47353 - POLITICA ESTERA DEI PAESI EUROPEI

Anno Accademico 2014/2015

  • Docente: Piero Ignazi
  • Crediti formativi: 8
  • SSD: SPS/04
  • Lingua di insegnamento: Italiano
  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
  • Campus: Bologna
  • Corso: Laurea Magistrale in Relazioni internazionali (cod. 8782)

Conoscenze e abilità da conseguire

Il corso affronta i fondamenti e le dinamiche della politica estera dei maggiori paesi europei, con particolare riferimento a Gran Bretagna, Francia, Germania, Italia. Alla fine del corso lo studente: conosce le linee guida a cui si sono ispirati fin dalla fine del XIX secolo le politiche estere dei vari paesi; riconosce i diversi fattori interni che hanno forgiato le linee guida della politica estera dei vari paesi; identifica gli snodi cruciali nell'evoluzione della politica estera dei vari paesi e sa motivare le ragioni del loro maggiore o minore impatto; comprende le ragioni che stanno alla base delle scelte dei decision-makers di fronte alle sfide del contesto internazionale.

Contenuti

Il corso affronta i fondamenti e le dinamiche della politica estera dei maggiori paesi europei, con particolare riferimento a Gran Bretagna, Francia, Germania, Italia e, brevemente, Unione Europea.  Il corso si concentra sul secondo dopoguerra. Tuttavia, per comprendere le linee guida a cui si sono ispirati i decision-makers della politica estera dei vari paesi si prenderà in esame il processo di costruzione della nazione e dello stato, in quanto una antica o recente origine nazional-statuale e una forte o debole legittimazione del sistema politico che ne deriva costituiscono elementi decisivi nel definire le scelte di politica estera. Questo approccio interpreta la politica estera (soprattutto, ma non solo) come un prodotto delle condizioni interne al sistema politico nazionale più che dei constraints del sistema internazionale. Per questo sarà dedicata attenzione al dibattito interno sulle scelte fondamentali nei momenti di crisi, e sul rapporto tra opinione pubblica e decisori. Anche se il corso metterà in luce i rispettivi pregi e difetti dei vari approcci alla foreign policy analysis, tuttavia l'approccio costruttivista avrà un ruolo privilegiato. Di conseguenza, la cultura politica, le elaborazioni intellettuali, la definizione dell'identità e del national role conception costituiscono i riferimenti interpretativi privilegiati. 
Le prime lezioni saranno tenute dal docente in modalità frontale. Dopo la prima settimana gli studenti dovranno preparare lezione per lezione i testi assegnati e discuterli in classe. A turno ogni studente avrà il compito di introdurre la discussione. 
 

Testi/Bibliografia


I testi per i FREQUENTANTI saranno indicati settimana per settimana. Tutti gli studenti devono leggere i testi assegnati per ciascuna lezione. 

La maggior parte dei testi sono in lingua inglese.

 

I testi per i NON frequentanti:

a) generale  

A. Panebianco, Guerrieri democratici il Mulino 1997  ( cap. 6, 8-11)  

 Wendt Alexander, 'Collective Identity Formation and the International State', American Political Science Review,  (1994) 88: 384-396 

Marcussen, M., et al.,  'Constructing Europe?' Journal of European Public Policy,  (1999) 6 :614-33   

 b) Italia    

 C. Santoro La politica estera di una media potenza, il Mulino 1991  (cap. 2 e 3)    

G. Mammarella, e P. Cacace, La politica estera italiana Laterza ,  edizione 2010. (cap. 5-9)  

O. Croci,  'Not a Zero-Sum Game: Atlanticism and Europeanism in Italian Foreign Policy' The International Spectator, (2008) 43: 137 – 155.    

P. Ignazi, G. Giacomello, e F. Coticchia,  Italiy's Military Operations Abroad. Just Don't Call It War, Palgrave, 2011 (cap. 1).     

 c) Germania  

 S.Erb,  German Foreign Policy. Navigating in a new era,  Lynne Rienner 2003  (cap. 1-6)     

  H.W. Maull, 'Germany and the Use of Force: Still a Civilian Power?' Survival, (2000) 42: 56-80.        

 d) Gran Bretagna  

P.Mangold, Success and Failure in British foreign policy: evaluating the record, 1990-2000. Palgrave 2001 (cap 1-6)      

C Phillips, W.Wallace, ' Reassessing the special relationship'. International Affairs, (2009) 85: 263-284    

J. Smith, 'Missed Opportunity? New Labour's European Policy' International Affairs, 200, 81: 703-721    

Wallace, William, ' Foreign policy and national identity in the United Kingdom' International Affairs, (1991) 67: 65–80.     

e) Francia

 Øivind Bratberg, 'Ideas, tradition and norm entrepreneurs: retracing guiding principles of foreign policy in Blair and Chirac's speeches on Iraq' Review of International Studies (2011), 37, 327–348

F. Bozo, 'Winners' and Losers': France, the United States, and the End of the Cold War'  Diplomatic History,  (2009) 33: 927-956.  

 

f) Unione Europea

Ben Tonra,  'Democratic foundation of EU narratives and the myth of EU exceptionalism' Journal of European Public Policy (2011) 8: 1190-1207

 

 

Metodi didattici

Il corso si svolge in forma seminariale, ad eccezione della prima settimana in cui verrano indicati gli inquadramenti teorici generali. Agli studenti sarà fornita, settimana per settimana, una reading list di papers o capitoli di libri che TUTTI devono leggere per ciascuna lezione. A turno uno studente introdurrà la lezione presentando brevemente i punti salienti del paper da discutere in classe. In seguito si svolgerà una discussione a cui tutti devono partecipare

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

Gli studenti che hanno frequentato i 4/5 delle lezioni e hanno partecipato attivamente alle discussioni in aula possono sostenere, alla fine del corso, un breve colloquio finale di verifica sui contenuti del corso.
Tutti coloro che non hanno frequentato regolarmente, o non hanno partecipato attivamente alle discussioni in aula, sosterranno un esame scritto di 4 o 5 domande aperte sugli argomenti dei testi per i non frequentanti. Durata dell'esame 2 ore.

Strumenti a supporto della didattica

articoli e capitoli di libri, o altri materiali, indicati dal docente

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Piero Ignazi