87372 - FILOSOFIA DELLA RELIGIONE (1) (LM)

Anno Accademico 2019/2020

  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
  • Campus: Bologna
  • Corso: Laurea Magistrale in Scienze filosofiche (cod. 8773)

Conoscenze e abilità da conseguire

a) Caratterizzazione disciplinare A differenza delle scienze delle religioni e della teologia, la filosofia della religione non si occupa del fenomeno religioso (il culto, la fede ecc.) come di un “oggetto” dell’indagine, né intende tematizzare il “soggetto” religioso, sia esso Dio o il divino in tutte le sue manifestazioni, ma si rivolge alla dimensione vitale e simbolica del problema religioso in quanto terreno d’interrogazione riguardo alle modalità attraverso cui l’uomo interpreta il suo rapporto col mondo e con il senso della trascendenza. Da questo punto di vista assume particolare importanza l’esperienza religiosa, nella misura in cui essa manifesta una specificità irriducibile ad altre forme e rispetto alla quale è possibile un esercizio ermeneutico volto a evidenziare i rapporti che, in tale esperienza, si danno tra le nozioni di “persona”, “mondo”, “verità”, “simbolo”, “trascendenza”, “sacro” e “divino”. La filosofia della religione si avvale quindi di tutte le dimensioni dell’indagine filosofica (logica, epistemica, critica, estetica, fenomenologica, etico-morale, ontologica, linguistica, storica) e intende le rispettive istanze metodologiche come diversi aspetti della totalità del “vissuto” religioso. b) Metodologia, conoscenze e obiettivi formativi Lo scopo dell’insegnamento di Filosofia della religione è l’acquisizione di conoscenze e strumenti critico-analitici in grado di portare lo studente a comprendere il vissuto religioso nella sua molteplice articolazione teoretico-concettuale, vale a dire sia come fenomeno storico, culturale e simbolico (con i suoi risvolti sociali, politici e ideologici) sia come modalità esistenziale, metafisico-ontologica e transculturale. Accanto ai rapporti tra filosofia e religione, particolare rilievo assume lo studio dei modelli filosofico-religiosi che si sono succeduti dall’età moderna a oggi: empiristico, illuministico, idealistico, critico-trascendentale, marxista, neopositivista, ontologico-esistenziale, fenomenologico, ermeneutico. Questi obiettivi conoscitivi e formativi vengono perseguiti sia con gli strumenti e i metodi tipici dei diversi settori disciplinari della filosofia (ricognizione storico-filosofica, elaborazione critica e concettuale, applicazione comparativa ai modelli di pensiero delle società contemporanee), sia con più comprensive tecniche e concettualizzazioni di carattere esegetico ed ermeneutico riguardo alle manifestazioni allegoriche e ai simboli escatologici che contrassegnano il fenomeno “vitale” del sacro e del trascendente.

Contenuti

Titolo del corso: Heidegger e la fenomenologia della vita religiosa

Il corso prenderà in esame l'interpretazione dell'esperienza cristiana delle origini proposta da Heidegger nei corsi degli anni 1920/21 con riferimento alle lettere di Paolo e alle "Confessioni" di Agostino. Tra gli argomenti trattati: l'ermeneutica della fatticità; fenomenologia e indicazione formale; la temporalità e l'attesa della parousia; l'essere preoccupato; la dispersione della vita e la tentazione.

Nelle prime lezioni, dopo un'introduzione alla filosofia della religione, verrà delineato il contesto nel quale si colloca il pensiero heideggeriano, mentre le lezioni successive saranno dedicate ai temi sopra indicati.

Orario delle lezioni: quarto periodo; lunedì, martedì, mercoledì ore 15-17 (aula C, via Centotrecento)

Inizio del corso: 23 marzo 2020

Testi/Bibliografia

M. Heidegger, Fenomenologia della vita religiosa, Adelphi, Milano 2003, pp. 35-379.

A. Fabris, Filosofia delle religioni. Come orientarsi nell'epoca dell'indifferenza e dei fondamentalismi, Carocci, Roma 2012.

F. Volpi (a cura di), Guida a Heidegger, Laterza, Roma-Bari 2005 (facoltativo).

J. Greisch, Le Buisson ardent et les Lumières de la raison. L'invention de la philosophie de la religion. III. Vers un paradigme herméneutique, Cerf, Paris 2004 (facoltativo).

Le slides utilizzate nelle lezioni saranno disponibili nel Materiale didattico on line.

Metodi didattici

Lezioni frontali; lettura e commento dei testi; discussione sui principali temi trattati nel corso.

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

L'esame consiste in un colloquio orale, che dovrà accertare la conoscenza dei testi e la capacità di discutere criticamente i temi proposti.

Criteri di verifica e soglie di valutazione:

30 e lode: prova eccellente, sia nelle conoscenze che nell'articolazione critica ed espressiva.

30: prova ottima. Conoscenze complete, ben articolate ed espresse correttamente, con alcuni spunti critici.

27-29: prova buona. Conoscenze esaurienti e soddisfacenti, espressione sostanzialmente corretta.

24-26: prova discreta. Conoscenze presenti nei punti principali, ma non esaurienti e non sempre articolate con correttezza.

21-23: prova sufficiente. Conoscenze talvolta superficiali, ma il filo conduttore risulta compreso. Espressione e articolazione lacunose e spesso non appropriate.

18-21: prova appena sufficiente. Conoscenze superficiali, il filo conduttore non è compreso con continuità. L'espressione e l'articolazione presentano lacune rilevanti.

Prova insufficiente: conoscenze assenti o molto lacunose, mancanza di orientamento nella disciplina, espressione carente e non appropriata.

Strumenti a supporto della didattica

PowerPoint

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Sebastiano Galanti Grollo

SDGs

Istruzione di qualità Partnership per gli obiettivi

L'insegnamento contribuisce al perseguimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030 dell'ONU.