08808 - STORIA DELLE ARTI APPLICATE

Anno Accademico 2021/2022

  • Docente: Giulia Iseppi
  • Crediti formativi: 6
  • SSD: L-ART/02
  • Lingua di insegnamento: Italiano
  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
  • Campus: Ravenna
  • Corso: Laurea in Beni culturali (cod. 9076)

Conoscenze e abilità da conseguire

Il corso si propone di fornire allo studente la conoscenza di base delle arti decorative e dell’artigianato artistico in Italia in età moderna e contemporanea. Al termine del corso lo studente saprà individuare le peculiarità tecniche e stilistiche dei manufatti presi in esame

Contenuti

Personalia. Ornamento al femminile dalle principesse Gonzaga alle mannequin di Christian Dior

Il programma intende offrire una panoramica sulle esperienze visive e sulle tappe fondamentali della storia delle arti applicate dalla prima età moderna fino alle tendenze contemporanee. Scegliendo come filo conduttore il tema dell’ornamento femminile, si intende portare di volta in volta l’attenzione sul ruolo che le arti decorative hanno svolto nello sviluppo dei diversi linguaggi artistici e delle stagioni culturali in Italia e in Europa, con una metodologia multidisciplinare che tocca settori quali la moda, l’artigianato e il design, gli oggetti d’uso quotidiano, e numerosi campi di applicazione della manifattura, dal gioiello, alla tarsia, alla maiolica e porcellana, fino alle pietre dure e al mobile d’interni. L’obbiettivo che ci si propone è quello di giungere a una comprensione critica dello sviluppo storico e stilistico delle tipologie dell’apparire, per definire sinergie e divergenze fra i diversi oggetti d’arte che hanno segnato l’evolversi del gusto. Il programma fornirà le metodologie storiche, sociali e culturali per leggere i principali contesti di applicazione delle arti decorative dal Quattro al Novecento, consentendo anche una mappatura delle più importanti collezioni dei musei internazionali di arte decorativa.

In particolare, a lezione verranno affrontati i seguenti temi:

1. Artifex: l’unità delle arti nella Firenze del Quattrocento;

2. I gioielli delle principesse Gonzaga tra XV e XVI secolo;

3. Le virtù dei Farnese negli oggetti di uso quotidiano da Roma a Parma;

4. Arti decorative alla corte dei Medici fra Cinque e Seicento;

5. La lettiera di Maria Mancini (1663): arredi barocchi nella Roma del Seicento;

6. Maria Amalia d’Asburgo Lorena e la ceramica nell’epoca del Grand Tour;

7. Da Joséphine De Beauharnais a Carolina Murat: lo stile impero dell’universo femminile napoleonico;

8. La donna protagonista: la Belle Èpoque tra Francia e Italia;

9. Lo splendore del lusso, il gioiello Liberty di Tiffany e Bvlgari;

10. Dal Futurismo a Cocò Chanel, la liberazione del corpo nel nuovo secolo;

11. Il design tra le due guerre tra Bauhaus e Silhouette Decò;

12. La famiglia moderna: la nascita del Made in Italy e l’haute couture di Dior.

 

Testi/Bibliografia

Per i frequentanti:

E' richiesta la conoscenza e la contestualizzazione delle immagini presentate durante il corso.

Inoltre:

Liana Castelfranchi, Cinzia Piglione, Anna Menichella, Prolusioni in "Dizionario delle arti minori", a cura di C. Piglione, Francesca Tasso. Milano, Jaka Book 2020, pp. 79-114.

A. Rodolfo, C. Volpi (a cura di), Vestire i palazzi: stoffe, tessuti e parati negli arredi e nell'arte del Barocco, Edizioni Musei Vaticani 2014, pp. 17-29; 91-110.

 

Per i non frequentanti:

 L.Castelfranchi, C. Piglione, A. Menichella, Prolusioni in "Dizionario delle arti minori", a cura di Cinzia Piglione, Francesca Tasso. Milano, Jaka Book 2020, pp. 79-114.

