12191 - STORIA DELLA FILOSOFIA MEDIEVALE (1)

Anno Accademico 2020/2021

  • Docente: Riccardo Fedriga
  • Crediti formativi: 6
  • SSD: M-FIL/08
  • Lingua di insegnamento: Italiano
  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
  • Campus: Bologna
  • Corso: Laurea in Filosofia (cod. 9216)

Conoscenze e abilità da conseguire

Il corso introduce alla conoscenza dello sviluppo del pensiero medievale considerato nel suo complesso e in alcuni suoi momenti significativi. Il corso si propone inoltre di addestrare alla lettura diretta e all'analisi critica dei testi. Lo studio degli argomenti trattati dovrebbe favorire l'acquisizione della capacità di valutare l'importanza e la funzione storica del pensiero medievale e di apprezzare la portata teorica di alcuni suoi aspetti particolari attraverso lo studio dei testi.

Contenuti

Teorie della volontà, scelta responsabile e libero arbitrio nella filosofia medievale

Le tradizioni filosofiche dei secoli medievali hanno raccolto dall’eredità antica e tardo-antica il problema dell’agire responsabile, della libertà di scelta del soggetto e delle norme morali che ne conseguono. Volontà, libero arbitrio, consenso, intenzione sono i concetti di riferimento – declinati di volta in volta secondo i modi propri dei paradigmi storici e culturali che li hanno accolti e ripensati – attorno ai quali si è polarizzato il dibattito filosofico e teologico, con particolare riferimento alle teorie dell’agire pratico che si sono storicamente succedute da Agostino d’Ippona a Guglielmo di Ockham. Il tema dell’agire responsabile, contro una vulgata che vuole il medioevo filosofico come monolitico e allineato all’ortodossia teologica, ha prodotto in realtà nell’età di mezzo modelli molto vari ed eterogenei: teorie della volontà “retta”, modelli di razionalità pratica (come quella di Tommaso, a partire dalla riflessione sul VII libro dell’Etica Nicomachea di Aristotele) e di razionalità debole (è il caso delle discussioni sull’akrasia o incontinentia, cioè l’incapacità di agire seguendo il miglior consiglio) e, infine, modelli naturalistici del libero arbitrio che, insieme ai suoi prerequisiti (possibilità controfattuali, intenzionalità, maggiore o minore controllo causale sulle nostre azioni) fa sì che pur emergendo dai processi fisici, il libero arbitrio resti un fenomeno di livello superiore, autonomo da essi.

Il corso traccerà le grandi linee di questi dibattiti, a partire da una i. introduzione teorica al problema dell’agire responsabile e della volontà; ii. saranno poi prese in esame le posizioni tardo antiche e altomedievali, da Agostino di Ippona alla tradizione del pensiero monastico, attraverso il filo conduttore del libero arbitrio e della rectitudo; iii. quindi ci si soffermerà con particolare attenzione su Anselmo d’Aosta e il suo De libertate arbitrii per poi iv. passare alle trasformazioni introdotte dal ritorno di Aristotele – e soprattutto dell’Etica Nicomachea – con la translatio studiorum del XII-XIII secolo; v. considereremo quindi il dibattito su Etica Nicomachea VII a partire da Tommaso d’Aquino per concludere con uno sguardo su alcune prospettive naturalistiche del XIV secolo (Guglielmo di Ockham e la libertà d'indifferenza).

Testi/Bibliografia

1) Fonti

a) Agostino di Ippona, Il libero arbitrio (De Libero arbitrio libri tres), traduzione, introduzione e note a cura di G. Catapano, Bompiani, Milano, 2006 (in Aurelio Agostino, Tutti i dialoghi, Bompiani, Milano, 2006 - (con a fronte il testo emendato dell’edizione critica di W.M. Green in Corpus Christianorum, series Latina, XXIX, Turnhout: Brepols, 1970, pp. 211-321). Oppure Agostino di Ippona, Il libero arbitrio in Agostino, La felicità. La libertà (a cura di R. Fedriga e S. Puggioni), Rizzoli (Bur), Milano, 1997 (con a fronte il testo emendato dell’edizione critica di W.M. Green in Corpus Christianorum, series Latina, XXIX, Turnhout: Brepols, 1970, pp. 211-321). 

b) Tommaso d'Aquino, Il Male (Quaestiones dispuatatae de malo in: Sancti Thomae de Aquino Opera omnia, iussu Leonis XIII P.M. edita, ed. P.M. Gills, Commissio Leonina-Vrin, Roma-Paris, 1982, vol. XXIII) introduzione, traduzione e apparati di Fernando Fiorentino, Bompiani, Milano, 2001

c) Tommaso d'Aquino, Summa Theologiae, Ia, qq. 77-85; Ia, IIae qq. 6-21 (edizione italiana di riferimento che verrà consultata in aula Edizioni Studio Domenicano al sito: https://web.archive.org/web/20140713060329/http://www.edizionistudiodomenicano.it/on-line.php)

d) Guglielmo di Ockham, Quodlibet I, q. 16, 87-89; Quaestiones variae, q. 8 (materiali messi a disposizione del docente sulla piattaforma). 

