73471 - STORIA DEL DISEGNO INDUSTRIALE T-II

Anno Accademico 2019/2020

  • Docente: Silvia Berselli
  • Crediti formativi: 6
  • SSD: ICAR/18
  • Lingua di insegnamento: Italiano
  • Moduli: Silvia Berselli (Modulo 1) Maria Beatrice Bettazzi (Modulo 2)
  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza (Modulo 1) Convenzionale - Lezioni in presenza (Modulo 2)
  • Campus: Bologna
  • Corso: Laurea in Design del prodotto industriale (cod. 8182)

Conoscenze e abilità da conseguire

Al termine del corso lo studente conosce la Storia della cultura progettuale alla scala dell’oggetto e, in chiave storica e critica, le principali tematiche della cultura progettuale legata alla produzione di oggetti, in un arco cronologico che dalla metà del secolo scorso si spinge fino all’oggi, con particolare attenzione alle relazioni con la storia delle tecniche connesse al progetto, con la storia dell’architettura contemporanea e i suoi linguaggi, con la storia dell’arte.

Contenuti

Nuove tecniche e nuovi linguaggi tra fine Ottocento e inizio Novecento

Introduzione al corso e concetti base. Crystal Palace: design delle macchine, dei componenti, degli oggetti esposti

Arts and Crafts. Henry Cole. William Morris. Hermann Muthesius. Charles Rennie Mackintosh

Art Nouveau in Belgio e Francia: Victor Horta, Henry van de Velde, Hector Guimard

La Secession e la Wiener Werkstaette (Otto Wagner, Olbrich, Hoffmann)

Il progetto dell’oggetto quotidiano nella rivoluzione industriale. Il design anonimo. Wedgwood e Thonet

La Germania del Deutscher Werkbund (Behrens, AEG, 1909) e l’Esposizione di Colonia (1914)

L’America di Frank Ll. Wright e dello Streamline

 

Le diverse anime del razionalismo europeo

Gropius e la Bauhaus

Le Corbusier

Il manifesto dell’abitare moderno: Mies Van der Rohe, il quartiere Weissenhof (1927) e la cucina di Francoforte

L’altra cultura della modernità: Loos, Mallet-Stevens e Chareau

Design al femminile: Eileen Gray e Charlotte Perriand

Alvar Aalto e Artek

 

Design in Italia: nuovi riti e nuovi miti

La cultura italiana durante il fascismo: Ponti, Lancia, Portaluppi. Gio Ponti dalla ceramica alla Superleggera

L’utopia Olivetti e gli esordi del design italiano. La casa elettrica alla IV Triennale

Il “compasso d’oro” ed il successo del design italiano. Le triennali del dopoguerra. Riflessi sul design del boom economico. Le tante opzioni possibili del gusto

La nuova museografia italiana: Albini, BBPR, Scarpa

La casa Made in Italy: Azucena, Poggi, Arflex e il fenomeno Dino Gavina

I Castiglioni, Joe Colombo, Zanuso, Sapper e i nuovi elettrodomestici. Nuovi materiali e plastiche

La contestazione del 1968. Sottsass, Mendini, Gruppo Alchimia e Memphis

Design per l’infanzia e per il gioco. Bruno Munari

 

Il secondo dopoguerra

Design in tempo di guerra. Nuovi materiali e nuove forme

La “casa modello” e gli appartament-type per la Ricostruzione (Perret a Le Havre). Le case rapide per l’emergenza. Jean Prouvé

Il secondo dopoguerra: il rinnovamento e la complessità delle forme degli anni ’50; Eames, Saarinen, etc.

Utopie e neoavanguardie: Archigram, Metabolism e la cultura degli anni ’60

Anni ’70 ed ’80, il postmodern (il caso Alessi), le case alle Triennali, la mostra al MOMA, il progetto domestico

 

Panorama contemporaneo

Design orientale. Il caso giapponese

Casi specifici: Design e restauro

La contemporaneità e le tendenze in atto: decostruttivismo, minimalismo, etc. Contaminazioni fra spazio e oggetto. Nuovi volti femminili

Renzo Piano e il progetto per componenti assemblate. Luce naturale e luce artificiale

Testi/Bibliografia

Lo studente utilizzerà, come base, uno dei seguenti manuali:

  • Gabriella D’Amato, Storia del design, Milano, Bruno Mondadori, 2005
  • Renato De Fusco, Storia del design, Laterza, Roma-Bari 2002

    Si consigliano, per ulteriori approfondimenti, i testi:

  • Matteo Vercelloni, Breve storia del design italiano, Carocci, Roma, 2008
  • Maurizio Vitta, Il progetto della bellezza. Il design fra arte e tecnica dal 1851 a oggi, Einaudi, Torino 2011 (I ed. 2001)

Metodi didattici

Didattica frontale, seminari.

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

Esame orale

L'esame consiste in un colloquio relativo alla totalità dei temi trattati nelle lezioni e ai contenuti della bibliografia di riferimento. In sede d’esame, allo studente viene richiesto di saper descrivere oggetti di design, movimenti e figure, istituire collegamenti tematici, disegnare uno schizzo esplicativo (pianta, prospetto, sezione, dettagli, ecc…) delle principali opere presentate a lezione e di saper riconoscere e analizzare alcune immagini tra quelle proiettate in classe.

Strumenti a supporto della didattica

Agli studenti saranno forniti i materiali iconografici proiettati a lezione in formato pdf.

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Silvia Berselli

Consulta il sito web di Maria Beatrice Bettazzi

SDGs

Istruzione di qualità Parità di genere Imprese innovazione e infrastrutture Città e comunità sostenibili

L'insegnamento contribuisce al perseguimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030 dell'ONU.