75893 - STORIA DELLE ISTITUZIONI E DEL PATRIMONIO CULTURALE NEL MEDIOEVO

Anno Accademico 2020/2021

  • Docente: Salvatore Cosentino
  • Crediti formativi: 6
  • SSD: M-STO/01
  • Lingua di insegnamento: Italiano
  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
  • Campus: Ravenna
  • Corso: Laurea Magistrale in Beni archeologici, artistici e del paesaggio: storia, tutela e valorizzazione (cod. 9218)

    Valido anche per Laurea Magistrale in Scienze del libro e del documento (cod. 9077)

Conoscenze e abilità da conseguire

Il corso fornisce allo studente una serie di conoscenze e di abilità che gli consentiranno di comprendere le modalità di formazione e di trasmissione del patrimonio storico-culturale, monumentale e documentario medievale in Italia, in Europa e nel bacino del Mediterraneo. Al termine del corso lo studente è in grado di conoscere, comprendere ed inquadrare in modo puntuale, nella loro complessità, i processi politico-istituzionali e le interazioni socio-culturali che caratterizzarono letà medievale e favorirono il costituirsi di una peculiare identità culturale e memoria storica; di applicare tali conoscenze allanalisi di uno specifico contesto urbano e archivistico-librario e allindividuazione della memoria culturale di unistituzione; di comunicare i risultati di unindagine bibliografica o di una lettura critica delle fonti narrative e documentarie; di estendere autonomamente lindagine a situazioni nuove, utilizzando gli strumenti metodologici acquisiti nellambito del corso.

Contenuti

Titolo del corso: Gesta municipalia. Archivi, amministrazione e memoria cittadina in Italia tra la tarda antichità e l'alto medioevo.

 

Nell’amministrazione della città in età tardoantica ogni transazione che comportava il passaggio di proprietà di un bene immobile veniva registrata e conservata negli archivi municipali. La procedura che preludeva alla registrazione era svolta nel corso di una riunione della curia cittadina, che era l’organo deputato alla conservazione degli atti. In riferimento all’Italia, abbiamo attestazione di questa prassi in documenti della seconda metà del V e, soprattutto, del VI secolo, raccolti nei cosiddetti ‘Papiri ravennati’. Sulla base della lettura di alcuni di questi papiri, il corso mira a ricostruire l’amministrazione della città tardoantica e i caratteri della sua memoria sociale, nonché seguire le profonde metamorfosi verificatesi in questi ambiti nel corso dei secoli VII e VIII.

Testi/Bibliografia

—Letture obbligatorie:

 

— A. H. M. Jones, Il tardo impero romano (284-602 d. C.), vol. II, trad. it. Milano 1974, pp. 929-1018.

— J.-O. Tjäder, "Alcune osservazioni sulla prassi documentaria a Ravenna nel VI secolo", in G. G. Archi (a cura), Il mondo del diritto nell'epoca giustinianea. Caratteri e problematiche, Ravenna 1985, pp. 23-42.

— N. Everett, “Scribes and Charters in Lombard Italy”, Studi medievali 41/1 (2000), pp. 39-83.

— F. Santoni, “I papiri di Ravenna: gesta municipalia e procedure di insinuazione”, in J.-M. Martin, A. Peters-Custot, V. Prigent, L’héritage byzantin en Italie (VIIe-XIIe siècle), I, La fabrique documentaire (Collection de l’École Française de Rome, 449), Rome 2011, pp. 9-32.

— W. C. Brown, “On the Gesta municipalia and the Public Validation of Documents in Frankish Europe”, Speculum 87/2 (2012), pp. 345-375.

— S. Cosentino, “Istituzioni curiali e amministrazione della città nell’Italia ostrogota e bizantina”, Antiquité Tardive 26 (2028), pp. 241-254.

 

N. B. Agli studenti non frequentati è richiesta la lettura aggiuntiva di:

— L. Loschiavo, L'età del passaggio. All'alba del diritto comune europeo (secoli III-VII), Torino 2016.

 

Metodi didattici

Il corso è organizzato in modalità seminariale; durante il suo svolgimento, il docente tradurrà e commenterà alcuni documenti (soprattutto in latino). La sua frequenza è, pertanto, caldamente consigliata.

 

P.S. Gli studenti stranieri che intendono seguire il corso devono avere una conoscenza dell'italiano di livello minimo B 2.

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

Il superamento dell’esame richiede la redazione di un elaborato scritto, riguardante il tema trattato nella parte monografica del corso, e la sua discussione con il docente.

— elaborato scritto: consiste nella redazione di un testo (12-15 pagine, bibliografia esclusa: layout di pagina: margini laterali 2 cm; margini in alto e in basso: 2,5 cm; corpo carattere 12; interlinea 2) da consegnare al docente una settimana prima della data stabilita per la prova orale. Esso mira a verificare nozioni, concetti e strumenti euristici appresi dallo studente durante il corso e la sua capacità di organizzare un'analisi scritta su un tema storiografico.

— prova orale: consiste nella discussione dei contenuti dell'elaborato e nell’ accertamento delle nozioni generali impartite nel corso.

Il voto finale della prova di superamento dell’esame è determinato dai seguenti punteggi: 20/30 per l'elaborato scritto; 10/30 per la sua discussione e le nozioni di carattere generale.

Non saranno usate differenti modalità di superamento dell'esame per 'studenti frequentanti' e 'studenti non frequentanti'.

 

Strumenti a supporto della didattica

— Traduzioni di fonti

— Distribuzione di fotocopie

— Presentazioni power-point.

— Visita all'archivio arcivescovile di Ravenna

— Non saranno inserite risorse su 'Virtuale'.

 

 

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Salvatore Cosentino

SDGs

Istruzione di qualità Ridurre le disuguaglianze

L'insegnamento contribuisce al perseguimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030 dell'ONU.