00961 - STORIA DELLA FILOSOFIA

Anno Accademico 2019/2020

Conoscenze e abilità da conseguire

Al termine del corso lo studente è capace di individuare alcuni dei principali momenti del pensiero filosofico e di chiarirne i principali nodi problematici attraverso la lettura di testi e la padronanza della letteratura della disciplina, sa valutare categorie interpretative e strumenti metodologici per affrontare un tema di ricerca, sa confrontare testi scritti e orali, sa interagire criticamente con il docente, porsi problemie avviare discussioni. Sa comunicare quanto ha appreso usando la terminologia specifica della disciplina e in accordo con il suo statuto scientifico.

Contenuti

Titolo del corso: Verità e legge. ‘Linguaggi di parole’ e ‘storia della natura’ in Bruno, Galilei, Spinoza

Dopo la crisi aperta dalla Riforma, nel Seicento la Chiesa cattolica riesce a recuperare una forte identità istituzionale, sulla base della quale, da un lato, si confronta con il mondo protestante; dall'altro, punta a riaffermare sulla cultura laica un'egemonia esercitata fin dal Medioevo. Nel suo esercizio di tutela e verifica dell'ortodossia, la Chiesa affronta anche questioni di natura filosofica e scientifica, apparentemente aliene dal suo magistero spirituale, ma nei fatti considerate pericolosamente eversive in quanto affidate a formulazioni non consone al dettato scritturale, alla norma teologica o al precetto scolastico. Gli strumenti nati sul terreno della lotta all'eresia religiosa e dottrinale - l'Indice dei libri proibiti e il Tribunale dell'Inquisizione - vengono così indirizzati a un controllo capillare e a un severo intento di normalizzazione delle forme di dissenso culturale, come documentano esemplarmente le condanne inflitte a Giordano Bruno e a Galileo Galilei. Entrambi i filosofi concordano sul fatto che la nuova filosofia naturale post-aristotelica e copernicana possa nascere solo dal rifiuto della tutela degli auctores del passato e delle ingerenze dei teologi: ma ognuno di loro argomenta in forme diverse, originali (e, nel caso di Bruno, aperte anche a mutamenti di prospettiva e a progressive radicalizzazioni) la propria posizione circa il rapporto tra 'campo della legge' (ossia l’insieme dei precetti biblico-teologici) e 'campo della verità', fondata sul puro esercizio della ragione naturale. Ancora differente, poi, la prospettiva di Spinoza, nel suo confronto articolato e sottile con l'ortodossia calvinista e con le diverse anime della Riforma. E differenti sono pure le ragioni teoriche che animano il suo poderoso tentativo di sciogliere il nodo secolare che univa prospettiva dell'obbedienza e conclusioni della ragione, fede e filosofia, teorizzando l'autonomia e la libertà di entrambe, nei rispettivi domini. L'originalità e il rilievo del suo Trattato teologico-politico, tuttavia, non riposano soltanto nel suo obiettivo ultimo, quanto nella via percorsa per conseguire tale fine: quella di un esercizio non più circoscritto (come in Bruno e Galilei) ma capillare di ermeneutica biblica, in una prospettiva di 'naturalizzazione' dello stesso testo sacro, della sua genesi, delle sue strategie di lettura, del suo contenuto di verità.

A partire da queste considerazioni, il corso intende proporre una lettura dei tre pensatori volta a privilegiare i passaggi salienti della loro riflessione su questo complesso nodo teorico.

Nelle lezioni sarà riservata particolare attenzione ai seguenti argomenti: il problema generale del rapporto disciplinare filosofia/teologia fra Medioevo ed età moderna (al quale saranno dedicate 2 lezioni); la relazioni che i tre pensatori intrattengono con il processo di composizione della modernità (2 lezioni); criteri e orientamenti dell'ermeneutica biblica fra Umanesimo e Riforma (2 lezioni); il significato cosmologico ed epistemologico della svolta eliocentrica (3 lezioni); le interpretazioni del copernicanesimo fornite da Bruno e Galilei (5 lezioni); la riflessione, comune ai tre pensatori, sul rapporto tra 'parole e 'significati' e l'ambito di validità proprio di ciascun linguaggio (5 lezioni);  il legame tra legge, religione e vita associata (4 lezioni); i processi a Bruno e Galilei e le ragioni della condanna (2 lezioni); filosofia della religione e filosofia politica in Spinoza (2 lezioni). All’analisi dei testi indicati in bibliografia si accompagnerà la lettura di alcuni brani tratti dagli atti dei processi a Bruno e a Galilei; dalla Vita di Galileo di Bertolt Brecht; dall'epistolario di Spinoza (3 lezioni).

