72438 - STORIA SOCIALE DEL MONDO BIZANTINO (1) (LM)

Anno Accademico 2018/2019

  • Docente: Salvatore Cosentino
  • Crediti formativi: 6
  • SSD: L-FIL-LET/07
  • Lingua di insegnamento: Italiano

Conoscenze e abilità da conseguire

Al termine del corso lo studente conosce la mentalità e i valori della società bizantina, l'evoluzione della sua struttura sociale, nonché i caratteri della sua economia (il territorio, la moneta, i fattori della produzione, della distribuzione e del consumo). È in grado di collocare criticamente le nozioni acquisite nel contesto della storia socio-economica del Mediterraneo tardoantico e medievale. Sa leggere la letteratura specialistica in almeno una lingua straniera.

Contenuti

Il corso sarà articolato in due parti:

A) parte generale dedicata ad una introduzione storica al mondo bizantino (8 ore).

B) parte monografica dedicata al tema: Santità, potere e economia: la nascita del monastero di S. Giovanni Teologo a Patmos (1079-1092) (22 ore).

Parte A): generale.

Questa parte del corso consta di una breve introduzione agli aspetti salienti del mondo bizantino. Essendo concepita come unità propedeutica ai contenuti della parte monografica, essa si soffermerà particolarmente su temi concernenti l’ideologica politica, il monachesimo, i valori sociali, l’economia.

Parte B): monografica.

Il monastero dedicato a S. Giovanni Theològos (= Evangelista) sull’isola di Patmos è uno dei cenobi più rinomati del mondo ortodosso, il cui complesso, in parte risalente alla fine dell’XI secolo, è stato inserito nel 1999 tra i monumenti tutelati dall’UNESCO. La sua fondazione si deve all’opera di Cristòdulo (prima metà dell’XI sec. - † 1092), una delle figure più carismatiche e controverse del monachesimo bizantino. Egli abbracciò la vita consacrata sul Monte Olympus in Bitinia; quindi, fu prima hegoumenos del monastero della Theotòkos di Stylos sul Monte Latros (Caria), poi si spostò a Strobylos, sul litorale anatolico, e, in seguito, per sfuggire alla minaccia dei Turchi selgiuchidi in Asia Minore, si trasferì sull’isola di Kos. Qui istituì il monastero della Panagia tōn Kastrianōn, per poi trasferirsi, dopo circa una decina d’anni, a Patmos, ove come si è detto fondò il celebre monastero dedicato a S. Giovanni. La fondazione della comunità coa fu resa possibile grazie all’appoggio di un aristocratico isolano, poi fattosi monaco, di nome Arsenios Skenourios e ad un privilegio dell’imperatore Niceforo III Botaniates (1078-1081); quella patmiaca grazie alle donazioni dell’imperatore Alessio I Comneno (1081-1118). I documenti di donazione – in tutto 9 atti, di diverso tipo – fortunatamente ci sono pervenuti e gettano luce sulle dotazioni patrimoniali dei due monasteri e sulle circostanze storiche della loro costituzione. Il contenuto e la retorica dei privilegi imperiali possono essere utilmente messi a confronto con tre scritti provenienti dalla penna dello stesso Cristodulo: 1) la regola da lui istituita per Patmos (Hypotyposis, 1091); il suo testamento (1093); il cosiddetto Kodikellos (cioè, un’aggiunta al testamento, 1093).

Una silloge del menzionato materiale documentario sarà letta, tradotta e commentata dal docente durante il corso, al fine di approfondire e discutere i seguenti aspetti:

- la personalità e psicologia di Cristodulo;

- sua concezione della vita monastica;

- i suoi rapporti con il potere imperiale e le aristocrazie regionali;

- le relazioni, non sempre facili, con le popolazioni locali;

- l’architettura e spazio di vita monastico (le strutture dei due monasteri in questione sono ancora esistenti);

- l’organizzazione economica dei monasteri e il suo rapporto con l’insediamento.

