- Docente: Marina Lalatta Costerbosa
- Crediti formativi: 6
- SSD: IUS/20
- Lingua di insegnamento: Italiano
- Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
- Campus: Bologna
- Corso: Laurea Magistrale in Scienze filosofiche (cod. 8773)
Conoscenze e abilità da conseguire
Il corso si propone di fornire un quadro storico delle principali correnti del pensiero filosofico-giuridico e di approfondire alcuni temi del dibattito contemporaneo, quali il rapporto tra diritto e morale, il multiculturalismo, il problema della regolamentazione giuridica delle questioni bioetiche, in modo da permettere un'acquisizione da parte dello studente di consapevolezza e capacità di analisi critica.
Contenuti
IL DIRITTO DI AVERE DIRITTI. ETICA, DIRITTO E POLITICA IN HANNAH ARENDT
Il titolo di questo corso nasce dalla famosa espressione consegnata da Hannah Arendt alla sua opera Le origini del totalitarismo: “il diritto di avere diritti”. Questa affermazione rappresenta in una sintesi efficace la filosofia pratica di Arendt.
Il corso si concentra sul pensiero filosofico arendtiano muovendo dalla sua idea complessa e ambivalente dei diritti umani. Esso ha come obiettivo di fondo quello di porre in luce l’origine storica, il valore normativo e il significato teorico di questa teoria critica dei diritti (prime due settimane del primo modulo).
La prima parte del corso intende indagare la costruzione storica e politico-costruttiva di tale prospettiva fondativa di un ideale radicalmente democratico di giustizia sullo sfondo dei regimi totalitari e della loro definizione concettuale; la quale segna il primato dell’analisi di Hannah Arendt, pioniera e profonda interprete della dimensione anche esistenziale di questa famigerata espressione del potere.
ORARIO E AULA DELLE LEZIONI
I semestre
I periodo
lunedì, martedì, mercoledì
11- 13, a. A (C.trecento)
data d’inizio: 24 settembre 2018
Testi/Bibliografia
Hannah Arendt, Le origini del totalitarismo, Einaudi, Torino, 2009 (prefazione, prefazione alla prima edizione, capp. IX-XIII).
Hannah Arendt, La banalità del male. Eichmann a Gerusalemme, Feltrinelli, Milano, 2013 (o altra edizione integrale).
Alberto Burgio, Marina Lalatta, Orgoglio e genocidio. L'etica dello sterminio nella Germania nazista, DeriveApprodi, Roma, 2016 (capp. 1-3).
Si segnala che il programma è il medesimo sia per frequentanti che per non frequentanti.
Metodi didattici
Lezioni frontali, discussione delle tematiche più cruciali in aula e incontri di approfondimento a carattere interdisciplinare con studiosi esterni specialisti della materia.
Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento
Esame orale finale con domande attinenti ai testi d'esame. L'esame si svolge di norma presso lo studio della docente: 5.01 sede di Via Zamboni 38. L'esame non può essere sostenuto fuori dagli appelli d'esame stabiliti (di solito uno al mese).
La valutazione terrà conto delle nozioni fondamentali, del livello di approfondimento e della capacità critica.
Sulla base di questi tre parametri principali si formalizzerà in una valutazione espressa in trentesimi che potrà variare secondo l'intera gamma di voti disponibili.
Voti:
18-21 livello sufficiente
22-25 livello medio
26-28 livello buono-molto buono
29-30 livello ottimo.
Strumenti a supporto della didattica
http://www.sifd.eu/
Link ad altre eventuali informazioni
Orario di ricevimento
Consulta il sito web di Marina Lalatta Costerbosa