23899 - DIRITTO DEI BENI CULTURALI

Anno Accademico 2021/2022

  • Docente: Franco Pellizzer
  • Crediti formativi: 6
  • SSD: IUS/10
  • Lingua di insegnamento: Italiano
  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
  • Campus: Ravenna
  • Corso: Laurea Magistrale in Beni archeologici, artistici e del paesaggio: storia, tutela e valorizzazione (cod. 9218)

    Valido anche per Laurea Magistrale in Scienze del libro e del documento (cod. 9077)

Conoscenze e abilità da conseguire

Al termine del corso lo studente acquisisce la conoscenza della legislazione statale in materia di tutela e di valorizzazione dei beni culturali, con particolare riguardo all'organizzazione del Ministero per i beni e le attività culturali e alle disposizioni contenute nel Codice dei beni culturali e del paesaggio (d.lgs. 22 gennaio 2004, n. 42).

Contenuti

Le lezioni introducono in primo luogo alla conoscenza del sistema amministrativo italiano - - con particolare riferimento al settore dei beni culturali e del paesaggio - anche attraverso la disamina della sua evoluzione storica (dall’unità d’Itali ad oggi) e quindi, attraverso l’esame delle principali caratteristiche dell’organizzazione (l’amministrazione statale, regionale e locale) e dell’attività amministrativa (procedimenti e atti amministrativi). Di qui la comprensione delle riforme più significative dell’amministrazione e quindi, data l’estrema attualità, delle linee portanti della “riforma della PA” prevista dal PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) e dall’attenzione ivi riposta per la progressiva digitalizzazione del sistema.

In quest’ottica, l’attenzione verrà focalizzata in particolare sulle misure previste e adottate per:

- attuare la riforma dell’amministrazione, quale “misura orizzontale e di contesto” essenziale per il conseguimento degli obiettivi generali del PNRR;

- garantire il “Patrimonio culturale per la prossima generazione” attraverso l’implementazione della strategia digitale, la rimozione delle barriere fisiche, la rigenerazione dei piccoli siti culturali e la messa in sicurezza dei beni.

Relativamente al governo del patrimonio culturale e paesaggistico, l’attenzione è rivolta dapprima ai relativi principi costituzionali e al modello di riparto di competenze tra Stato e Regioni e quindi alle caratteristiche dell’organizzazione statale (incardinata sul Ministero della Cultura, nuova denominazione assunta dal Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo a seguito del D.L. n. 22/2021), regionale e locale nonché alle principali attività di “tutela” e “valorizzazione” muovendo dalla centralità della nozione di “bene culturale”, dei relativi caratteri e delle modalità di individuazione (sempre rapportate alla disciplina del D.Lgs. n. 42/2004)

Relativamente alle funzioni di tutela dei beni culturali, vengono delineate – in stretta relazione con le disposizioni normative e con l’analisi di casi amministrativi e/o giurisprudenziali – le attività riguardanti la circolazione interna dei beni culturali, l'esportazione e l'importazione, le ricerche e le scoperte archeologiche. Per quanto concerne le funzioni di valorizzazione del patrimonio culturale l’attenzione è rivolta, anche sulla base degli interventi normativi più recenti, alla variegata tipologia di misure assumibili ai vari livelli di governo e al coinvolgimento, diretto e indiretto, dei privati.

Sia pure in termini di mero inquadramento viene illustrata la complessa fase di transizione verso la digitalizzazione dall’amministrazione e quindi agli strumenti e modelli che realizzino i principi della cittadinanza digitale e dell’open government. Ciò facendo particolare riferimento ai riflessi sull’amministrazione dei beni culturali ed in particolare alla gestione del sistema bibliotecario, archivistico e museale.

I contenuti del corso sono costantemente inquadrati nella cornice normativa (regole giuridiche e regole tecniche) offerta dal diritto europeo e dal diritto nazionale.

Testi/Bibliografia

Al fine di acquisire una preparazione adeguata e completa sugli argomenti oggetto di programma, che tenga conto altresì della necessità di conseguire grazie al corso una solida base di conoscenze, si consiglia agli studenti la preparazione utilizzando il manuale di

C. BARBATI, M. CAMMELLI, L. CASINI, G. PIPERATA, G. SCIULLO, Diritto del patrimonio culturale, Il Mulino, Bologna, 2020.

E’ consigliata – per i contributi e saggi sulla digitalizzazione del sistema pubblico dei beni culturali - la consultazione della rivista giuridica on-line: «Aedon. Rivista di arti e diritto on line» al sito http://www.aedon.mulino.it

Sulla piattaforma “Virtuale” è messa a disposizione degli studenti la principale documentazione normativa (leggi, direttive, regolamenti, regole tecniche e strumenti di pianificazione) e bibliografica utile per l’inquadramento degli argomenti del corso e per l’approfondimento di talune tematiche trattate.

Sempre sulla piattaforma “Virtuale” sono messi a disposizione degli studenti atti, documenti e materiali bibliografici riguardanti il PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza).

In relazione all’interesse mostrato e/o rappresentato dagli studenti frequentanti per taluni argomenti del corso, potranno essere individuati approfondimenti specifici su testi consigliati dal Docente con conseguente indicazione delle parti del Manuale che potranno essere così sostituite. La stessa possibilità verrà concessa a coloro che parteciperanno alle esercitazioni su casi operativi e giurisprudenziali.