N. B. Per gli studenti che vogliano approfondire aspetti legati alla documentazione non letteraria del mondo bizantino, il corso è collegato al Laboratorio di epigrafia e sigillografia bizantina (40 h.), che si svolgerà tra il 13 e il 18 maggio 2019.

 

Testi/Bibliografia

Parte A): generale.

Si richiede la lettura obbligatoria dei seguenti testi:

- Voce «Bizantino impero», a cura di A. Carile, in Grande Dizionario Enciclopedico UTET, III, Torino 1985, pp. 394-405.

- C. Mango, La civiltà bizantina, trad. it. Roma – Bari 1998 (o edizioni precedenti).

Parte B): monografica.

Si richiede la lettura obbligatoria dei seguenti testi:

- R. M. Parinello, Il monachesimo bizantino, Roma 2012.

- C. Mango, «Il santo», in A. Cavallo (a cura), L’uomo bizantino, trad. it. Roma-Bari pp. 385-422.

- P. Karlin-Hayter, «Christoldoulos: Rule, Testament and Codicil of Christodoulos for the Monastery of St. John the Theologian on Patmos», in J. Thomas, A. Constantinides Hero (eds.), with the Assistence of G. Constable, Byzantine Monastic Foundation Documents. A Complete Translation of the Surviving Founders’Typika and Testaments, vol. 2, Washington D.C. 2000, pp. 564-578.

- Ch. Bouras, «Architecture», in A. D. Kominis (ed.), Patmos: Treasures of the Monastery, Athens 1988, pp. 25-56.

I documenti saranno distribuiti dal docente a lezione in forma di fotocopie. Essi sono tratti dalle seguenti opere:

- Privilegi imperiali e documenti pubblici: Byzantina engrapha tēs Monēs Patmou, 1, Autokratorika, ep. E. Branouse, Athēnai 1980, nn. 4-7, 46-49; 2, Dēmosiōn leitourgōn, ep. M. Nystazopoulou-Pelekidou, Athēnai 1980, nn. 51-54.

- Scritti di Cristodoulo: F. Miklosisch, F. Müller, Acta et diplomata graeca medii aevi sacra et profana, 6, Wien 1890, pp. 50-90.

Per i non frequentanti si richiede la lettura, a scelta, di una delle seguenti opere:

- R. Morris, Monks and Laymen in Byzantium, 843-1118, Cambridge 1995.

- K. Smyrlis, La fortune des grands monastères byzantins (fin du Xe – milieu du XIVe siècle), Paris 2006 (Travaux et Mémoires du Centre de Recherche d’Histoire et Civilisation de Byzance, Monographies 21).

 

Metodi didattici

Lezioni frontali.

La frequenza al corso è caldamente consigliata a motivo della lettura dei documenti patmiaci, che non risulta semplice se non si posseggono competenze specifiche.

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

Il superamento dell’esame richiede una prova scritta e una prova orale.

- prova scritta: consiste nella redazione di un elaborato (12-15 pagine, bibliografia esclusa: layout di pagina: margini laterali 2 cm; margini in alto e in basso: 2,5 cm; corpo carattere 12; interlinea 2) da consegnare al docente come allegato di posta elettronica una settimana prima della data della prova orale. La prova scritta mira a verificare le competenze e le nozioni apprese relative alla parte B (monografica) del corso.

- prova orale: essa consiste nell’accertamento delle nozioni relative alla parte A del corso (generale) e ad una discussione dei contenuti dell’elaborato scritto relativo alla parte B del corso (monografica).

Il voto finale della prova di superamento dell’esame è determinato dai seguenti punteggi: 10/30 per la parte A) generale del corso; 20/30 per la parte B) monografica del corso.

Strumenti a supporto della didattica

- Traduzione e di fonti scritte.

- Distribuzione di fotocopie.

- Presentazioni power-point.

 

 

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Salvatore Cosentino