93011 - STORIA DELLE RELIGIONI: OGGETTI E PATRIMONI (1) (LM)

Anno Accademico 2022/2023

  • Docente: Francesca Sbardella
  • Crediti formativi: 6
  • SSD: M-STO/06
  • Lingua di insegnamento: Italiano
  • Modalità didattica: In presenza e a distanza - Blended Learning
  • Campus: Bologna
  • Corso: Laurea Magistrale in Antropologia culturale ed etnologia (cod. 0964)

Conoscenze e abilità da conseguire

Al termine del corso lo studente è in grado di comprendere i fenomeni religiosi nella loro varietà storica a partire dalla cultura materiale e dai processi di patrimonializzazione. Conosce inoltre le principali teorie interpretative e i metodi di analisi ed è in grado di applicarli ai fenomeni religiosi dei diversi periodi storici e delle diverse realtà contemporanee, tenendo conto del rapporto religione-società. É in grado di condurre autonomamente ricerche scientifiche sul campo e di esercitare giudizio autonomo sulla produzione specialistica.

Contenuti

INIZIO LEZIONI: 9 novembre 2022 (I semestre, 2 periodo)

LU-ME 9-11 Aula Fumagalli

MART 9-11 aula Torresani

Lezioni on line

Feticci, oggetti d’affezione e oggetti ‘sacri’

Partendo dalla definizione di cultura materiale, il corso intende indagare l’aspetto di strumentalità e di espressività degli oggetti considerati ‘religiosi’ e affrontare la questione della loro tesaurizzazione e patrimonializzazione. L’analisi degli oggetti permette di rileggere alcune delle principali problematiche della storia delle religioni, quali sacro/profano, credenza/rito e affezione/devozione.

Per i frequentanti, la riflessione prevede alcune esperienze di indagine a partire dall’osservazione di dati reali, sulla base dei quali organizzare specifiche riflessioni teoriche. Si propone di elaborare attività volte all’acquisizione di competenze di base legate alla ricerca di campo.

Nello specifico, si prevede una piccola sperimentazione di campo (non obbligatoria, ma consigliata), che lo studente deve realizzare su alcuni oggetti d’uso conservati nella propria abitazione, con elaborazione di due testi di analisi (5/7 pagg. ciascuno). Si propone una analisi dell’oggetto in termini analitico-descrittivi e una sua rielaborazione espositiva in ottica devozionale, a partire dalla spazialità.

Nello specifico, l'elaborazione e la messa in pratica della ricerca etnografica di campo prevede:

  1. Individuazione, nella propria abitazione, di un oggetto d’uso quotidiano;
  2. Produzione di un testo, correlato da alcune foto, che descriva l’oggetto, il posizionamento, l’ambientazione e il suo valore d’uso (elaborato 1).
  3. Rielaborazione espositiva dell’oggetto con progettazione di un nuovo setting, sempre all’interno della propria abitazione, in ottica devozionale e di attribuzione di senso;
  4. Produzione di un testo di problematizzazione della scelta espositiva fatta (correlato da foto), con descrizione della spazialità, della relazionalità fra oggetti, del valore semantico attribuito e dell’esito dell’operazione attuata (elaborato 2).

Per la sperimentazione sarà utilizzata la piattaforma IOL. I prodotti, se valutati positivamente, saranno tenuti in considerazione ai fini dell’esame.

Nel corso delle lezioni si affronteranno le seguenti tematiche:

  • storia della cultura materiale;
  • il valore dell’oggetto in ambito religioso
  • oggetti d’affezione
  • l’oggetto ‘sacro’
  • oggetto ‘sacro’ e credenza
  • oggetti e relazionalità
  • posizionamento ed esposizione
  • oggetti in azione
  • oggetti e beni culturali
  • processi di patrimonializzazione

Alcune problematiche del corso saranno rielaborate attraverso la visione dei film/lungometraggi: Les dieux objects di Marc Augé, Jean-Paul Colleyn, Jean-Pierre Dozon, Catherine Clippel (2010); On fait les reliques di Francesca Sbardella (2002); Tokyo-ga di Wim Wenders

Al termine del corso lo studente potrà essere in grado di:

  • Sviluppare collaborativamente un modello di analisi applicato alla ricerca etnoantropologica di campo.
  • Riconoscere la rete internet come marco possibilitatore di un apprendimento autonomo e collaborativo; conoscere inoltre, le implicazioni dell'uso di uno spazio aperto, reale e partecipativo per sviluppare tecniche e strategie di scrittura collaborativa in linea con la piattaforma IOL.
  • Leggere, analizzare, riassumere, comprendere e spiegare l'informazione esplicita e implicita di testi (in particolare articoli scientifici) sulle teorie etnografiche oggettuali e museali.
  • Applicare le tecniche della ricerca etnografica di campo e sviluppare le competenze necessarie alla raccolta, al trattamento, all'analisi e all'interpretazione di dati empirici.
  • Riconoscere e saper maneggiare le variabili etnografiche implicate nella ricerca di campo.
  • Saper maneggiare diversi strumenti di ricerca necessari per poter ipotizzare un progetto espositivo.

Testi/Bibliografia

Programma frequentanti

1) Ugo Fabietti, Materia sacra. Corpi, oggetti, immagini, feticci nella pratica religiosa, Raffaello Cortina, Milano 2014.

2) Augé M., 2002, Il dio oggetto, Roma, Meltemi [tit. or. Le dieu objet, Paris, Flammarion, 1998].

