International workshop - Frontier design innovation and traditional craft

Dipartimento Unibo coinvolto: Dipartimento di Architettura.

Partner: UNIVERSIDADE DO VALE DO RIO DOS SINOS | UNISINOS UNIVERSITY, Porto Alegre, Brasile (Accordo di Settore); UNIVERSIDAD NACIONAL DE COLOMBIA - UNAL, Facultad de Ingeniería y Administración, Palmira, Colombia (Accordo quadro di Ateneo)

Obiettivo: Il workshop ha 4 obiettivi specifici:

  • Mappare in modo nuovo la complessità dei fattori che influenzano un processo produttivo tradizionale, considerando non solo le specificità materiche, i pattern, le tecniche, ma anche la componente umana e culturale che ha reso unici quei processi. Ogni Università lavorerà a partire dalle proprie specificità territoriali: a Bologna si partirà dal settore del tessile e fashion, a Palmira dal settore tessile e della pelletteria, a Porto Alegre dal settore delle calzature in pelle.
  • Rendere tangibile la dimensione multidisciplinare necessaria a dar vita a nuovi approcci sostenibili tra heritage, tradizioni, nuove tecnologie e dati, rafforzando la Rete Latina e la comunità internazionale legata alle culture del progetto.
  • Fornire a studenti e comunità accademiche nuovi strumenti di lavoro comune, attraverso il ricorso a piattaforme di condivisione per una collaborazione interattiva, creando un network di studenti, innovatori, istituzioni accademiche, finalizzato a favorire lo scambio di nuove pratiche, strategie di ricerca, insegnamento e apprendimento.
  • Contribuire allo sviluppo di skills trasversali: comunicazione, dati e prototipazione, lavoro in gruppi multidisciplinari e internazionali.

Budget: 19.100 €

Perché collaborare con l'università coinvolta nel progetto può essere significativo per Unibo?

  • Rafforzamento delle alleanze di conoscenza legate agli accordi di settore e di Ateneo tra le comunità internazionali del Design;
  • Contributo alla terza missione, promuovendo relazioni e collaborazioni sinergiche con enti/stakeholders legati ai territori, in un’ottica di innovazione dei format educativi;
  • Contributo all’impegno sul New European Bauhaus del DA, favorendo la sostenibilità delle soluzioni e l’integrazione di dimensioni materiali e immateriali legate alla cultura;
  • Valorizzazione degli accordi di settore e accordi quadro di Ateneo attraverso il potenziamento delle opportunità offerte dall’intreccio di relazioni internazionali già attive con le Università partner;
  • Innovazione dei format di apprendimento, integrando la componente laboratoriale e le soft skills soprattutto digitali;
  • Ampliamento dei confini e dell’impatto internazionale della ricerca universitaria (docenti e ricercatori) legati alle culture del progetto, in risposta agli obiettivi O.2.2, O.2.3, 0.3.4 e O.4.4 del Piano Strategico di Ateneo;
  • Favorire l’open science attraverso la disseminazione su riviste open access (es. diid https://www.diid.it), archivi digitali aperti e eventi divulgativi nelle città partner, attraverso il coinvolgimento di enti esterni per aumentare la visibilità internazionale dell’iniziativa;
  • Promozione della relazione locale-globale, attraverso la riconoscibilità delle caratteristiche specifiche dei territori e la loro messa in rete a scala internazionale per contribuire al raggiungimento degli SDG4 e SDG9, oggetto del Piano Strategico di Ateneo;
  • Fornire un’educazione di qualità, equa ed inclusiva, e opportunità di apprendimento per tutti;
  • Costruzione di un’infrastruttura resiliente e promuovere l’innovazione e un’industrializzazione equa, responsabile e sostenibile, oggetto del Piano Strategico di Ateneo
  • Attivazione di collaborazioni con stakeholders, soggetti privati, fab-lab e startup attive nel campo del digitale con il conseguente potenziamento della terza missione dei dipartimenti coinvolti.

Principali risultati attesi

  1. La definizione di un programma di attività (webinar, design experiences, intensive workshops lezioni blended, etc.), in collegamento con gli avanzamenti di conoscenza raggiunti durante l’ottavo Forum internazionale della Rete Latina che avrà luogo a giugno 2022 a Bologna e coerente con i temi promossi dal Green Deal e dal PNRR sulla transizione ecologica (biomateriali) e digitale (nuove tecnologie e dati) e dalla strategia Regionale S3.
  2. La realizzazione di field works transdisciplinari finalizzati a promuovere un approccio learning by doing per incoraggiare i partecipanti a valorizzare il proprio background in un contesto di scambio internazionale.
  3. La realizzazione di prototipi di prodotto-servizio capaci di investigare la relazione tra la cultura materiale e gli esseri umani che la producono e/o la consumano, in un sistema di innovazione multilivello, avvicinandosi alla comprensione dei processi di produzione, mediante l’applicazione di strumenti aperti e disponibili online.
  4. La creazione da parte degli studenti di un archivio open gratuito di dati e documentazione, legato al traditional craft dei 3 territori interessati, utile allo scambio tra comunità accademiche, all’implementazione di ulteriori; approfondimenti, workshop e la conseguente individuazione di opportunità per progetti/programmi transnazionali, l’individuazione di spazi di sviluppo per la terza missione, di service learning, etc.
  5. Il potenziamento della collaborazione tra mondo accademico e mondo extra-accademico, con la ricaduta di sviluppo di skills (ad es. soft skills di comunicazione, sharing e digitalizzazione) e competenze di tipo nuovo non solo tra gli studenti ma anche nei docenti e nei giovani ricercatori che verranno coinvolti nelle Design Experiences.
  6. La diffusione della conoscenza attraverso l’organizzazione di seminari aperti a soggetti pubblici e privati e la realizzazione di un’exhibition pubblica dei lavori realizzati. Inoltre, il collegamento con eventi internazionali consentirà di dare risonanza continuità all’iniziativa proposta.