81935 - ESTETICHE PER LA CITTA'

Anno Accademico 2019/2020

  • Docente: Andrea Borsari
  • Crediti formativi: 5
  • SSD: M-FIL/04
  • Lingua di insegnamento: Italiano
  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
  • Campus: Bologna
  • Corso: Laurea Magistrale in Advanced design (cod. 9256)

Conoscenze e abilità da conseguire

Oggetto del corso è lo studio di fenomeni come l’“estetizzazione della vita quotidiana”, l’“estetica diffusa”, l’“estetica delle merci” e dei loro luoghi, le “arti industriali”, il ruolo della componente estetico-culturale nell’analisi e nella trasformazione urbana. Al termine del corso lo studente sa:  praticare la ricognizione delle principali elaborazioni filosofico-sociali sulla città contemporanea e sulle immagini, le culture e le forme di vita urbane;  porre particolare attenzione al contributo che le diverse forme espressive hanno fornito alla messa in forma dell’esperienza dei luoghi e alla comprensione dei fenomeni urbani;  leggere e analizzare criticamente il paesaggio urbano e luoghi complessi al suo interno.

Contenuti

Il corso focalizza i quadri concettuali per definire l’estetica urbana a partire dal alcuni esemplari costrutti teorici e descrittivi di singole città, metropoli o megalopoli e, nella stessa prospettiva, approfondisce una serie di elementi e categorie per l’esperienza e l’analisi della città, le sue forme e culture. Nell’arco dello svolgimento del corso, sono previste due-tre esercitazioni intermedie, se possibile sul campo, e una esercitazione finale, che utilizzeranno diversi media, come scrittura, video, foto, disegno, a seconda dell’opportunità. Le lezioni e le esercitazioni sono scandite in dieci blocchi tematici, che si indicano di seguito con la relativa bibliografia:

1. Introduzione al corso.

Che cos’è l’estetica? Come si possono definire le estetiche per la città?

Riepilogo delle analisi di Georg Simmel su Berlino e le città italiane, di Walter Benjamin su Parigi capitale del XIX secolo e di Georges Perec sull’infraordinario e la relazione con i luoghi e lo spazio.

Che cosa significano “abitare” e “costruire”? le prospettive di Richard Sennett e Giorgio Agamben.

Immagini di città: il mito della trasparenza e la disfunzionalità dell’iperfunzionale in Playtime di Jacques Tati.

2. Elementi della città: la casa.

La casa chimerica: Marcel Aymé, Passe-muraille e Maison Basse; Roland Topor, L’inquilino del terzo piano. Abitare orizzontale e abitare verticale: Francesco Pecoraro, Lo stradone.

Immagini di città: visione, analisi e commento de L’inquilino del terzo piano di Roman Polanski.

3. Categorie di estetica della città: Porosità.

La Napoli di Walter Benjamin e Asja Lacis e le megalopoli di Richard Sennett. Porosità come nozione trasversale all’esperienza filosofica della città italiana in Theodor W. Adorno, Siegfried Kracauer, Ernst Bloch e Alfred Sohn-Retel.

Immagini di città: Roma. La città invertita di Remoria (Valerio Mattioli) e il Paese metropolitano (Massimo Canevacci). Visione, analisi e commento di Federico Fellini, Roma e Gianfranco Rosi, Sacro GRA.

4. Elementi e categorie di estetica della città: la finestra, la vetrina, il muro, il sottopassaggio, la strada, il ponte e la porta.

Immagini di città: il cinema della grande città, Berlino. Sinfonia di una grande città di Walter Ruttmann e René Clair, Parigi che dorme.

Esercitazione sul campo I.

5. Elementi della città: la piazza e l'iperluogo (il caso Times Square).

Immagini di città: il cinema della grande città, Dziga Vertov, L’uomo con la macchina da presa e Alberto Cavalcanti, Rien que les heures.

Esercitazione sul campo II.

6. Categorie per l'estetica della città: camminare. Walkscapes: visita dadaista, deambulazione surrealista, deriva lettrista e situazionista. Rallentamento della percezione, grammatica generativa delle gambe e mondo come apparizione.

