90281 - ARCHEOLOGIA ITALICA E CELTICA (1) (LM)

Anno Accademico 2020/2021

  • Docente: Andrea Gaucci
  • Crediti formativi: 6
  • SSD: L-ANT/06
  • Lingua di insegnamento: Italiano
  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
  • Campus: Bologna
  • Corso: Laurea Magistrale in Archeologia e culture del mondo antico (cod. 8855)

Conoscenze e abilità da conseguire

Al termine del corso lo studente avrà appreso le linee generali relative alla formazione e allo sviluppo delle civiltà dell'Italia preromana, anche in riferimento ai processi di integrazione culturale dei diversi popoli di questa area; svilupperà così capacità di effettuare ricerche sul tema, grazie all’uso dei metodi e degli strumenti specifici della disciplina, e capacità di comunicazione dei risultati di tali ricerche sia in forma orale che scritta. Lo studente saprà inserire criticamente le testimonianze archeologiche e le fonti storico-letterarie ed epigrafiche nei rispettivi contesti sociali, economici e politici di riferimento; egli saprà inoltre inquadrare tali testimonianze nell’ambito più generale dei problemi della storia dei popoli italici e delle origini e della diffusione della civiltà celtica in Italia, anche alla luce dei rapporti con l'area transalpina.

Contenuti

Il corso affronta la specifica tematica delle culture italiche e celtiche dell'Italia preromana, con particolare attenzione al periodo formativo tra la Prima età del Ferro e l'Orientalizzante (IX-VII sec. a.C.), in una prospettiva sia storica che archeologica. Si approfondiranno in particolare i temi dello sviluppo differenziato degli insediamenti, della ritualità funeraria, della mobilità di individui e gruppi, dei flussi commerciali e culturali tra mondo mediterraneo e mondo transalpino.

La prima lezione sarà finalizzata ad illustrare il programma, le modalità di verifica dell'apprendimento e ad offrire un quadro generale della storia degli studi e delle metodologie di indagine.

Il resto del corso prevede una parte generale, a cui seguirà una di approfondimento.

La parte generale prenderà avvio con un richiamo alla problematica del rapporto fra la suddivisione in Regiones dell'Italia di Augusto e le civiltà preromane; tale problematica verrà articolata nel quadro delle fonti scritte e archeologiche, non tralasciando di analizzare il rapporto tra la situazione antica e l'assetto delle Regioni dell'Italia contemporanea. Dopo questa introduzione, si affronterà il tema del passaggio dall'età del Bronzo finale alla Prima età del Ferro, cruciale nella formazione delle culture archeologiche che si andranno ad affrontare. Si analizzeranno dunque le culture italiche dell'Italia settentrionale, centrale e meridionale e i loro rapporto con i gruppi linguistici e le civiltà storiche descritte dalle fonti. Nell'arco cronologico compreso tra il IX sec. a.C. e l'inserimento delle differenti realtà nell'orbita romana, si indagheranno in particolare i cambiamenti storici avvenuti nel tempo e come questi abbiano marcato sviluppi differenziati nelle culture dell'Italia antica. Particolare attenzione verrà data ai fenomeni della colonizzazione greca di VIII-Vi sec. a.C. e dell'invasione celtica degli inizi del IV sec. a.C. e ai cambiamenti che hanno innescato nelle manifestazioni culturali oltre che nella storia delle popolazioni italiche.

Specifico approfondimento sarà dedicato al fenomeno dell'Orientalizzante nell'Italia adriatica, con particolare attenzione ai Veneti, ai Piceni e le popolazioni dell medio Adriatico, ai Dauni. Dopo una introduzione storica e teorica sulle manifestazioni dell'Orientalizzante, dallo sviluppo della società verso un sistema più marcatamente piramidale, alla pratica del dono aristocratico e alle maestranze itineranti nel quadro della mobilità di individui e di oggetti, si illustrerà in maniera sintetica come questo si manifesti nei popoli italici del resto della penisola. Si affronterà poi il fenomeno dei principi di VII sec. a.C. lungo la costa adriatica, in maniera articolata e attraverso casi studio esemplificativi:

- nel mondo veneto, approfondendo il quadro sociale e culturale in rapporto alla formazione dei principali centri urbani (Este e Padova in particolare) e ai rapporti con il Caput Adriae e la cerchia hallstattiana orientale.

- nelle culture dell'Italia medio Adriatica (Marche e Abruzzo), approfondendo la diversa articolazione del fenomeno nei singoli settori territoriali, anche in base ai contatti con le popolazioni limitrofe e al mondo mediterraneo e transalpino;

- nella Daunia, approfondendo il diverso sviluppo di questo comparto rispetto al resto dell'Italia meridionale e le manifestazioni monumentali con particolare attenzione al fenomeno delle stele.

Per una maggior articolazione delle tematiche trattate nella prospettiva del mondo etrusco, si consiglia la frequenza del corso di Etruscologia e archeologia italica della Prof.ssa Elisabetta Govi.

Testi/Bibliografia

Ad integrazione degli appunti personali dalle lezioni frontali, si ritiene necessario lo studio dei seguenti testi:

A.M. Bietti Sestieri, L'Italia nell'età del bronzo e del ferro. Dalle palafitte a Romolo (2200-700 a.C.), Carocci editore, 2° edizione 2018, pp. 171-348.

