Dipartimento Unibo coinvolto: Dipartimento di Ingegneria Industriale

Partner: UNIVERSIDADE FEDERAL DE SANTA CATARINA, Brasile

Obiettivo:

L’obiettivo del progetto consiste nella condivisione tra differenti sedi e gruppi di docenti e studenti di metodologie didattiche innovative basate sull’apprendimento sul campo.

Sia nel caso delle imbarcazioni ad energia solare, sia nel caso di autoveicoli o motoveicoli elettrici, solari o a idrogeno, il focus sarò sul sistema di apprendimento basato sulle esigenze generate per lo sviluppo generale di un veicolo innovativo. L'idea è che gli studenti apprendano dai dubbi e dalle incertezze per la esecuzione dei loro progetti prendendo come riferimento la teoria disponibile. Il ruolo dei docenti è quello di facilitatori, mentre viene incoraggiata l’autonomia anche a costo di rallentare il raggiungimento degli obiettivi specifici.

Budget: 20.000 €

Perché collaborare con l'università coinvolta nel progetto può essere significativo per Unibo?

Il progetto rappresenta un’occasione unica di maturazione di esperienze di apprendimento sul campo per gli studenti coinvolti, inoltre è un’occasione per riallacciare i legami che il coordinatore e il dipartimento hanno avuto con le Università Brasiliane dopo la brusca interruzione dovuta alla pandemia. La ripresa dei contatti favorirà un rinnovato slancio nella collaborazione di lunga data (il primo progetto a cui il proponente ha partecipato, che comprendeva tesi di laurea svolte in Brasile attraverso la mobilità a livello di Facoltà di Ingegneria è del 1999) sia in campo didattico che in campo scientifico.

Le attività collaborative svolte dal dipartimento DIN con sedi Brasiliane nel corso degli anni 1999-2019 sono consistite in svariati scambi a vari livelli:

  • studenti per tesi VO o magistrali, 3 in uscita verso FURG e UFF e uno in entrata da FURG;
  • dottorandi, uno da FURG per l’intero dottorato ed uno da UFRGS in cotutela;
  • post-doc e ricercatori, 2 in uscita verso UFF con programma Marco Polo;
  • un progetto nell’ambito del Programa Institucional de Internacionalização – CAPES - PrInt di scambio docenti approvato nel 2018 con sede destinataria UFSC, campus di Florianopolis, ma con periodo di docenza in Brasile previsto per la seconda metà del 2020 e mai effettuato per le note vicende pandemiche.

Principali risultati raggiunti/attesi

I risultati attesi sono, in termini generali, un incremento delle esperienze e delle qualità delle metodologie di didattica innovativa basata sul learning by doing oltre che l’accesso da parte degli studenti a realtà completamente diverse da quelle di partenza, sviluppo delle loro capacità di adattamento e di lavoro di squadra in un ambiente internazionale.

In termini più specifici, i risultati verificabili saranno la realizzazione di due workshop con almeno 10 relatori ciascuno, due periodi di mobilità breve (7-14 giorni) di un docente per parte, e quattro periodi di mobilità di più lunga durata di due studenti o dottorandi per parte per 3-6 mesi.

I workshop, organizzati uno per nazione con simultaneo collegamento in streaming e registrazione, tratteranno di svariate tematiche inerenti allo sviluppo di veicoli elettrici, solari e a idrogeno, e saranno focalizzati sui progetti specifici portati a termine o in corso presso le due sedi.

Questi incontri saranno organizzati in modo da anticipare negli interventi degli speaker le principali questioni progettuali, tecnologico costruttive e di organizzazione dei team. Una parte di questi seminari sarà dedicata alle metodologie di learning by doing e su come utilizzarle al meglio nell’ambito dei rispettivi ordinamenti didattici.

I prodotti a lungo termine del progetto, oltre ai risultati immateriali descritti, saranno due o tre veicoli a propulsione elettrico-solare o a idrogeno o parti di essi. In particolare, almeno un nuovo veicolo stradale all’interno del progetto Onda Solare dell’Università di Bologna ed un’imbarcazione nell’ambito del progetto Babitonga dell’Università Federale di Santa Caterina. A questi potrà eventualmente aggiungersi lo sviluppo di una nuova imbarcazione nell’ambito del progetto Unibo.A.T.

Al termine dello scambio, si prevede che i membri di entrambe le squadre, in particolare quelli che sfrutteranno la mobilità, avranno potuto migliorare le loro conoscenze tecniche specifiche e fare proprie differenti metodologie di progettazione e costruzione da riportare nei loro paesi d’origine.