27306 - FILOSOFIE DELL'INDIA E DELL'ASIA ORIENTALE (1)

Anno Accademico 2020/2021

  • Docente: Saverio Marchignoli
  • Crediti formativi: 6
  • SSD: L-OR/17
  • Lingua di insegnamento: Italiano
  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
  • Campus: Bologna
  • Corso: Laurea in Antropologia, religioni, civiltà orientali (cod. 8493)

    Valido anche per Laurea in Filosofia (cod. 9216)

Conoscenze e abilità da conseguire

Alla fine del corso lo studente possiede una conoscenza di base del pensiero filosofico dell'Asia meridionale e orientale, anche attraverso la lettura diretta di testi. È capace di esporre efficacemente, in forma orale e scritta e con la terminologia appropriata, i contenuti appresi, contestualizzandoli storicamente anche in riferimento alla relativa bibliografia.

Contenuti

Introduzione :
1.  La comparazione filosofica e gli incontri filosofici tra Europa e India: storia dell'orientalismo, metodi e aporie.   2.  Un percorso etico tra culture (lettura commentata di testi fondamentali per la conoscenza delle dottrine etiche in Asia meridionale e orientale).

Parte prima:  Temi logico-epistemologici e metafisici affrontati dalle principali scuole filosofiche indiane del periodo classico e postclassico.   

Parte seconda:  Che cos'è lo yoga? La natura della coscienza e le tecniche meditative. Descrizioni filosofiche dell'esperienza estetica. La natura dell'esperienza devozionale nella "bhakti".

Testi/Bibliografia

Testi d'esame:  

- Sferra, F. (a cura di), Filosofie dell'India, Roma. Carocci, 2018 (ai fini dell'esame sono richiesti solo i capitoli 1, 9 e 10).
- Bori, P.C. / Marchignoli, S., Per un percorso etico tra culture, Roma 2004 (ai fini dell'esame è essenziale la lettura dei testi cinesi e indiani).     
- Marchignoli, S.,  L'India filosofica: un percorso tra temi e problemi del pensiero indiano, Bologna 2005 (dispensa: una copia è sempre disponibile presso la biblioteca Giorgio R. Franci di via Zamboni 33; il testo può essere acquistato, anche come libro elettronico, tramite il servizio dispense universitarie di Bonomo editore).
- Torella, R.,  Il pensiero dell'India. Un'introduzione, Roma 2008 (ai fini dell'esame sono richiesti solo i capitoli 8, 9 e 10).

Lettura consigliata:

-Franci, G.R., Yoga , Bologna 2008.


Metodi didattici

Lezioni frontali; lettura commentata di testi

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

Esame scritto e orale.   
La prova scritta precede quella orale. 
La prova orale consiste nella discussione di un brevissimo elaborato portato dallo studente (vedi sotto la lista dei temi per l'elaborato) e in breve colloquio a partire dalla correzione delle risposte alle domande aperte della prova scritta.

La prova scritta consta di 2 parti:

Prima parte) prova di riconoscimento testi:  lo studente dovrà riconoscere almeno 7 su 10 brani tratti dai testi indiani e cinesi antologizzati in A) Per un percorso etico tra culture, B)  L'India filosofica e C) nei capitoli  9 e 10 di Sferra, F. (a cura di), Filosofie dell'India;

in particolare (attenzione: le parole indiane sono scritte senza gli usuali diacritici):

A) da Per un percorso etico tra culture: Il Grande Studio, Mencio, Daodejing, Bhagavadgita, Katha-upanisad, Discorso della messa in moto della ruota della legge, Brani dal Dhammapada: XII e XV, Sutra del cuore, “Editto” XII di Asoka.

B) da L'India filosofica: Nagarjuna: la dottrina delle due verità; Nagarjuna: critica dei mezzi di conoscenza; I Vaisesikasutra sulla cognizione dell'irrealtà; La relazione tra purusa e prakrti nel Samkhya; 

C) da Sferra, F. (a cura di), Filosofie dell'India: Bhagavadgitabhasya di Sankara ad 18.66; Yuktidipika ad Samkhyakarika 2ab.

 

N.B.: Se lo studente non supera la prova di riconoscimento testi (il risultato è immediato) non potrà proseguire l'esame

Seconda parte) Risposta a tre domande aperte. 

 

Infine lo studente dovrà  consegnare al docente, in sede d'esame (non prima), un brevissimo elaborato scritto  (max. 5 mila caratteri, ossia due pagine circa) su un tema scelto tra quelli presenti nella lista pubblicata in calce a questa sezione. 

