Scuola di specializzazione in Beni Archeologici

Codice 0865
Area Beni culturali
Anno accademico 2023/2024
Direttore/Coordinatore Prof.ssa Elisabetta Govi
Durata 2 anni
Scadenza bando

13/11/2023 (Scaduto)

Obiettivi formativi
La Scuola si propone di formare specialisti con uno specifico profilo professionale nel settore della
tutela, gestione e valorizzazione del patrimonio archeologico, in grado di operare con funzioni di
elevata responsabilità in strutture pubbliche e/o private.
Note

Il Percorso formativo è organizzato in Ambiti che si riferiscono a diverse tipologie di studi e in quattro

curricula professionalizzanti, relativi ai settori scientifico disciplinari di carattere archeologico,

ovvero: 1. Archeologia classica; 2. Archeologia orientale; 3. Archeologia preistorica e protostorica;

4. Archeologia tardo antica e medievale. Sono inoltre previsti stage e tirocini, nonché una prova

finale.

L’ordinamento didattico della Scuola è consultabile sul sito web della Scuola stessa

https://spec.unibo.it/beni-archeologici/it;

Struttura di riferimento
Dipartimento di Storia Culture Civiltà – DiSCi
Posti e borse
n. massimo di iscritti: 25
n. minimo di iscritti per l'attivazione: 7
Borse di studio: 2 borse.
Requisiti e titoli di ammissione
Alla Scuola si accede - previo concorso di ammissione, per esami e per titoli - con il diploma di laurea di secondo ciclo (300 CFU). Sono ammessi al concorso per ottenere l’iscrizione alla scuola i laureati dei corsi di laurea specialistica in Archeologia (2/S) e magistrali in Archeologia e culture del mondo antico (LM-2) e Beni Archeologici (LM-2).
Sono altresì ammessi al concorso coloro che siano in possesso di una laurea del vecchio ordinamento equiparata alle precedenti secondo il Decreto Interministeriale del 9 luglio 2009, ovvero: Conservazione dei beni culturali; Lettere; Lingue e Civiltà orientali; Storia e Conservazione dei beni culturali.
È indispensabile (per i candidati in possesso della Laurea specialistica o magistrale) aver maturato, nell’ambito dei 300 CFU, un minimo di 90 crediti nei settori disciplinari dell’ambito caratterizzante o aver sostenuto (per coloro che siano in possesso del Diploma di laurea – vecchio ordinamento) esami equipollenti.
I suddetti requisiti di accesso devono essere posseduti al momento della scadenza del bando.

I cittadini dell’Unione Europea e cittadini di stati non membri dell’Unione Europea, in possesso di titolo di studio conseguito presso Università straniere possono presentare istanza, qualora siano in possesso di un titolo accademico equiparabile, per durata e contenuto, al titolo accademico italiano richiesto per l'accesso. Il titolo deve essere posseduto nei termini sopra indicati. L’ammissione è subordinata alla valutazione, esclusivamente a tali fini, dell’idoneità del titolo da parte della Commissione di ammissione.
I/Le candidati/e in possesso di un titolo di studio conseguito all’estero dovranno presentare la domanda di partecipazione al concorso secondo le modalità e i termini indicati nel presente bando e secondo quanto indicato nell’Allegato 4 “Disposizioni previste per i/le candidati/e con titolo di studio conseguito all’estero”.

Tutti i candidati sono ammessi alla prova d’esame con riserva. L’Amministrazione provvederà successivamente e in ogni fase della procedura ad escludere i candidati che non sono in possesso dei titoli e requisiti previsti dal bando di ammissione.
Sono altresì ammessi al concorso coloro che siano in possesso di una laurea del vecchio ordinamento equiparata alle precedenti secondo il Decreto Interministeriale del 9 luglio 2009,ovvero: Conservazione dei beni culturali; Lettere; Lingue e Civiltà orientali; Storia e Conservazione
dei beni culturali.
È indispensabile (per i candidati in possesso della Laurea specialistica o magistrale) aver maturato,
nell’ambito dei 300 CFU, un minimo di 90 crediti nei settori disciplinari dell’ambito caratterizzante
o aver sostenuto (per coloro che siano in possesso del Diploma di laurea – vecchio ordinamento)
esami equipollenti.
I suddetti requisiti di accesso devono essere posseduti al momento della scadenza del bando.
Modalità di ammissione
L’ammissione alla Scuola è condizionata al giudizio positivo formulato a seguito:
a) dell’espletamento di una prova orale;
b) della valutazione dei titoli presentati dai candidati.
Il punteggio massimo attribuibile dalla Commissione giudicatrice è di 80 punti, di cui 50 punti assegnati in seguito alla valutazione della prova orale, 30 punti assegnati in seguito alla valutazione dei titoli.
Titoli valutabili