Immagini di città: Jirō Taniguchi, L’uomo che cammina.

7. Elementi della città: i portici. Unicità di Bologna? Eterotopia e relazioni spaziali e di potere.

Immagini della città: Visione, analisi e commento di Renzo Renzi, Guida per camminare all’ombra.

8. Elementi e categorie estetiche per la città: abitare dopo la pandemia, città e migranti, verticalità.

Immagini di città: Il condominio di James Ballard e High rise di Ben Wheatley.

Esercitazione sul campo III.

9. Categorie per l'estetica della città: degrado e decoro.

Corpi e recinti nella scena urbana. Il “paesaggio urbano” e la “città potenziale”: esercizi di estraneazione e spostamento del punto di vista.

Immagini di città: degrado e decoro nella fotografia urbana.

10. Una città per tutti?

Esercitazione finale.


Testi/Bibliografia

1. G. Simmel, Le metropoli e la vita dello spirito (1903), Roma, Armando, 1995 e Roma, Firenze, Venezia (1898, 1906,1907), in M. Cacciari, Metropolis. Saggi sulla grande città, Roma, Officina, 1973; W. Benjamin, Parigi, la capitale del XIX secolo (1935), in Id., I «passages» di Parigi, Torino, Einaudi, 2002; G. Perec, Specie di spazi (1974), Torino, Bollati Boringhieri, 1989. R. Sennett, Costruire e abitare, Milano, Feltrinelli, 2018; G. Agamben, Abitare e costruire in: https://www.quodlibet.it/giorgio-agamben-abitare-e-costruire .

2. M. Aymé, Le passe-muraille (1941) e Maison basse (1935), in Id., Œuvres romanesques, illustrations de Roland Topor, vol. IV e vol. II, Paris, Flammarion, 1977, pp. 529-536 e 461-607; Roland Topor, L’inquilino del terzo piano (1964), Milano: Bompiani, 1992; F. Pecoraro, Lo stradone, Milano, Ponte alle Grazie, 2019.

3. W. Benjamin, A. Lacis, Napoli, in W. Benjamin, Immagini di città, Torino, Einaudi, 2007, pp. 3-16. M. Mittelmeier, Adorno a Napoli. Un capitolo sconosciuto della filosofia europea, Milano, Feltrinelli, 2019. R. Sennett, La lotta per la città, in «Micromega», 2018, pp. 121-134; V. Mattioli, Remoria. La città invertita, Roma, Minimum fax, 2019; M. Canevacci, Paese metropolitano, in A. Criconia, a cura di, Una città per tutti. Diritti, spazi, cittadinanza, Roma, Donzelli, 2019, pp. 153-162.

4. G. Simmel, Ponte e porta, in Id., Ponte e porta. Saggi di estetica, Bologna, Archetipo, 2011, pp. 1-6; S. Kracauer, Dalla finestra, Addio al Lindenpassage, Il sottopassaggio, in Id., Strade a Berlino e altrove, Bologna, Pendragon, 2004, pp. 55-57, 32-39, 52-54; E. Coccia, Muri, Città, in Id., Il bene nelle cose, Bologna, Il Mulino, 2014, pp. 17-39; A. Somaini, Cronogrammi della metropoli. Clair, Ruttmann, Vertov, Ejzenštejn, in M. Vegetti (a cura di), Filosofie della metropoli. Spazio, potere, architettura nel pensiero del Novecento, Roma, Carocci, 2009, pp. 153-182.

5. M. Romano, La piazza europea, Padova, Marsilio, 2015; M. Lassault, Hyper-lieux. Les nouvelles géographies politiques de la mondialisation, Paris, Seuil, 2017, pp. 41-61.