Testi/Bibliografia

1. Nel corso delle lezioni saranno presi in esame i seguenti testi (o parti di essi):

G. Bruno, Cena de le Ceneri (Proemiale Epistola e Dialoghi I, III e IV) in Id., Dialoghi filosofici italiani, a cura e con un saggio introduttivo di M. Ciliberto, Milano, Mondadori, 2000, pp. 9-39 e 61-107 (N.B.: La lettura del Dialogo II è facoltativa);

G. Bruno, Spaccio de la bestia trionfante (il solo Dialogo III), in Id, Dialoghi filosofici italiani, sopra cit., pp. 595-668;

G. Galilei, Scienza e religione. Scritti copernicani, a cura di M. Bucciantini e M. Camerota, Roma, Donzelli, 2009, pp. XI-XLVI, 3-84, 249-262 (corrispondenti a: Introduzione; Lettere a Benedetto Castelli, Piero Dini, Cristina di Lorena; Dossier sulle vicende 1615-16);

B. Spinoza, Trattato teologico-politico, in Id., Opere, a cura di F. Mignini e O. Proietti, Milano, Mondadori, 2007 [paperback 2015], pp. 427-569, 622-659 [Prefazione, capp. I-VII e XII-XV].

2. Oltre alla conoscenza approfondita dei testi indicati al punto 1, e' richiesta la lettura di due saggi a scelta** fra i seguenti:

M. Bucciantini, Galileo e Keplero. Filosofia, cosmologia e teologia nell'età della Controriforma, Torino, Einaudi, 2003;

M. Bucciantini, M. Camerota, F. Giudice, Il telescopio di Galileo. Una storia europea, Torino, Einaudi, 2012;

Il caso Galileo. Una rilettura storica, filosofica, teologica, a cura di M. Bucciantini, M. Camerota e F. Giudice, Firenze, Olschki, 2011;

M. Ciliberto, La ruota del tempo. Interpretazione di Giordano Bruno, Roma, Editori Riuniti, 2000;

Thomas Kuhn, La rivoluzione copernicana. L'astronomia planetaria nello sviluppo del pensiero occidentale, Torino, Einaudi, 2000;

S. Landucci, La doppia verità. Conflitti di ragione e fede tra Medioevo e prima modernità, Milano, Feltrinelli, 2006;

S. Nadler, Un libro forgiato all'Inferno. Lo scandaloso Trattato di Spinoza e la nascita del secolarismo, Torino, Einaudi, 2013;

S. Ricci, Davanti al S. Uffizio. Filosofi sotto processo, Viterbo, Sette città, 2011;

S. Ricci, Inquisitori, censori, filosofi sullo scenario della Controriforma, Roma, Salerno, 2008;

P. Secchi, «Del mar più che del ciel amante». Bruno e Cusano, Roma, Edizioni di Storia e Letteratura, 2006;

L. Strauss, La critica della religione in Spinoza. I presupposti della sua esegesi biblica, a cura di R. Caporali, Roma-Bari, Laterza, 2003;

L. Strauss, Scrittura e persecuzione, Venezia, Marsilio, 1990; 

L. Vinciguerra, Spinoza, Roma, Carocci, 2015.

** Per quanto riguarda questa sezione, al fine di agevolare le scelte degli studenti, la docente illustrerà all'inizio del corso caratteristiche e grado di difficoltà dei diversi riferimenti bibliografici proposti, suggerendo anche alcuni modelli didatticamente efficaci di 'combinazione'. 

3. Per una conoscenza generale della storia della filosofia tra '400 e '600 si consiglia poi la consultazione selettiva di uno dei seguenti manuali:

G. Belgioioso, Storia della filosofia moderna, Milano, Mondadori-Le Monnier, 2018;

F. Cioffi et al., Il testo filosofico. Storia della filosofia: autori, opere, problemi, vol. 2: L'età moderna, B. Mondadori, Milano, 1992 (e successive edizioni);

L. Fonnesu, M. Vegetti et al., Le ragioni della filosofia, 2: Filosofia moderna, Firenze, Le Monnier, 2008 (e successive edizioni);

Storia della filosofia occidentale, a cura di G. Cambiano, L. Fonnesu e M. Mori, vol. 2: Medioevo e Rinascimento; vol. 3: Dalla rivoluzione scientifica all'Illuminismo, Bologna, Il Mulino, 2014.

