90407 - CHIMICA E DIAGNOSTICA DEI BENI CULTURALI II

Anno Accademico 2021/2022

  • Docente: Rocco Mazzeo
  • Crediti formativi: 6
  • SSD: CHIM/12
  • Lingua di insegnamento: Italiano
  • Moduli: Rocco Mazzeo (Modulo 1) Giorgia Sciutto (Modulo 2)
  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza (Modulo 1) Convenzionale - Lezioni in presenza (Modulo 2)
  • Campus: Ravenna
  • Corso: Laurea Magistrale a Ciclo Unico in Conservazione e restauro dei beni culturali (abilitante ai sensi del d. lgs n. 42/2004) (cod. 8616)

Conoscenze e abilità da conseguire

Al termine del corso, lo studente ha competenze nella pianificazione di un intervento diagnostico e nella individuazione e valutazione dei materiali e metodi di intervento più idonei. In particolare, è in grado di: - identificare la sequenza analitica più appropriata alla caratterizzazione dello stato di conservazione, composizione e cause di degrado di beni mobili ed immobili; - eseguire una valutazione comparata dei materiali e metodi di intervento più appropriati su diverse tipologie di bene culturale.

Contenuti

  • La comunita' della conservazione e restauro

  • Ruolo della scienza della conservazione in funzione dell'evoluzione del concetto di conservazione e restauro

  • I materiali costitutivi dei beni culturali (tipologie e classificazione)

  • Interazione manufatto ambiente: degrado e diagnostica dello stato di conservazione

  • Materiali e metodi per il restauro

  • Caratterizzazione chimica di manufatti metallici archeologogici e storico artistici (metallografia a microscopia ottica ed elettronica a scansione con microanalisi [SEM-EDAX] e Fluorescenza Raggi X portatile) esposti in ambienti confinati ed all'aperto

  • Caratterizzazione dei prodotti di alterazione e valutazione dell'efficacia dei materiali di restauro utilizzati (diffrattometria RX, FTIR [MIR e FIR] e microscopia FTIR).

Testi/Bibliografia

  1. Lucidi ed appunti di lezione
  2. M.Matteini, R.Mazzeo, A.Moles. Chemistry for restoration: painting and restoration materials. Nardini editore, Firenze 2016.
  3. M.Marabelli.Conservazione e restauro dei metalli d'arte. Roma. Accademia del Lincei, Anno CCCXCII, 1995.
  4. R. Mazzeo, “Patine su manufatti metallici†in Le patine: genesi significato e conservazione, Nardini Editore, Kermesquaderni, pp.29-43, 2005
  5. Licia Vlad Borrelli, Restauro archeologico. Storie e materiali. Viella Editore, 2003.
  6. E. Formigli. I grandi bronzi antichi. Le fonderie e le tecniche di lavorazione dall'età arcaica al Rinascimento. Nuova Immagine Editrice, 1999.

Metodi didattici

Lezioni frontali e 32 ore di laboratorio dedicate alla presentazione di differenti metodologie diagnostiche applicate ai beni culturali

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

L'esame finale consiste in una discussione orale sugli argomanti trattati durante il corso ed ha come obiettivo quello di verificare se le conoscenze teoriche acquisite rispecchino una visione organica delle tematiche del corso.

Gli studenti otterrano un punteggio buono o eccellente se dimostreranno una conoscenza critica degli argomenti e se saranno in grado di applicare conoscenze teoriche a casistiche pratiche.

Se le conoscenze verificate saranno di solo natura mnemonica con limitata abilità di sintesi ed analisi, il punteggio sarà da discreto a sufficiente. In presenza di importanti lacune ed assenza di visione d'insieme degli argomenti il punteggio sarà basso o porterà ad una valutazione negativa.

Gli argomenti trattati durante le sessioni di laboratorio saranno parte integrante dell'esame orale.

Al termine l'insegnante assegna un punteggio che va da 18/30 a 30/30 con possibilità di Lode.

Strumenti a supporto della didattica

Videoproiettore, PC, laboratorio didattico di diagnostica e restauro

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Rocco Mazzeo

Consulta il sito web di Giorgia Sciutto