73377 - FILOSOFIA DEL PAESAGGIO E DELL'AMBIENTE

Anno Accademico 2018/2019

  • Docente: Eleonora Caramelli
  • Crediti formativi: 12
  • SSD: M-FIL/04
  • Lingua di insegnamento: Italiano
  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
  • Campus: Bologna
  • Corso: Laurea in Filosofia (cod. 9216)

Conoscenze e abilità da conseguire

Al termine del corso lo studente: - è in grado di considerare in termini autoriflessivi le proprie conoscenze riguardo a diversi ambiti disciplinari sotto il profilo di una teoria della natura e del paesaggio; - sviluppa argomentazioni di filosofia della cultura, con particolare riguardo all'interdisciplinarità delle diverse forme dei saperi che caratterizzano il pensiero della contemporaneità.

Contenuti

Il corso si occupa del rapporto tra lo statuto della natura in quanto paesaggio, quindi come configurazione culturalmente determinata, l’arte e la nascita dell’estetica.

La prima parte si concentra sulla trasformazione dell’idea di natura, in relazione all’arte e alla storicità, tra la fine del Settecento e l’Ottocento. Sulla scorta della tesi storiografica di Joachim Ritter, ci concentreremo su alcuni passaggi della produzione filosofica di Friedrich Schiller per illustrare l’affermazione della natura in quanto esperienza estetica, nonché sulla rappresentazione pittorica della natura propria della concezione romantica. Dopodiché ci soffermeremo, commentando una selezione di passaggi, sul rapporto tra arte e natura nell’estetica di Hegel, ove, sia pure in maniera problematica, si riafferma il primato dell’arte sulla natura. All'aspetto filosofico assoceremo l'analisi di esempi tratti dalla poetica e dalla pittura dell'epoca (in particolare dalla poesia di Clemens Brentano e dalla pittura di Kaspar David Friedrich).

La seconda parte del corso presenterà alcuni dei punti di vista più recenti relativi al problema della natura in quanto esperienza esteticamente non meno che culturalmente caratterizzata. Oltre che le principali prospettive di ricerca teoriche contemporanee, che mettono al centro il rapporto tra uomo e natura sia in termini estetici che cognitivi, antropologici e morali, si illustreranno anche prospettive regionali, quali il tema del paesaggio nella letteratura, nell’arte figurativa e nel cinema, nonché la riflessione critica sulla legislazione relativa ai beni paesaggistici.

Fino all'inizio del corso, la bibliografia può subire lievi modifiche/integrazioni.

Si ricorda che la sede e gli orari  delle lezioni (terzo e quarto periodo, secondo semestre) sono i seguenti: in Aula A, via Centotrecento mercoledì 13-15:00, giovedì e venerdì 9-11:00. 

 

Testi/Bibliografia

C. Brentano, Diversi sentimenti davanti a una marina di Friedrich; C.G. Carus, Friedrich, il pittore di paesaggi e Sulla pittura di paesaggio. Seconda lettera; H. von Kleist, Sentimenti davanti a una marina di Friedrich, in La natura e il sacro. Teoria romantiche della pittura, a cura di P. D’Angelo, Guerini, Milano 2001, pp. 133-142 e pp. 157-170.

G.W. F. Hegel, Estetica, ed. it. a cura di N. Merker, con introduzione di S. Givone, Einaudi, Torino 1997 (e successive edizioni), pp. 3-95 e pp. 889-933.

F. Schiller, La passeggiata. Natura, poesia e storia, a cura di G. Pinna, Carocci, Roma 2005.

- Id., Sulla poesia ingenua e sentimentale, a cura di E. Franzini, trad. it. di W. Scotti, SE, Milano 2017.

G. Simmel, Saggi sul paesaggio, a cura di M. Sassatelli, Armando Editore, Roma 2006, pp. 53-112.

P. D’Angelo, Filosofia del paesaggio, Quodlibet, Macerata 2010.

J. Ritter, Paesaggio, la funzione dell’estetico nella società moderna, in Id., Soggettività, a cura di T. Griffero, Marietti, Genova 1962, pp. 105-142.