La Commissione ha a disposizione per la valutazione dei titoli un totale di 30 punti, così ripartiti:

a) fino a un massimo di 7 punti per il Dottorato di ricerca e per master di I o II livello in materie attinenti alla Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici; per Diplomi di archivistica, paleografia e diplomatica conseguiti presso le Scuole istituite presso gli Archivi di Stato e per Diploma rilasciato dalla Scuola Vaticana;

b)  fino a un massimo di 8 punti per la tesi di laurea specialistica e/o magistrale ovvero quadriennale (secondo il vecchio ordinamento), discussa in discipline attinenti alla specializzazione e per il voto di laurea, secondo il seguente criterio: massimo 6 punti per la tesi; 1 punto per una votazione di 110; 2 punti per una votazione di 110 e lode;

c) fino a un massimo di 5 punti per le votazioni riportate negli esami di profitto sostenuti nel corso della laurea specialistica o magistrale ovvero della laurea quadriennale (secondo il vecchio ordinamento), purché attinenti alla specializzazione. Verranno valutate dalla Commissione Giudicatrice le materie (massimo cinque) nelle quali il candidato ha ottenuto la votazione più alta: 1 punto per il 30 e lode; 0,50 per le votazioni da 28 a 30;

d) fino a un massimo di 5 punti per pubblicazioni scientifiche;

possono essere valutate soltanto pubblicazioni scientifiche in materie attinenti alla specializzazione, consistenti in: lavori pubblicati su riviste citate su Journal of Citation Reports; lavori pubblicati su altre riviste; lavori per esteso in atti di convegni internazionali; lavori per esteso in atti di convegni nazionali; altri lavori per esteso (monografie). Possono essere accettati lavori a stampa anche con estratti anticipati, purché sia certificata l’accettazione da parte della Casa Editrice;

e) fino a un massimo di 2 punti per il CV individuale (corsi di formazione attinenti alle materie della Scuola, esperienze professionali ecc.);

f) fino a un massimo di 3 punti per la partecipazione ad attività di scavo archeologico, adeguatamente documentate.

Diario delle prove

La prova orale avrà luogo in presenza  il giorno 16 novembre 2023 ore 9.30 presso la sede del Dipartimento di Storia Culture Civiltà (Piazza S. Giovanni in Monte, 2 – 40124 Bologna - aula Gambi (1° piano). Se il numero di candidati da esaminare lo richiederà, la prova orale proseguirà anche il giorno 17 novembre nella stessa aula e allo stesso orario.

 

 

 

Crediti formativi
La Scuola ha la durata di due anni accademici e prevede l’acquisizione complessiva di 120 CFU.
Frequenza Obbligatoria
La frequenza delle lezioni, delle conferenze, dei seminari nonché la partecipazione alle attività
pratiche, di stage e tirocini è obbligatoria e si considera acquisita con la partecipazione ad almeno il 70% di ciascuna attività formativa.
Le attività formative del I anno della scuola sono previste dal 1 gennaio al 31 ottobre 2024.
Esame finale
Alla fine di ogni anno, lo specializzando dovrà superare un esame teorico-pratico sulle attività di formazione svolte nell’anno, valutato da una apposita Commissione, costituita dai Docenti della Scuola delle discipline interessate dal programma di formazione dei candidati.
L'esame finale consiste nella discussione di un elaborato originale sotto forma di
progetto scientifico-gestionale (tesi di specializzazione) relativo, ad esempio, alla conoscenza
integrata di un territorio, allo scavo, al restauro, alla valorizzazione di aree archeologiche,
all’allestimento museale di beni archeologici, alla promozione e comunicazione delle attività
relative, che dimostri la preparazione scientifica e le capacità operative collegate alla specifica
professionalità di specialista in Beni Archeologici. Il giudizio terrà conto delle valutazioni riportate negli esami annuali, nonché dei risultati delle eventuali valutazioni periodiche.