89993 - POLITICHE DELL'IMMAGINARIO (1) (LM)

Anno Accademico 2019/2020

  • Docente: Sandro Mezzadra
  • Crediti formativi: 6
  • SSD: SPS/08
  • Lingua di insegnamento: Italiano
  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
  • Campus: Bologna
  • Corso: Laurea Magistrale in Cinema, televisione e produzione multimediale (cod. 0966)

Conoscenze e abilità da conseguire

Al termine del corso lo studente possiede un quadro complessivo della riflessione politica sul ruolo dell’immaginazione tanto in autori classici del pensiero politico europeo e occidentale quanto in altre tradizioni teoriche. Sulla base di questa ricostruzione storica verranno affrontati una serie di problemi al centro dei dibattiti contemporanei: dal rapporto tra movimenti sociali e immaginario alle più recenti evoluzioni dei media; dalla realtà virtuale ai mutamenti del concetto di opinione pubblica; dalla rinnovata presenza pubblica delle religioni alle metamorfosi dell’industria culturale.

Contenuti

Il corso si propone di introdurre la categoria di immaginario e di mostrarne le implicazioni politiche. Prenderà le mosse da una discussione delle diverse valenze della categoria, soffermandosi sui suoi rapporti con il concetto filosofico di immaginazione e sulla critica della religione articolata da autori classici, quali Spinoza e Marx (con una focalizzazione sul concetto di ideologia). Successivamente, saranno brevemente discussi gli sviluppi in riferimento alla categoria di immaginario di psicoanalisi, antropologia e sociologia nel corso del Novecento, di fronte all'emergere della cultura di massa. L'importanza della rivolta globale del '68 da questo punto di vista sarà altresì sottolineata.

La seconda parte del corso studierà l'insieme dei problemi fin qui menzionati dal punto di vista di due paradigmi particolarmente influenti nella teoria critica: il concetto di "industria culturale" elaborato da Theodor W. Adorno e Marx Horkheimer e la prospettiva dei "cultural studies" inaugurata da Stuart Hall.

Testi/Bibliografia

Per sostenere l'esame è richiesta la lettura dei due libri seguenti:

Theodor Adorno - Max Horkheimer, Dialettica dell'illuminismo, Torino, Einaudi, 2010.

Stuart Hall, Il soggetto e la differenza. Per un'archeologia degli studi culturali e postcoloniali, Milano, Meltemi, 2016.

Ulteriori indicazioni bibliografiche verranno fornite dal docente durante il corso.

Metodi didattici

Le lezioni frontali saranno integrate da seminari, con l' attivo coinvolgimento degli studenti e delle studentesse ed eventualmente con la partecipazione di ospiti esterni.

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

La prova di accertamento finale è orale. Per gli studenti e le studentesse frequentanti prevista (e raccomandata) la possibilità di presentare un paper scritto (ca. 30.000 battute), su un tema concordato con il docente.

Strumenti a supporto della didattica

Il corso presuppone una conoscenza di base della filosofia politica moderna e contemporanea. Chi non avesse sostenuto l'esame di Storia delle dottrine politiche (o esami analoghi con diverse denominazioni) può in generale fare riferimento a uno dei seguenti testi:

C. Galli (ed), Manuale di storia del pensiero politico, Bologna, Il Mulino, 2011
A. Pandolfi (ed), Nel pensiero politico moderno, Roma, Manifestolibri, 2004

Link ad altre eventuali informazioni

http://unibo.academia.edu/SandroMezzadra

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Sandro Mezzadra