Studio e sperimentazione del volo in modalità BVLOS per applicazioni di monitoraggio ambientale

Alte competenze Giulietti 2019

Abstract

Le attività di monitoraggio ambientale, di controllo delle infrastrutture e la prevenzione/risoluzione degli effetti di cause naturali, sono divenute di interesse strategico nell'ultima decade. Inoltre, la fragilità del nostro territorio dal punto di vista idrogeologico e i recenti fatti di cronaca hanno evidenziato l'esigenza di acquisire tutte le informazioni necessarie a valutare l'impatto ambientale di opere infrastrutturali sia nella fase realizzazione che di esercizio. L'efficienza e l'efficacia delle suddette attività è notevolmente incrementata dall'acquisizione aerea. Per questo motivo, sin dalle prime attività di telerilevamento, sono stati impiegati velivoli ad ala fissa modificati al fine di imbarcare il carico di sensori, principalmente sistemi ottici multi-spettrali (visibile/termico/infrarosso), LIDAR, contatori di particelle (LOAC) e sensori di gas. I dati forniti dai sensori sono poi processati e utilizzati per determinare la concentrazione di specie chimiche disciolte in atmosfera, nelle distese d'acqua nonché lo stato di salute delle coltivazioni. Il successo di queste piattaforme per le applicazioni descritte in precedenza, è legato alla disponibilità di sistemi elettronici che, da un lato consentono di realizzare sensori con costi, pesi e dimensioni contenute e dall'altro di realizzare sistemi avionici affidabili, che permettono di operare anche in caso di condizioni meteorologiche avverse. Questo progetto si propone di incrementare il potenziale operativo dei velivoli a pilotaggio remoto attraverso lo studio e la sperimentazione di applicazioni in cui si richieda la modalità di volo BVLOS (Beyond Visual Line of Sight). Ad oggi l’impiego sia professionale che ricreativo di droni è consentito solo limitatamente ad un raggio d’azione di 500 metri dall’operatore; questo provoca pertanto una forte limitandone della capacità operativa. Tuttavia, nel corso dell’ultimo anno, ENAV (Ente Nazionale di Assistenza al Volo) ha condotto una prima campagna sperimentale (e il CIRI Aerospazio è stato partner scientifico) per una prossima rimozione del vincolo per i droni di volo in un raggio di 500m dall’operatore. Come conseguenza, diverrebbero possibili missioni con raggio d’azione di anche diverse decine di km, permettendo quindi un efficace monitoraggio di infrastrutture lineari naturali e artificiali (coste, fiumi, ferrovie, elettrodotti) ampiamente diffuse nella Regione Emilia-Romagna.

Dettagli del progetto

Responsabile scientifico: Fabrizio Giulietti

Strutture Unibo coinvolte:
CIRI AEROSPAZIALE-AEROSPACE

Coordinatore:
ALMA MATER STUDIORUM - Università di Bologna(Italy)

Contributo totale di progetto: Euro (EUR) 30.000,00
Durata del progetto in mesi: 12