degli argomenti del corso. La capacità di analisi scarsa che emerge solo se sollecitata dall’aiuto del docente. Il linguaggio utilizzato non sempre è all’altezza degli argomenti trattati. Voto 18-19

Preparazione su un limitato ridotto di argomenti del corso con capacità di analisi non sempre autonoma mentre l’analisi critica deve essere sollecitata dal docente. Il linguaggio utilizzato risulta formalmente corretto. Voto 20-24

Buona preparazione sugli argomenti del corso con capacità di analisi critica e di collegamento fra gli argomenti del corso. Padronanza delle terminologie proprie del corso. Voto 25-29

Preparazione completa sugli argomenti del corso con capacità di scelte autonome e capacità critica di analisi. Padronanza della terminologia del corso e capacità di argomentazione e di collegamenti fra gli argomenti del corso. Voto 30-30L

Strumenti a supporto della didattica

Slides del corso

 

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Fausto Gardini