- Docente: Daniela Tisi
- Crediti formativi: 6
- SSD: L-ART/04
- Lingua di insegnamento: Italiano
- Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
- Campus: Ravenna
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Corso:
Laurea Magistrale in
Scienze del libro e del documento (cod. 9077)
Valido anche per Laurea Magistrale in Beni archeologici, artistici e del paesaggio: storia, tutela e valorizzazione (cod. 9218)
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dal 30/01/2025 al 28/02/2025
Conoscenze e abilità da conseguire
Il corso fornisce allo studente gli strumenti per impostare sistemi integrati di rete (network tra istituzioni culturali-musei, biblioteche-archivi-patrimonio diffuso, contesti amministrativi e produttivi). Lo studente al termine del corso sarà in grado di costruire strategie di sviluppo del patrimonio culturale in rete, individuando l’organizzazione tecnico-amministrativa, gli organigrammi professionali, la programmazione e coordinamento, i settori funzionali, la definizione dei piani finanziari, i bilanci di missione.
Contenuti
Il corso ha per obiettivo l’analisi di un fenomeno contemporaneo che sta delineandosi sempre più come una vera e propria esigenza: quella di costruire reti museali e sistemi territoriali, a fronte di un’offerta crescente di patrimonio culturale e in presenza di un bisogno impellente di sostenibilità economica. A questa tipologia di aggregazioni può essere ricondotta la gestione integrata - intesa come insieme di combinazioni economiche e di governo finalizzate a sostenere la fruizione pubblica e la conservazione dei beni culturali - ispirata ai criteri di economicità e trasparenza che ha come finalità lo sviluppo economico di un territorio a partire dalle risorse culturali materiali e immateriali. Dall’analisi delle realtà territoriali italiane emerse nella fase di audizioni della Commissione di studio per la gestione complessa del patrimonio culturale attraverso reti museali e sistemi territoriali del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, si proverà a definire una possibile applicazione di rete e di sistema, a livello culturale, istituzionale, economica e organizzativa.
PROGRAMMA
Presentazione del corso – workshop di approfondimento – attività frontale e approfondimento a cura degli studenti – utilizzo della piattaforma elearning – svolgimento dell’esame.
Il fenomeno delle reti museali e dei sistemi territoriali
La gestione del patrimonio culturale in ottica sistemica: letteratura sul tema. Definizioni. La retorica delle reti e sistemi museali: analisi delle realtà italiane alla luce del lavoro condotto dalla Commissione Ministeriale per la gestione complessa del patrimonio culturale attraverso reti museali e sistemi territoriali. Gli attori principali nella costruzione di reti e di sistemi. Reti come opportunità promozionale o gestionale. L’ambiente digitale e la rete di conoscenze.
La costruzione di reti e sistemi
Dall’obiettivo al processo. Questioni amministrative e organizzative. Quale dimensione, quali economie. Il rapporto con il territorio e le realtà produttive. Il monitoraggio: valutazione e prospettive di sviluppo. Il bilancio sociale. Standard di qualità per le reti.
Il Museo contemporaneo
Una nuova visione del museo che si apre al territorio. La responsabilità sociale dei musei in una società che cambia. Valorizzazione integrata del patrimonio culturale: rapporti con le istituzioni culturali locali e con il territorio di riferimento. Il ruolo del museo nella definizione dell’immagine di un territorio per favorire la nascita o il rafforzamento di “distretti culturali” attraverso la potenzialità di un marchio collettivo, un brand italiano di qualità territoriale. I siti UNESCO. Musei e paesaggi culturali: dalla Convenzione di Faro alla Carta di Siena.
Il Sistema museale Nazionale
Inquadramento organizzativo, il potenziamento della funzione del patrimonio culturale nazionale. I livelli minimi di qualità, il sistema di accreditamento, la condivisione di servizi e competenze, la costruzione di politiche museali condivise. Condividere un processo di crescita e di sviluppo, costruire comunità di pratica. L’attenzione per i territori e per le periferie come rafforzamento dell’idea di Sistema museale Nazionale: fare del territorio un luogo di sperimentazione e del museo il datore di lavoro delle giovani generazioni.