3) Pomian K., Storia culturale, storia dei semiofori, in Che cos’è la storia, Mondadori, Milano 2009, cap. V, pp. 129-155. Il capitolo è disponibile in virtuale:

https://virtuale.unibo.it/course/view.php?id=39055

Programma non-frequentanti

1) Ugo Fabietti, Materia sacra. Corpi, oggetti, immagini, feticci nella pratica religiosa, Raffaello Cortina, Milano 2014.

2) Augé M., 2002, Il dio oggetto, Roma, Meltemi [tit. or. Le dieu objet, Paris, Flammarion, 1998].

3) Parbuono D., Sbardella F. (a cura di), Costruzione di patrimoni. Le parole degli oggetti e delle convenzioni, Pàtron, Bologna 2017.

 

Letture di approfondimento tematico

Bartoletti R., La narrazione delle cose. Analisi socio-comunicativa degli oggetti, FrancoAngeli, Milano 2007

Baudrillard J., Il sistema degli oggetti, Bompiani, Milano 2004

Cirese A.M., Beni volatili, stili, musei: diciotto altri scritti su oggetti e segni, a cura di Pietro Clemente, Gianfranco Molteni, Gli ori, Prato 2007.

Clemente P., L’antropologia del patrimonio culturale in L.Faldini, E.Pili, a cura di Saperi antropologici, media e società civile nell’Italia contemporanea, Atti del 1 Convegno Nazionale dell’ANUAC, Roma, CISU, 2011, pp. 295 – 317.

Douglas M e Isherwood B., Il mondo delle cose, Il mulino, Bologna 1984.

Julien M. P. et Warnier J. P., Approches de la culture matérielle. Corps à corps avec l’objet. L’Harmattan, Paris 1999.

Kopytoff I., La biografia culturale degli oggetti: la mercificazione come processo [1986], pp. 77-111, in Mora E. (a cura di), Gli attrezzi per vivere. Forme della produzione culturale tra industria e vita quotidiana, Edizioni di Vita e Pensiero, Milano 2005.

La Cecla, F., Non è cosa. Vita affettiva degli oggetti, Elèuthera. Milano 1998.

Latour B., 2005, Il culto Moderno dei fatticci, Roma, Meltemi [tit. or., Petite réflexion sur le culte moderne des dieux faitiches, Sinthelabo, 1996].

Maffi I. (a cura di), Il patrimonio culturale, Meltemi, Roma 2006.

Miller D., Cose che parlano di noi. Un antropologo a casa nostra, il Mulino, Bologna 2014.

Miller D., Per un’antropologia delle cose, Ledizioni 2013.

Perec G., Le cose: una storia degli anni Sessanta, Einaudi, Torino 2011

Pomian Krzysztof, 2004, Dalle sacre reliquie all’arte moderna: Venezia-Chicago dal XIII al XX secolo, Milano, Il Saggiatore [tit. or. Des saintes reliques à l’art moderne: Venise-Chicago, XIIIe-XXe siècle, Paris, Gallimard, 2003].

Rheims M., Le vie étrange des objets, Paris, Libraire Plon, Paris 1959

Riccini R., Imparare dalle cose. La cultura materiale nei musei, Clueb, Bologna 2003

Rigotti F., Il pensiero delle cose, Apogero, Milano 2007

Solinas P.G. (a cura di), Gli oggetti esemplari. I documenti di cultura materiale in antropologia, Ed. del Grifo, Montepulciano 1989

Warnier, J. P. La cultura materiale, Meltemi, Roma 2005.

Metodi didattici

Alle lezioni frontali tradizionali si alternano lezioni seminariali di approfondimento, in cui gli studenti sono invitati a partecipare attivamente con ricerche personali, esposizioni e relazioni inerenti alle problematiche proposte, da considerarsi come momenti partecipativi di supporto alle lezioni stesse.

Una parte del programma sarà attuato, per chi accetta di partecipare al progetto di campo, attraverso l’utilizzo della piattaforma IOL. Per avvicinarsi alla teoria e metterla in pratica gli studenti elaboreranno alcuni testi di analisi a partire da un caso specifico.

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

La prova d'esame è orale. Allo studente vengono poste alcune domande sui testi in programma e sugli aspetti tematici trattati in essi.

Per i frequentanti la valutazione della prova orale è integrata dall’elaborato della simulazione di campo e da questioni specifiche sugli argomenti approfonditi a lezione.

Per iscriversi agli appelli si prega di utilizzare il sito web Almaesami.

Criteri di valutazione:

  • capacità di lavoro in gruppo e risoluzione di problemi;
  • quantità e qualità della partecipazione di ogni studente nella piattaforma e-learning;
  • partecipazione attiva nelle discussioni frontali: capacità per argomentare, contrastare e difendere con dati rilevanti i temi proposti;
  • conoscenza approfondita e dettagliata dei contenuti dei testi proposti;
  • capacità critica e argomentativa;
  • proprietà di linguaggio;
  • Nell'elaborato scritto si valuterà l'uso delle convenzioni tipiche del formato accademico (ortografia, strutture e presentazione), ed anche la capacità di riflessione, analisi e elaborazione delle conclusioni.

Strumenti a supporto della didattica

Saranno usati strumenti multimediali come audio e audiovisivi. Per alcune sperimentazioni di campo gli studenti lavoreranno in gruppo con strumenti digitali collaborativi, come la piattaforma IOL.

Alcune lezioni saranno supportate da slides e Power Point.

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Francesca Sbardella