 

Alla lettura dei testi precedenti lo studente deve associare la scelta di un testo di studio nel gruppo a) e uno nel gruppo b).

a) Un testo a scelta tra:

S. Amorosino, Introduzione al diritto del paesaggio, Laterza, Roma-Bari 2010. 

R. Bodei, Paesaggi sublimi. Gli uomini davanti alla natura selvaggia, Bompiani, Milano 2008.

F. Cuniberto, Paesaggi del regno. Dai luoghi francescani al luogo assoluto, Neri Pozza, Vicenza 2017.

M. Jakob, Paesaggio e letteratura, Olschki, Firenze 2005.

R. Milani, L’arte del paesaggio, Il Mulino, Bologna 2000.

S. Pollo, La morale della natura, Laterza, Roma-Bari 2008.

M. Venturi Ferriolo, Etiche del paesaggio. Il paesaggio del mondo umano, Editori Riuniti, Roma 2002.

 

b) Un testo a scelta tra:

R. Assunto, Il paesaggio e l’estetica, Giannini, Napoli 1973, 2 voll., vol. I: pp. 1-50; 147-200; vol. II: pp. 1-47; 99-128; 187-260.

A. Berleant, A. Carlson (a cura di), The Aesthetics of  Natural Environment, Broadview Press, Peterborough 2004, pp. 7-107; 140-169; 269-282.

E. Gombrich, Arte e illusione [1959], trad. it. di R. Federici, Torino, Einaudi 2002, pp. 17-96, pp.188-221, pp. 264-296 e Id., La teoria dell’arte nel Rinascimento e l’origine del paesaggio, in Norma e forma. Studi sull’arte del rinascimento, trad. it. di V. Borea, Einaudi, Torino 1973, pp. 156-177.

François Jullien, Vivere di paesaggio o l’impensato della ragione [2014], tr. it. di C. Tartarini, a cura di F. Marsciani, Milano-Udine, Mimesis, 2017.

 

 

Il programma per i non frequentanti prevede, in aggiunta, lo studio del seguente testo:

J. Ritter, Estetica e modernità, trad. it. di T. Griffero e M. Latini, Marinotti, Milano 2013.

Metodi didattici

Oltre alla lettura e al commento dei testi in programma (ivi compresa la presentazione delle tesi di tutti quelli a scelta), le lezioni prevedono la lettura e il commento di testi letterari nonché la proiezione e il commento di immagini e di materiale audio-visivo.

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

La prova d'esame si svolge nella forma del colloquio orale, in cui si dovrà accertare il conseguimento di alcuni obiettivi didattici fondamentali: conoscenza dei testi d'esame e capacità di contestualizzazione di autori e opere; comprensione dei concetti centrali e capacità di offrirne un'adeguata interpretazione; chiarezza espositiva e precisione terminologica; capacità di stabilire collegamenti sia storici che concettuali tra i diversi autori e problematiche presenti in programma.

Gli studenti che lo desiderano possono integrare la prova orale con la redazione di una tesina (lunghezza: tra i 12000 e i 25000 caratteri – spazi inclusi), vertente su temi e testi da concordarsi con la docente (tra quelli obbligatori, quelli a scelta e un eventuale testo aggiuntivo su sollecitazione dello studente) e da consegnarsi almeno una settimana prima rispetto alla data dell’appello prescelto. Nel caso lo studente opti per la combinazione tra prova orale e prova scritta (la redazione della tesina è facoltativa), la valutazione di quest’ultima costituirà il 33% della valutazione finale. Una delle tre domande previste nella verifica orale dell’apprendimento consisterà pertanto nel commento dell’elaborato scritto.

Nel corso del colloquio verrà accertato se le conoscenze e competenze presentate dallo studente sono più o meno complete, esaurienti e corrette. In conseguenza di ciò, la valutazione varierà da eccellente (30 e L) a ottimo (30) a buono (27-29) a discreto (24-26) a poco più che sufficiente (21-23) fino ad appena sufficiente (18-21) o insufficiente (<18).

Strumenti a supporto della didattica

Proiezione di immagini e materiale audio-visivo. Lettura e commento dei testi in programma.

 

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Eleonora Caramelli