 

2) Letteratura secondaria:

I. Sciuto, L'etica nel medioevo. Protagonisti e percorsi, Einaudi, Torino, 2007

M. De Caro, M. Mori, E. Spinelli, Il libero arbitrio, Carocci, Roma, 2014 (la parte antica, tardo antica e medievale)

H. Frankfurt, Catturati dall'amore, Diabasis, Reggio Emilia, 2009.

(Testi messi a disposizione dal docente sulla piattaforma di Ateneo).

3) Parte istituzionale

Per la parte istituzionale, relativa alla storia della filosofia medievale, lo studente è tenuto a prepararsi, scegliendo uno o l'altro:

a) U. Eco e R. Fedriga, La filosofia e le sue storie vol. I., Filosofia antica e medievale, Laterza, Bari-Roma, 2016 (la parte tardo antica e medievale).

b) - Pasquale Porro e Costantino Esposito, Filosofia, Laterza, Bari-Roma, 2008 (la parte tardo antica e medievale)

4) Per studenti non frequentanti

Gli studenti non frequentanti, oltre al punto 3 (con lo studio di tutta la parte relativa alle filosofia medievale e non solo le parti segnalate per i frequentanti) sono tenuti a preparare:

Agostino di Ippona, Confessioni, edizioni di riferimento:

a) Fondazione Valla-Mondadori, Milano (a cura di a cura di Patrice Cambronne, Gioachino Chiarini, Marta Cristiani, Jacques Fontaine, José Guirau, Goulven Madec, Jean Pépin, Luigi F. Pizzolato, Manlio Simonetti, Paolo Siniscalco, Aimé Solignac), 2006.

oppure

b) a cura di R. De Monticelli, Milano, Garzanti

oppure

http://www.augustinus.it/latino/confessioni/index2.htm

letteratura secondaria (obbligatoria),

G. Catapano, Agostino, Carocci, Roma, 2010.

Metodi didattici

La didattica sarà prevalentemente effettuata attraverso lezioni frontali. A partire dall'analisi critica del termine "filosofia medievale", è previsto l'uso di fonti dirette e indirette, cartacee e on line (con relative indicazioni sull'attendibilità delle fonti). All'interno di una concezione che intende la ricerca storico-filosofica come sapere critico, alla fine del corso lo studente svilupperà la capacità di muoversi all'interno della storia della filosofia con indipendenza di giudizio, riconoscendo la pluralità e la concreta dimensione storica della riflessione filosofica, oltre i luoghi comuni che leggono il medioevo e le sue tradizioni di pensiero come "secoli bui" e al di là degli anacronismi legati a categorie quali quella di filosofia perenne.

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

L'esame consisterà in una verifica scritta (od orale previo opportuno avviso), sia sui contenuti del corso sia sulla parte istituzionale relativa alla conoscenza delle tradizioni filosofiche medievali. La verifica valuterà le capacità critiche e metodologiche maturate dallo studente, il quale dovrà confrontarsi sia con i testi affrontati durante il corso sia con quelli relativi alla bibliografia in funzione di un'adeguata conoscenza del pensiero medievale.
Il possesso da parte dello studente di una conoscenza storica e filosofica dei temi affrontati a lezione non andrà disgiunta tanto dalla riflessione sull'utilizzazione critica degli strumenti bibliografici e di letteratura secondaria, quanto dal possesso di una padronanza espressiva, scritta e orale, del linguaggio specifico filosofico: tali conoscenze e capacità saranno valutate con voti di eccellenza. La conoscenza prevalentemente mnemonica della materia, unita a capacità di sintesi e di analisi scarsamente articolate, condurrà a valutazioni ai limiti della sufficienza. Lacune formative e/o linguaggio inappropriato condurranno a voti che non raggiungeranno la sufficienza.

Strumenti a supporto della didattica

Fonti primarie, letteratura secondaria, filmati, fonti narrative, iconografiche e musicali, fonti cinematografiche, risorse online, slides, conferenze di studiosi.

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Riccardo Fedriga

SDGs

Istruzione di qualità Pace, giustizia e istituzioni forti

L'insegnamento contribuisce al perseguimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030 dell'ONU.