N.B.: Il programma è unico, per studenti frequentanti e non frequentanti. Gli studenti non frequentanti, se lo desiderano, possono comunque contattare la docente (in orario di ricevimento, e non tramite posta elettronica) per concordare eventuali letture integrative più adeguate alle loro conoscenze preliminari o programmi d’esame personalizzati.

Metodi didattici

Il corso sara' svolto dalla docente mediante 30 lezioni frontali, in massima parte dedicate alla lettura, analisi e commento di testi. Gli studenti sono quindi invitati a procurarsi i testi già all’inizio del corso.

L’illustrazione di temi e concetti sara' accompagnata dalla ricostruzione dei contesti culturali e delle fonti – classiche e moderne – che hanno alimentato e arricchito la riflessione dei pensatori oggetto del corso.

La frequenza alle lezioni e la partecipazione diretta degli studenti (sia attraverso la discussione che la presentazione di relazioni di approfondimento su argomenti particolari) sono vivamente auspicate.

Luogo e orario delle lezioni

Il corso si svolgera' nel primo semestre, con il seguente orario:

- lunedi', martedi', mercoledi', ore 13-15, Aula C, Via Centotrecento (nel I periodo);

- lunedi', martedi', mercoledi', ore 13-15, Aula A, Via Zamboni 34 (nel II periodo).

Inizio delle lezioni:  23 settembre 2019.

Orario di ricevimento: la docente riceve gli studenti il giovedì, dalle 16 alle 17, nella sede del Dipartimento di Filosofia e Comunicazione, Via Zamboni 38, III piano, Studio 3.08.

Nel corso del primo semestre di lezioni (ottobre-dicembre 2019), il ricevimento è però anticipato al mercoledì, mantenendo lo stesso orario.

 

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

Esame orale finale, secondo il calendario stabilito dalla docente (non sono previsti esami fuori appello).

Criteri di verifica

La prova d'esame mira a verificare il conseguimento dei seguenti obiettivi didattici:

1. capacita' di orientarsi con sicurezza nella problematica generale della disciplina e di commentare analiticamente i testi filosofici illustrati durante le lezioni;

2. conoscenza delle opere di letteratura secondaria indicate in bibliografia, unita alla capacita' di saperne riferire in forme autonome e critiche;

3. conoscenza di base della storia del pensiero filosofico moderno, dal Quattrocento al Seicento.

Saranno valutati in modo particolare sia la capacita' dello studente di sapersi muovere con sicurezza e autonomia all'interno delle fonti e della letteratura secondaria che il possesso di un linguaggio e di moduli espressivi appropriati alla disciplina.

Soglie di valutazione

30 e lode: Prova eccellente, sia nelle conoscenze che nell'articolazione critica ed espressiva.

30: Prova ottima: conoscenze complete, ben articolate ed espresse correttamente, con alcuni spunti critici.

29-27: Prova buona: conoscenze esaurienti e soddisfacenti, espressione sostanzialmente corretta.

26-24: Prova discreta: conoscenze presenti nei punti sostanziali, ma non esaurienti e non sempre articolate con correttezza.

23-21: Prova sufficiente: conoscenze presenti in modo talvolta superficiale, ma il filo conduttore generale risulta compreso. Espressione e articolazione lacunose e spesso non appropriate.

20-18: Prova appena sufficiente: conoscenze presenti ma superficiali, il filo conduttore non è compreso con continuità. L'espressione e l'articolazione del discorso presentano lacune anche rilevanti.

< 18: Prova insufficiente: conoscenze assenti o molto lacunose, mancanza di orientamento nella disciplina, espressione carente e gravemente lacunosa. Esame non superato.

Strumenti a supporto della didattica

Diapositive e fotocopie (limitate ai testi di difficile reperimento);

Seminari di approfondimento;

Eventuali lavori individualizzati.

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Elisabetta Scapparone