93014 - ARCHEOLOGIA DEI PAESAGGI (LM)

Anno Accademico 2020/2021

  • Docente: Enrico Giorgi
  • Crediti formativi: 12
  • SSD: L-ANT/09
  • Lingua di insegnamento: Italiano
  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
  • Campus: Bologna
  • Corso: Laurea Magistrale in Archeologia e culture del mondo antico (cod. 8855)

Conoscenze e abilità da conseguire

Il corso introduce i principali temi di ricerca e i metodi più aggiornati per analizzare i cambiamenti che intervengono nel rapporto tra l’uomo e l’ambiente nel corso tempo, tali da generare paesaggi differenti nelle varie epoche. Allo studente verranno forniti gli strumenti necessari per comprendere tali dinamiche, attraverso un uso integrato di fonti e strumenti di diversa natura: dalla lettura dei testi antichi (compresi i repertori tecnici come gli itinerari e gli scritti agrimensori e urbanistici) e delle fonti archeologiche, sino allo studio della geografia fisica, anche con l’ausilio delle moderne metodologie di analisi cartografica (GIS) e diagnostica (Remote Sensing). Particolare rilievo verrà riservato allo studio del paesaggio urbano e alla ricostruzione della viabilità e dell'appoderamento agrario antichi.

Contenuti

Il corso tratta i cambiamenti del paesaggio antico attraverso lo studio del rapporto tra uomo e ambiente nelle varie epoche. Rispetto ad altre tradizioni di studio, l’approccio della scuola bolognese riserva pari attenzione a tutte le categorie di fonti senza privilegiare necessariamente quella archeologica e riservando grande attenzione ai cambiamenti imposti dai fattori ambientali, come il clima e la geografia fisica.

Per affrontare questi temi il corso sarà articolato in una prima parte introduttiva seguita da una seconda parte più applicativa e laboratoriale (anche con l’utilizzo di strumenti in aula), dedicata a specifici filoni di ricerca, in parte legati a progetti sul campo ai quali gli studenti potranno chiedere di partecipare (Pompei, Agrigento, Butrinto, Suasa, Monte Rinaldo). Avere frequentato il corso e sostenuto l’esame o avere una tesi attinente verrà considerato elemento preferenziale per la partecipazione alle ricerche sul campo.

La prima parte del corso introduce la storia della disciplina, anche rapporto alle influenze esercitate dalla riflessione sull’archeologia teorica contemporanea (processuale e contestuale). Quindi verranno analizzate le principale categorie di fonti con ampio utilizzo di casi esemplificativi (repertori e fonti scritte, toponomastica, epigrafia, archeologia), soffermandosi soprattutto sullo studio del terreno (geomorfologia) e sulle sue rappresentazioni (carte topografiche e cartografia tematica). Infine verranno analizzate le moderne metodologie di indagine, partendo da quelle non invasive tipiche dell’archeologia preventiva sia dall’alto (fotografia satellitare/aerea tradizionale e multispettrale, lidar) sia sul terreno (geofisica, survey archeologico).

La seconda parte del corso sarà dedicata ad alcuni temi caratteristici dello studio del paesaggio antico e medievale (viabilità, popolamento e appoderamento agrario) e del paesaggio urbano (archeologia urbana). Verranno presentati i metodi necessari per costruire una carta archeologica a partire dalle tecniche di rilievo topografico (GPS, fotogrammetria, laser scanner) e di gestione della cartografia tematica e digitale (GIS), sino a ottenere una mappa del potenziale archeologico. Tale finalità verrà perseguita tenendo conto degli aspetti normativi e professionalizzanti, valorizzando il ruolo dell’archeologo del paesaggio come fautore di un’archeologia sostenibile che non si oppone ai cambiamenti del paesaggio ma anzi si propone come protagonista della pianificazione urbanistica e territoriale, secondo le moderne tendenze dell’archeologia preventiva. Si tratta, dunque, di perseguire la formazione di un archeologo moderno attento anche al coinvolgimento delle comunità dei cittadini (archeologia pubblica).

 

I contenuti del corso sono strettamente attinenti a quelli trattati nei laboratori di topografia che si raccomanda di frequentare per completare la formazione teorica con quella tecnica e pratica. A tal proposito si rimanda alla pagina web dedicata alla didattica di laboratorio: https://corsi.unibo.it/magistrale/archeologia/i-laboratori-didattici

Testi/Bibliografia

Gli studenti che frequenteranno il corso dovranno studiare gli appunti delle lezioni e inoltre dovranno studiare i seguenti testi:

G. Bonora, P.L. Dall'Aglio, S. Patitucci, G. Uggeri, La Topografia antica , Bologna 2000;

F. Cambi, Manuale di archeologia dei paesaggi, Roma 2000 (solo capitoli 4 e 5);

E. Giorgi (a c.), In profondità senza scavare. Metodologie di indagine non invasiva e diagnostica per l'archeologia, Bologna 2009 (solo il capitolo 3.1 Introduzione al rilievo per l'archeologia);

F. Boschi, Archeologia senza scavo. Geofisica e indagini non invasive, Bologna 2020 (solo il capitolo 3 Esplorare il sottosuolo dalla superficie)

J. Bogdani, Archeologia e tecnologie di rete. Metodi strumenti e  risorse digitali, Roma 2019 (solo capitolo 4 GIS e WebGIS).