La prova orale consiste nella discussione di questo brevissimo elaborato. L'elaborato non sarà considerato ammissibile se non avrà le seguenti caratteristiche formali: 1) citazioni sempre accompagnate dal riferimento bibliografico della fonte; 2) breve bibliografia finale redatta scegliendo e applicando uniformemente uno dei modelli di bibliografia accettati nelle pubblicazioni scientifiche. 

La valutazione tiene conto, oltre che della solidità della preparazione, delle capacità di analisi e di sintesi, della chiarezza espositiva e della capacità di utilizzare una terminologia appropriata, sia allo scritto sia all'orale. 

In particolare:

  • il conseguimento di una visione complessiva e sintetica dei temi trattati nel corso, congiunta alla capacità di una loro analisi critica e all'uso di un linguaggio preciso e appropriato saranno valutati con i voti più alti;
  • una conoscenza buona/accettabile ma non approfondita della materia, capacità di sintesi e analisi limitate, l'uso di un linguaggio accettabile ma non sempre preciso, varranno allo studente voti dalla mera sufficienza al discreto;
  • La scarsa conoscenza degli argomenti del corso, la mancanza di preparazione nell'eleborare analisi e sintesi, l'uso di una terminologia imprecisa e la mancanza di familiarità con la bibliografia del corso, porteranno al mancato superamento dell'esame.

Questo corso da 6 CFU può essere scelto nell'ambito del Corso Integrato da 12 CFU “RELIGIONI E FILOSOFIE DELL'ASIA ORIENTALE (C.I.)”. Se lo studente ha il Corso Integrato (12 CFU) nel proprio piano di studi, il voto finale risulterà dalla media aritmetica dei voti ottenuti nelle due parti (“Filosofie dell'India e dell'Asia orientale (1)” e “Religioni e filosofia dell'Asia orientale (1)“).

Lista dei temi per il breve elaborato scritto (attenzione: le parole indiane sono scritte senza gli usuali diacritici):

Asoka e il pluralismo religioso

La Bhagavadgita: caratteristiche generali

Brahmana e sramana

Caratteristiche della logica-epistemologia indiana

Confronto tra il Vedanta e il Samkhya

Dignaga: caratteristiche generali del suo pensiero

Filosofie del linguaggio in India

I tre “yoga” della Bhagavadgita

Il “bhaktiyoga” nella Bhagavadgita

Il Discorso della messa in moto della ruota del dhamma

Il karmayoga nella Bhagavadgita

Il Nyaya-Vaisesika

Il problema dell'esistenza degli interi nel Nyaya-Vaisesika

Il processo inferenziale secondo il Nyaya

Il rapporto tra purusa e prakrti nel Samkhya

Il Samkhya in Martinetti

Il sistema Samkhya: caratteristiche generali

Il tetralemma nel pensiero buddhista

Il Vaisesika: caratteristiche generali

Il Vedanta: caratteristiche generali

Il tema dell'”anatta” nel buddhismo

La “bhakti” nel pensiero indiano

Ruolo dei traduttori nella diffusione del buddhismo in Cina

La dottrina della preesistenza dell'effetto nella causa

La dottrina della vacuità in Nagarjuna

La figura del bodhisattva

La filosofia del linguaggio di Bhartrhari

La liberazione nel Samkhya

La “maya” in Sankara

La natura della coscienza yogica secondo Hegel

La Purvamimamsa: caratteristiche generali

La Purvamimamsa e la difesa filosofica della parola vedica

La scuola della Pratyabhijna

La vacuità in Nagarjuna

L'”adrsta”

L'atman-brahman nelle Upanisad 

Le 4 nobili verità nel canone pali e in Nagarjuna

Le due verità in Nagarjuna

L'estetica di Abhinavagupta

Lineamenti di storia del buddhismo in India

Lineamenti di storia del jainismo

Linee evolutive della logica in India

Lo schema inferenziale nel Nyaya

Lo yoga di Patanjali: caratteristiche generali

Logica-epistemologia di Dignaga

Nagarjuna: caratteristiche generali del suo pensiero

Sankara: caratteristiche generali del suo pensiero

Sankara e il Samkhya

Scuole buddhiste

Storia della logica indiana vista dagli europei

Teoria della disputa e medicina

Teorie della coscienza nel pensiero indiano

Il materialismo indiano

 

 

 

Orario di ricevimento

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