B. d’Agostino, Problemi d’interpretazione delle necropoli, in R. Francovich, D. Manacorda (a cura di), Lo scavo archeologico: dalla diagnosi all’edizione, III Ciclo di Lezioni sulla Ricerca applicata in Archeologia (Certosa di Pontignano, 6-18 novembre 1989), Firenze 1990, pp. 401-420.

La cultura veneta

  • Venetkens. Viaggio nella terra dei Veneti antichi, Catalogo della Mostra (Padova 2013), Marsilio, Venezia 2013: pp. 59-66 (Principi e aristocrazie); pp. 93-98, 341-361 (necropoli e monumenti in pietra); pp. 99-105, 280-299 (arte delle situle).

Le culture del medio Adriatico

  • Piceni. Popolo d'Europa, Catalogo della Mostra (1999-2000), Edizioni De Luca, Roma 1999: Introduzione, pp. 5-23 (capp. I-IV); Le necropoli, pp. 73-85; Arte e artigianato, pp. 93-133.

La cultura daunia

  • A.C. Montanaro, La "nascita dei principes" in Daunia e le influenze dell'Orientalizzante tirrenico: alcune riflessioni, in Taras. Rivista di Archeologia XXVII-XXVIII, 2007-2008, pp. 7-48.

Durante le lezioni verranno inoltre indicati singoli articoli per approfondire specifiche tematiche trattate a lezione.

Per gli studenti non frequentanti, oltre ai testi sopra indicati, sono necessarie anche le seguenti letture:

  • F. Pesando (a cura di), L’Italia antica. Culture e forme del popolamento nel I millennio a.C., Carocci, Roma 2005 (e ristampe successive), pp. 9-55, 93-273.
  • Venetkens. Viaggio nella terra dei Veneti antichi, Catalogo della Mostra (Padova 2013), Marsilio, Venezia 2013: L'età del bronzo finale nell'area veneta, pp. 35-43; Il Veneto fra l'età del bronzo finale e il VII secolo a.C., pp. 44-50; Le città dei Veneti antichi, pp. 67-78.
  • Piceni. Popolo d'Europa, Catalogo della Mostra (1999-2000), Edizioni De Luca, Roma 1999: Introduzione, pp. 5-23 (capp. I-IV); Prima dei Piceni, pp. 36-54; Formazione della cultura picena, pp. 55-70; Le vie e i luoghi dello scambio, pp. 157-164 (capp. V-VI).

Tutti i testi indicati sono reperibili presso la biblioteca di Archeologia del Dipartimento di Storia Culture Civiltà.

Metodi didattici

L'insegnamento è organizzato in lezioni frontali, la cui frequenza è vivamente consigliata. Durante il corso saranno segnalate conferenze di approfondimento e saranno consigliate letture di approfondimento.

Si osserva il tradizionale quarto d'ora accademico, salvo diverse esigenze discusse durante la lezione introduttiva.

Agli studenti interessati sarà inoltre possibile integrare l'insegnamento del corso con attività pratiche di laboratorio all'interno delle offerte formative proposte dal Dipartimento di Storia Culture Civiltà con particolare riguardo alla possibilità di fare esperienza di scavo nella città etrusca di Marzabotto, di ricognizione presso la città etrusca di Spina e esperienze di studio, catalogazione e disegno di materiali archeologici. Si invita a seguire le pagine web dei Docenti per ulteriori aggiornamenti sulle attività formative offerte.

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

La verifica consiste in un esame orale. L'esame prevede tre domande di carattere generale da cui prende avvio una discussione via via più mirata e dettagliata su specifici aspetti trattati a lezione e la conoscenza dei testi indicati in bibliografia.

La frequenza alle lezioni renderà più agevole il superamento dell'esame.

La valutazione complessiva terrà conto dei seguenti parametri:

- la padronanza dei contenuti, la capacità di analisi dei temi e dei concetti, la capacità di sapersi esprimere adeguatamente e con linguaggio appropriato alla materia trattata e di discutere criticamente un problema specifico inerente la materia saranno valutati con voti di eccellenza.

- una conoscenza mnemonica della materia, unitamente a capacità di sintesi e di analisi articolate in un linguaggio corretto, ma non sempre appropriato, porteranno a valutazioni discrete.

- lacune formative e/o linguaggio inappropriato – seppur in un contesto di conoscenze minimali del materiale d'esame –condurranno a voti che non supereranno la sufficienza e alla necessaria ripetizione dell'esame.

Strumenti a supporto della didattica

Durante le lezioni presentazioni di immagini dei materiali illustreranno i contenuti del corso. La lezione frontale sarà accompagnata da slides di presentazione con un ampio repertorio di immagini successivamente accessibili tramite Insegnamenti OnLine - IOL.

Studenti stranieri, studenti con particolari esigenze relative all'apprendimento e studenti con disabilità saranno sostenuti durante il corso e nella preparazione dell'esame mediante colloqui individuali con il Docente, bibliografia in lingua straniera, mappe concettuali. Si prega di manifestare esigenze personali fin dall'inizio del corso o contattando il Docente tramite e-mail.

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Andrea Gaucci

SDGs

Parità di genere Ridurre le disuguaglianze

L'insegnamento contribuisce al perseguimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030 dell'ONU.