Reti museali e sistemi territoriali: il lavoro della commissione ministeriale per la gestione complessa del patrimonio culturale
Le politiche ministeriali per l’elaborazione di proposte finalizzate all’attuazione di iniziative e politiche di valorizzazione integrata, sostenibile e durevole del patrimonio culturale. Le buone pratiche di reti e sistemi territoriali avviate da istituti museali e realtà similari di sinergie territoriali e criticità rilevate. Forme e misure di sostegno rivolte alle progettualità di rete. Modelli di governance individuati per progetti di sviluppo territoriale. Proposte o casi di progettazione territoriale. Gli strumenti possibili per la gestione integrata del patrimonio culturale: un marchio nazionale di qualità territoriale, come elemento attrattore e spinta per il territorio che mostri una gestione virtuosa dei beni e la carta di libero accesso al patrimonio culturale nazionale.
Testi/Bibliografia
Bibliografia obbligatoria
Musei e patrimonio in rete. Dai sistemi museali al distretto culturale evoluto (a cura di) L. Cataldo, Hoepli 2014
M. Guglielminetti. Le comunità in movimento. Dal consumo alla partecipazione culturale nelle reti digitali.Carrocci Editore, 2015
Testi obbligatori per i non frequentanti:
F. Donato, La crisi sprecata. Per una riforma dei modelli di governance e di management del patrimonio culturale italiano, Roma, Aracne, 2013
L. Moreschini, G. B. Ramello, W. Santagata, Un marchio per la valorizzazione dei territori di eccellenza: dai siti UNESCO ai luoghi italiani della cultura, dell'arte e del paesaggio.Catanzaro, Rubbettino, 2016
Bibliografia di supporto (testi facoltativi per approfondimenti individuali degli studenti):
Regioni e Musei: politiche per i sistemi museali dagli anni settanta ad oggi, Atti del convegno, Pisa, Scuola Normale Superiore, 4 dicembre 2007, a cura di D. La Monica e E. Pellegrini, Pisa, LARTTE, 2009
Metodi didattici
Lezioni frontali - workshop con esperti. Focus di approfondimento
Le lezioni frontali si svolgeranno in aula, di fronte a presentazioni proiettate su schermo che verranno discusse attraverso un esame critico. Scopo del corso è quello di introdurre lo studente alle principali problematiche e all'approccio metodologico al tema, al fine di stimolare la riflessione critica da parte dello studente.
Eventualmente potranno esserci anche lezioni seminariali, di discussione con esperti, workshop di confronto e riflessione e esercitazioni volte a stimolare l'attività pratica.
Gli studenti che per ragioni dipendenti da disabilità o disturbi specifici dell’apprendimento (DSA) necessitino di strumenti compensativi potranno comunicare al Docente le loro esigenze in modo da essere indirizzati ai referenti e concordare l’adozione degli accorgimenti più opportuni.
Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento
Esame orale + Esercitazione scritta
La prova d'esame è svolta in forma orale e prevede una valutazione in trentesimi. L'esaminando è tenuto a consegnare almeno 10 giorni prima dell'esame la compilazione di una scheda per la rilevazione e l'analisi di un'aggregazione culturale a scelta, sulla base di un modello predisposto dal docente e reso disponibile su piattaforma Virtuale. Il relatore farà una domanda su questo lavoro propedeutico e ci si aspetta che l'esaminato/a risponda nel merito della ricerca condotta. A tal fine è obbligatorio presentarsi all'esame forniti del lavoro.
Come secondo le linee guida fornite dall'Ateneo, si noti che:
- la dimostrazione del possesso di una visione organica dei temi affrontati a lezione o all'interno dei testi d'esame congiunta alla loro utilizzazione critica, di una padronanza espressiva e del linguaggio specifico saranno valutati con voti di eccellenza (28-30);
- la conoscenza per lo più meccanica e/o mnemonica della materia, scarsa capacità di sintesi e di analisi e/o un linguaggio corretto ma non sempre appropriato porteranno a valutazioni discrete (23-27);
- lacune formative e/o linguaggio inappropriato – seppur in un contesto di conoscenze minimali del materiale d'esame - condurranno a voti che non supereranno la sufficienza (18-22).
- lacune formative, linguaggio inappropriato, mancanza di orientamento all'interno dei materiali bibliografici offerti durante il corso non potranno che essere valutati negativamente.
Strumenti a supporto della didattica
Piattaforma elearning
Orario di ricevimento
Consulta il sito web di Daniela Tisi
SDGs
L'insegnamento contribuisce al perseguimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030 dell'ONU.