A. Capitanio, “L'avorio, le gemme e simili care cose ...”: il rispecchiamento tra le arti nel Quattrocento toscano, in Storia delle arti in Toscana,3, Il Quattrocento, a cura di G. Dalli Regoli e R. P. Ciardi, Firenze 2002, pp. 247-262;

A. Staderini, Il confronto con le novità rinascimentali: pittori di cassoni nella Firenze di metà Quattrocento, in Virtù d’amore. Pittura nuziale nel Quattrocento fiorentino, a cura di C. Paolini, D. Parenti; L. Sebregondi, Firenze 2010, pp.115-125;

P. Venturelli, L’ornamento prezioso delle Dame di casa Gonzaga. Ritratti e oreficeria”, in “Critica d’Arte”, 16, 2002, pp. 57-62.

Francesco Salviati (1510-1563) o la Bella Maniera, catalogo della mostra, Accademia di Francia a Roma – Villa Medici, Musee du Louvre, gennaio – Marzo 1998, Milano 1998, l'Introduzione "Il mondo dell'ornamento" e schede 95, 96, 100.


Pregio e bellezza. Cammei e intagli dei Medici, catalogo della mostra a cura di Riccardo Gennaioli, Firenze, Museo degli Argenti di Palazzo Pitti, marzo-giugno 2010, Livorno 2010, pp. 42-47 e schede 72, 78, 83, 92

A. Rodolfo, C. Volpi (a cura di), Vestire i palazzi: stoffe, tessuti e parati negli arredi e nell'arte del Barocco, Edizioni Musei Vaticani 2014, pp. 17-29; 91-110.

A. Biancalana, La storia della manifattura Ginori: 1737 – 1791; il periodo di Carlo Ginori e quello di suo figlio Lorenzo, in Quando la manifattura diventa arte: le porcellane e le maioliche di Doccia, a cura di A. Biancalana, Pisa, pp. 9-30.

G. Belli, Arredo, oggettistica, moda: l’avventura della Ricostruzione futurista dell’universo, in E. Crispolti (a cura di), Futurismo 1909-1944. Arte, architettura, spettacolo, grafica, letteratura, Mazzotta, Milano 2001, pp. 147-161.


G. D'Amato, Moda e design. Stili e accessori del Novecento, Milano, Bruno Mondadori, 2007, cap. 5 "Gli anni Cinquanta", da pp. 117- 148.


Metodi didattici

Lezioni frontali con l'ausilio di fotografie, filmati e presentazioni in Powerpoint.

La partecipazione alle lezioni è vivamente consigliata.

 

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

L'esame è orale e prevede una verifica delle conoscenze relative al programma, effettuata sulla base dei testi consigliati e degli appunti dalle lezioni. Lo studente dovrà conoscere la disciplina nel suo sviluppo storico: sarà chiamato a commentare in maniera appropriata una serie di immagini tratte dalle presentazioni in powerpoint viste a lezione, inquadrando nel loro contesto i problemi studiati e discutendoli in maniera critica. L'esame prevede una verifica della qualità dell'espressione orale e della capacità d costruire un discorso di tipo logico-argomentativo.

La scala di valore che determina il voto finale è la seguente:

1. Sarà valutata con voti di eccellenza la prova in cui lo studente sarà in grado di analizzare in maniera approfondita la bibliografia di riferimento e le opere d'arte inserendole in una visione organica dei temi affrontati a lezione. Fondamentale sarà la padronanza espressiva utilizzata durante il colloquio. Ottimo (A =28-30 con lode).

2. La conoscenza per lo più mnemonica, l’analisi non approfondita, capacità logiche non pienamente soddisfacenti e un linguaggio corretto ma non sempre appropriato porteranno a valutazioni comprese tra buono (B = 25-27) e soddisfacente (C = 23-24).

3. La conoscenza approssimativa, la comprensione superficiale, la scarsa capacità di analisi e l'espressione non sempre appropriata condurranno a una valutazione sufficiente (D = 18-22).

4. Lacune formative, linguaggio inappropriato, mancanza di orientamento davanti alle opere o all'interno dei materiali bibliografici non potranno che essere valutati negativamente. Insufficiente (E)

Gli studenti non frequentanti sono tenuti a mettersi in contatto con la docente per concordare il programma d'esame.

Strumenti a supporto della didattica

Lezioni frontali con l'ausilio di proiezioni in powerpoint.

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Giulia Iseppi