90084 - ARCHEOLOGIA DEL VICINO ORIENTE MEDITERRANEO

Anno Accademico 2021/2022

  • Docente: Raimondo Secci
  • Crediti formativi: 12
  • SSD: L-OR/06
  • Lingua di insegnamento: Italiano
  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
  • Campus: Ravenna
  • Corso: Laurea in Beni culturali (cod. 9076)

Conoscenze e abilità da conseguire

Il corso si propone di fornire un panorama delle civiltà del Vicino Oriente mediterraneo a partire dalla fase di formazione delle prime aggregazioni cittadine nella Siria meridionale costiera, in Libano, in Palestina e a Cipro dall’età del Bronzo fino alla vigilia dell’Ellenismo. Al termine del corso lo studente: - possiede gli strumenti per inquadrare le emergenze archeologiche e la cultura materiale proprie delle genti localizzate nel Levante mediterraneo, ossia lungo la costa siro-palestinese e in ambito cipriota in senso diacronico (Fenici, Aramei, Israeliti, Filistei, Ciprioti etc.); - è in grado di contestualizzare le principali fenomenologie storiche connesse a tali spazi culturali e di ricostruire le relazioni fra questi e le grandi civiltà orientali, quali l’egiziana e la mesopotamica; - padroneggia la bibliografia di base

Contenuti

  • La "questione fenicia".

  • Le premesse nell’Età del Bronzo: il Levante nel contesto vicino-orientale. Continuità e discontinuità, crisi e ristrutturazione: il quadro politico e culturale della regione siro-palestinese tra il Tardo Bronzo e l’Età del Ferro.

  • Urbanistica, architettura civile e religiosa nelle città fenicie.

  • I Fenici e il commercio: la navigazione e i relitti.

  • Il mondo funerario: necropoli, tipologia tombale e rituali.

  • Arte e artigianato: le diverse categorie di produzione nel Levante mediterraneo.

  • Casi studio: avori; coppe metalliche e bronzistica; coroplastica; glittica.

  • Artigiani e luoghi di manifattura: dati storico-archeologici.

Testi/Bibliografia

Oltre che sugli appunti delle lezioni, la preparazione per l'esame dovrà essere condotta sui seguenti testi:

  • S. Moscati, Chi furono i Fenici, Torino 1992, pp. 3-36.

  • I. Oggiano, I. Le aree della documentazione. A. L'Oriente, in S. F. Bondì – M. Botto – G. Garbati – I. Oggiano, Fenici e Cartaginesi. Una civiltà mediterranea, Roma 2009, pp. 1-67.

  • M. E. Aubet, Phoenicia during the Iron Age II Period, in M. Steiner – A. E. Killebrew (edd.), The Oxford Handbook of the Archaeology of the Levant, c. 8000-332 BCE, Oxford 2014, pp. 706-716.

  • V. Karageorghis, Cipro, Milano 2002, pp. 143-193.

  • P. Matthiae, La storia dell’arte dell’Oriente antico. I primi imperi e i principati del Ferro, 1600-700 a.C., Milano 1997, pp. 216-223, 236-247.

  • A. C. Fariselli, Imitatori e interpreti: la parabola dell’«eclettismo fenicio», in G. Garzia – C. Matteucci – M. Vandini (edd.), Verità e menzogna nel falso. Truth and lies in fakes and forgeries (= Studi sul patrimonio culturale. Collana del Dipartimento di Beni Culturali, 6), Bologna 2018, pp. 79-97.

Gli studenti non frequentanti dovranno integrare la bibliografia indicata ai punti precedenti con i seguenti volumi:

  • S.M. Cecchini, Il viaggio di Melqart, in Quaderni di Vicino Oriente 4 (2010), pp. 73-87.

  • S.M. Cecchini, La stele di Breyg, in VI Congresso Internacional de Estudos Fenício Púnicos. Lisboa, Facultade de Letras da Universidade de Lisboa, 25 de Setembro a 1 de Outubro de 2005, Lisboa 2013, pp. 274-283.

  • S.M. Cecchini, Le piangenti del sarcofago di Ahiram, in B. Adembri (ed.), Aeimnestos. Miscellanea di studi per Mauro Cristofani, Firenze 2006, pp. 51-56.

  • H. Sader, The History and Archaeology of Phoenicia, Atlanta 2019, pp. 181-312.

Metodi didattici

Lezioni frontali.

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

Colloquio orale. Nel corso dell'esame, lo studente dovrà essere in grado di delineare le principali problematiche storiche sulla civiltà fenicia e di inquadrare le testimonianze archeologiche e iconografiche nel contesto storico-culturale di pertinenza, dimostrando padronanza terminologica e capacità di cogliere nessi, differenze e confronti tra i diversi generi di documentazione. Nello specifico, l'esame si articolerà in domande di carattere generale su temi centrali della disciplina e prove di riconoscimento di manufatti archeologici, planimetrie di insediamenti o monumenti di particolare interesse, selezionati tra quelli esaminati a lezione o discussi nella bibliografia di riferimento.

Sia gli studenti frequentanti sia quelli non frequentanti saranno valutati sulla base dei seguenti criteri:

  • una conoscenza approfondita della materia, evidenziata da un’esposizione sicura e ragionata dei contenuti trattati e da un’elevata capacità di contestualizzazione storico-culturale e lettura critica della documentazione, sarà valutata con un punteggio ottimo (28-30 con Lode);
  • una conoscenza non ottimale della materia, evidenziata da un’esposizione incerta, prevalentemente mnemonica o carente sotto il profilo della capacità di contestualizzazione storico-culturale, sarà valutata con un punteggio tra buono(25-27) e soddisfacente (21-24);
  • una conoscenza superficiale della materia, associata a un’esposizione prevalentemente mnemonica e a capacità linguistiche inadeguate, sarà valutata con un punteggio sufficiente (18-20);
  • l’assenza di una conoscenza minima degli argomenti trattati, abbinata a capacità logiche e linguistiche inadeguate, sarà valutata con un punteggio insufficiente anche in presenza di un'assidua frequenza delle lezioni.

Strumenti a supporto della didattica

Diapositive e altri supporti audiovisivi; fotocopie e articoli in pdf; risorse web.

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Raimondo Secci

SDGs

Istruzione di qualità

L'insegnamento contribuisce al perseguimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030 dell'ONU.