Metodi didattici

La didattica si svolgerà tramite lezioni frontali (con eventuali integrazioni e approfondimenti anche da remoto) volte a:

  • evidenziare i caratteri fondamentali del sistema amministrativo italiano (con particolare riferimento alla tutela e valorizzazione dei beni culturali) alla luce delle sue principali riforme tra cui, da ultimo, quella avviata con il PNRR;
  • evidenziare i principi e le caratteristiche delle fonti (sovranazionali e nazionali) del diritto dei beni culturali;
  • delineare gli elementi e i caratteri contrassegnanti l’interesse culturale di un bene;
  • individuare le principali funzioni – di tutela e valorizzazione - di competenza dei diversi livelli di governo;
  • illustrare la “centralità” del processo di digitalizzazione dell’amministrazione pubblica con particolare riferimento alla conoscenza, alla tutela, all’accessibilità, alla fruizione e alla valorizzazione dei beni culturali;
  • analizzare i riflessi operativi di casi concreti particolarmente caratterizzanti.

In relazione alle tematiche che saranno oggetto di approfondimento con esercitazioni/seminari, potranno essere organizzati gruppi di lavoro, con predisposizione di relazioni scritte e/o orali che, ove valutati positivamente, concorreranno alla valutazione finale; in questi casi, per i frequentanti, la verifica finale sarà limitata alle parti del corso non oggetto di trattazione nelle relazioni scritte e/o orali.

Particolare attenzione sarà rivolta al confronto e al dialogo diretto con gli studenti, che potranno, durante le lezioni, formulare proposte di approfondimento o dibattito.

Per garantire la massima informazione e coordinamento durante lo svolgimento delle lezioni, gli studenti sono invitati a verificare sempre sul sito internet del Docente eventuali avvisi e notizie sul corso, come pure ad accedere alla piattaforma “Virtuale” per la documentazione, normativa e bibliografica.

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

La prova d'esame di fine corso si svolgerà in forma orale (con eventuali pre-verifiche in forma scritta) e la valutazione sarà espressa in trentesimi.

Per i non frequentanti, il colloquio verterà sulle tematiche attinenti a quelle indicate nella sezione “Programma e contenuti”, al fine di verificare l'acquisizione da parte degli studenti delle nozioni  e dei contenuti del manuale adottato e del materiale bibliografico messo a disposizione per gli approfondimenti.

Agli studenti frequentanti sarà concessa la possibilità di esporre, in sede di esame, un argomento a loro scelta (anche qualora abbiano già sostenuto verifiche parziali). In sede di valutazione finale si potrà tenere conto, nei termini sopra descritti (sub “Metodi didattici”), delle eventuali pre-verifiche svolte nonché delle relazioni/elaborati predisposti (singolarmente o in gruppo) sugli argomenti approfonditi nell’ambito di esercitazioni e/o seminari.

La valutazione della prova verrà effettuata tenendo in considerazione:

•la conoscenza dei profili istituzionali del programma e della loro evoluzione storica, quali illustrati a lezione e/o comunque sulla base dei Manuali e degli approfondimenti bibliografici;

•la capacità di comprensione delle problematiche affrontate a lezione e/o rappresentate nei Manuali nonché di effettuare collegamenti tra le diverse parti del programma;

•la capacità di sviluppare argomentazioni critiche anche con riferimento alla documentazione normativa e amministrativa esaminata;

•l’articolazione logico-argomentativa e la qualità dell’esposizione;

•l’accuratezza dell’esposizione.

Secondo quanto previsto dai regolamenti di Ateneo e di Dipartimento, l'iscrizione all'esame finale potrà avvenire all'interno del portale informatico dell'Ateneo con i termini e le modalità ivi previste.

La valutazione finale si atterrà alle seguenti indicazioni:

- voto insufficiente: carenza delle conoscenze di base e incapacità di produrre un'interpretazione corrette dei testi e/o dei problemi

- voto sufficiente: possesso delle conoscenze di base; interpretazione prevalentemente corretta, ma condotta con imprecisione e scarsa autonomia.

- voto buono: possesso di conoscenze di livello intermedio; interpretazione pienamente corretta, ma non sempre precisa e autonoma.

- voto eccellente: possesso di conoscenze di livello elevato; interpretazione dei problemi non solo corretta ma condotta con autonomia e precisione. Ottima capacità di espressione orale

Strumenti a supporto della didattica

Per rendere più completo lo studio e l'approfondimento delle tematiche trattate, durante le lezioni, le esercitazioni e i seminari verranno indicati riferimenti normativi e materiali didattici, messi a disposizione anche su “Virtuale” (Power Point esemplificativi e di approfondimento; sentenze, dispense fornite dal docente).

Iniziative organizzate e/o indicate dal Docente (come esercitazioni, seminari e convegni,...) sono da considerarsi integrative dell'insegnamento e avranno riconoscimento in sede di esame.

Gli studenti che per ragioni dipendenti da disabilità o disturbi specifici dell’apprendimento (DSA) necessitino di strumenti compensativi potranno comunicare al Docente le loro esigenze in modo da essere indirizzati ai referenti e concordare l’adozione degli accorgimenti più opportuni.

Orario di ricevimento

Il Docente riceve gli studenti al termine di ogni lezione nonché il lunedì dalle ore 12.00 alle ore 13.30 presso il Dipartimento di Giurisprudenza - Campus di Ravenna.

Il docente è comunque disponibile a fissare colloqui in altri orari su richiesta tramite e-mail; potranno così essere concordati colloqui in modalità "remota", che si terrà con gli strumenti informatici e telematici disponibili.

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Franco Pellizzer