6. F. Careri, Walkscapes. Camminare come pratica estetica, Torino, Einaudi, 2006; Ch. Bailly, La grammatica generativa delle gambe, in Id., La frase urbana (2013), Torino, Bollati Boringhieri, 2016, pp. 22-41; Antonio Moresco, passim, cfr. Il mondo come apparizione, in L. Lombard, D. Luglio, a cura di, Uno scrittore visionario. Antonio Moresco, Milano, Effigie, 2019, pp. 180-200; Jirō Taniguchi, L’uomo che cammina (1991), Modena, Panini, 1999.

7. M. Foucault, Eterotopie, in Id., Estetica dell’esistenza, etica, politica, Milano, Feltrinelli, 2020, pp. 307-316; V. Trione, Effetto città. Arte, cinema, modernità, Milano, Bompiani, 2014; M. Jakob, Il paesaggio, Bologna, Il Mulino, 2009; V. I. Stoichita, L' effetto Sherlock. Storia dello sguardo da Manet a Hitchcock, Milano, Il saggiatore, 2017; R. Pierantoni, Salto di scala, Torino, Bollati Boringhieri, 2012; G. Wajcman, Fênetre. Chroniques du regard et de l’intime, Lagrasse, Verdier, 2004.

8. R. Sennett, How should we live? Density in post-pandemic cities, Domus 1046, 2020 e Cities after coronavirus: how Covid-19 could radically alter urban life, The Guardian, 26 Mar 2020; S. Metha, La vita segreta delle città (2016), Torino, Einaudi, 2016; J. Ballard, Il condominio (1975), Milano, Feltrinelli, 2003; R. Barthes, La tour Eiffel (1964), Milano, Abscondita, 2009.

9. S. Hodkinson, The new urban enclosures, in «City», vol. 16, no. 5, october 2012, pp. 500-517; P. Ascari, Corpi e recinti. Estetica ed economia politica del decoro, Verona, Ombre corte, 2019; M. Berman, Tutto ciò che è solido svanisce nell'aria. L'esperienza della modernità (1982), Bologna, Il Mulino, 2012.

10. A. Criconia, a cura di, Una città per tutti. Diritti, spazi, cittadinanza, Roma, Donzelli, 2019.


Metodi didattici

Il corso è volto a fornire strumenti di approfondimento della disciplina. Lo svolgimento avverrà tramite lezioni frontali, seminari, esercitazioni, visite di studio.

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

Per sostenere l’esame è necessario avere completato l’esercitazione. L’esame è orale. Il colloquio d'esame verterà sui temi trattati nelle lezioni in aula e sui testi in programma, ma potrà anche prendere spunto da eventuali approfondimenti che lo studente avrà illustrato o oralmente nel corso delle lezioni o in forma scritta dopo la fine del corso.

In dettaglio:

- la verifica dell'obiettivo formativo di acquisire le principali elaborazioni filosofico-sociali sulla città contemporanea e sulle immagini, le culture e le forme di vita urbane e il contributo che le diverse forme espressive hanno fornito alla messa in forma dell’esperienza dei luoghi e alla comprensione dei fenomeni urbani verrà attuata attraverso le presentazioni di singoli testi o materiali audiovisivi concordate con il docente all'interno del corso;

- la verifica dell'obiettivo formativo di acquisire gli strumenti per leggere e analizzare criticamente il paesaggio urbano e luoghi complessi al suo interno verrà attuata attraverso l'elaborazione di rilevazioni sul terreno tramite testi, filmati e prodotti creativi;

- entrambe le verifiche verranno completate dall'esame orale individuale a fine corso che comprenderà domande sui testi in bibliografia e sui vari elaborati finali previsti.


Strumenti a supporto della didattica

Le bibliografie specifiche per le diverse parti del corso verranno analizzate e acquisite durante le varie lezioni, a partire dagli strumenti disponibili nei testi indicati nel programma. Il materiale didattico presentato nel corso delle lezioni viene messo a disposizione dello studente in formato cartaceo o elettronico tramite internet, a seconda delle limitazioni di accesso, in base alle modalità che verranno indicate all’inizio del corso.

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Andrea Borsari

SDGs

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L'insegnamento contribuisce al perseguimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030 dell'ONU.