 

Gli studenti che non frequenteranno le lezioni, oltre ai due manuali già previsti, in sostituzione degli appunti dovranno studiare anche i seguenti 2 libri:

F. Tosco, Il paesaggio storico. Le fonti e i metodi di ricerca, Bari 2009;

M. Cremaschi, Manuale di Geoarcheologia, Bari 2000 (solo capitolo 5) oppure G. Brancucci, V. Marin, P. Salmonare, Geomorfologia applicata, Padova 2011 (solo capitolo 4)

 

Gli studenti stranieri, solo dopo averlo concordato con il docente, potranno sostituire i testi previsti con i seguenti libri:

 

S. Campana, Mapping the Archaeological Continuum: Filling 'Empty' Mediterranean Landscapes, Springer 2018;

F. Boschi (ed.), Looking for the Future, Caring for the past. Preventive Archaeology in Theory and Practice, Bologna University Press 2016.

F. Vermeulen, G.-J. Burgers, S. Keays and C. Corsi (eds.), Urban Landscape Survey in Italy and the Mediterranean, Oxbow Books 2012.

 

Bibliografia:

L. Quilici, S. Quilici Gigli, Introduzione alla topografia antica, Bologna 2004;

F. Piccarreta, G. Ceraudo, Manuale di aerofotografia archeologica, Bari 2000;

P. Basso, Strade romane: storia e archeologia, Roma 2007;

E. Farinetti, I paesaggi in archeologia: analisi e interpretazione, Roma 2012;

F. Cambi, Archeologia dei paesaggi antichi: fonti e diagnostica, Roma 2003;

C. Palagiano, A. Asole, Cartografia e territorio nei secoli, Roma 2004 (1 ed. 1984);

P. Romai, A. Petrucci, L'analisi del territorio. I sistemi informativi geografici, Roma 2003;

L. Rombai, Geografia storica dell'Italia. Ambienti, territori, paesaggi, Firenze 2002;

A. Augenti, Archeologia dell'Italia Medievale, Laterza 2016

R. Rao, I Paesaggi dell'Italia Medievale, Roma 2015.

G. Brancucci, V. Marin, P. Salmonare, Geomorfologia applicata, Padova 2011

 

Metodi didattici

Le lezioni avranno impostazioni di carattere seminariale con utilizzo di presentazioni e di casi di studio nei quali sono in corso ricerche dirette dal docente e, compatibilmente con la disponibilità logistica e se possibile, verrà offerta l'opportunità agli interessati di partecipare alle ricerche sul campo.

Agli studenti verrà richiesto di intervenire in maniera attiva nel corso delle lezioni.

Verranno proposte alcune letture tratte dalla rivista Groma (www.groma.unibo.it) che gli studenti potranno sintetizzare e riferire in aula o nel corso dell'esame finale in maniera critica.

Verranno organizzati cicli di conferenze, aggiuntive e aperte al pubblico, su temi specifici a cura di ricercatori impegnati su aspetti attinenti.

Per affinare anche gli aspetti teorico pratici si raccomanda di frequentare in laboratori di topografia (https://corsi.unibo.it/magistrale/archeologia/i-laboratori-didattici)

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

La verifica dell'apprendimento per gli studenti che frequenteranno il corso verterà anche sulla valutazione della partecipazione alle discussioni e alle altre attività didattiche, come ad esempio le conferenze e le letture critiche da riferire alla classe.

Il voto finale sarà stabilito per mezzo di un esame orale nel quale verranno posti almeno tre quesiti relativi ai temi principali affrontati nel corso delle lezioni:

1. Strumenti per lo studio dell'archeologia del paesaggio;

2.Archeologia del paesaggio urbano e agrario dell'Italia Romana

3. Documentazione topografica dell'archeologia;

Il colloquio verrà aperto dal candidato con un argomento a sua scelta (primo quesito) al quale seguiranno due richieste di approfondimento sugli altri temi (due quesiti). Se necessario per favorire la valutazione potranno essere richiesti ulteriori approfondimenti.

Per gli studenti non frequentanti il colloquio verterà sui medesimi temi facendo particolare riferimento ai volumi oggetto di studio.

Strumenti a supporto della didattica

Le presentazioni utilizzate nel corso delle lezioni saranno a disposizione nel portale web del corso.

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Enrico Giorgi

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