00388 - FILOSOFIA DELLA SCIENZA

Anno Accademico 2019/2020

  • Docente: Rossella Lupacchini
  • Crediti formativi: 12
  • SSD: M-FIL/02
  • Lingua di insegnamento: Italiano

Conoscenze e abilità da conseguire

Al termine del corso lo studente dimostra consapevolezza sui modi di costruzione della nozione di verità e possiede la nozione semantica di verità. È in grado di affrontare criticamente temi complessi come il rapporto fra verità e linguaggio naturale e di mettere in relazione le sue conoscenze filosofiche con lo sviluppo della spiegazione scientifica e delle scienze sociali.

Contenuti

 

Caratteri della conoscenza scientifica

Uno dei concetti chiave della filosofia della scienza è il concetto di misura. Che cosa vuol dire misurare? È possibile misurare l’infinito? Come attribuire un valore numerico alla misura di una grandezza fisica? Nella matematica greca il problema delle grandezze incommensurabili determinò una frattura tra aritmetica e geometria. Un problema per certi versi analogo riemerge nella fisica quantistica, per la difficoltà di conciliare la descrizione continua di un sistema fisico isolato con le relazioni di indeterminazione tra grandezze osservabili.

Qual è il ruolo dell’osservatore nel processo di misura? C’è una geometria nella mente della natura? Qual è la sua forma? Nel concepire il disegno prospettico come un'arte della misura, i pittori del Rinascimento sembrano i primi ad acquisire consapevolezza del carattere ideale d'ogni costruzione geometrica.

Questo corso si prefigge di chiarire il contrasto dialettico "reale-ideale", esplorando il legame tra rappresentazione artistica e scientifica, e di presentare la contrapposizione discreto-continuo non come un problema da risolvere, ma come un presupposto ineludibile per arrivare a comprendere che cos’è un “numero reale” e che cos’è una “grandezza osservabile”.

 

Idee matematiche

  • Incommensurabilità
  • Infinito potenziale e attuale
  • Lo spazio euclideo
  • Prospettiva
  • Elementi ideali
  • Computabilità
  • Numeri reali

Forme fisiche

  • Grandezze osservabili
  • Misurare e "vedere"
  • Il mondo sensibile
  • Lo spazio rappresentazionale
  • Realtà virtuale
  • Il principio di incertezza
  • Il principio di continuità 

 

Testi/Bibliografia

Strumenti

Feynman R. P., Leighton R. B., Sands M. [1965], "Comportamento quantistico", La fisica di Feynman, Zanichelli, Bologna 2001 (vol. III, cap. 1) [*]

Lupacchini R., Nella mente della natura. La scienza della luce e la dottrina delle ombre, ETS, Pisa 2020 (cap. 1; cap. 2 [escluso § 1.2]; § 3.1; § 5.2)

Stillwell J., Da Pitagora a Turing. Elementi di filosofia nella matematica, ETS, Pisa 2018 (capp. 1-3 [esclusi § 2.2 e § 3.6]; cap. 5; § 6.7; § 7.4; §§ 8.2, 8.5, 8.6, 8.8; cap. 9 [escluso § 9.8])

 

Saggi

Cassirer E. [1927], Individuo e cosmo nella filosofia del Rinascimento, Bollati Boringhieri, Torino 2012 (capp. 1, 2, 4)

  • Platone, La Repubblica, VI-VII
  • Cusano N. [1440], La dotta ignoranza (Libro I, Capp. I-XVII, Libro III)

Dedekind R. [1872], "Continuità e numeri irrazionali", in Scritti sui fondamenti della matematica, a cura di F. Gana, Bibliopolis, Napoli (1982: 63-78) [*]

Hilbert D. [1918], "Pensiero assiomatico", in Ricerche sui fondamenti della matematica, a cura di V. M. Abrusci, Bibliopolis, Napoli (1978: 177-188) [*]

Hilbert D. [1930], "Conoscenza della natura e logica", in Ricerche sui fondamenti della matematica, a cura di V. M. Abrusci, Bibliopolis, Napoli (1978: 301-311) [*]

 

Deutsch D. (1997), La trama della realtà, Einaudi, Torino 1997 (capp. 1-9)

 

 

NB I testi contrassegnati con [*] saranno reperibili nel materiale didattico

 

Ulteriori letture

Angelini A., Lupacchini R. (2013), La voce del serpente. Modi della conoscenza simbolica, Pendragon, Bologna

Gillies D. e Giorello G. (1995), La filosofia della scienza del XX secolo, Laterza, Bari

Kline M. [1953], Matematica nella cultura occidentale, Feltrinelli, Milano 1976 (capp. 1-14, 28)

Rovelli C. (2014), La realtà non è come ci appare, Cortina, Milano

Weyl H. [1932], Il mondo aperto, Boringhieri, Torino 1981 [*]

Metodi didattici

Lezioni frontali

La frequenza è vivamente consigliata. Gli studenti non frequentanti sono invitati a un colloquio in vista della preparazione dell'esame.

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

Prova scritta e orale. 

Nella prova scritta si richiede di sviluppare un argomento a scelta, tra tre proposti, e di rispondere in modo sintetico a due domande relative ai principali concetti matematici trattati nel corso.

 

Criteri di verifica e soglie di valutazione:

30 e lode - prova eccellente: pienamente acquisite e ottima articolazione critica ed espressiva.

30 - prova ottima: conoscenze complete, ben articolate ed espresse correttamente, non prive spunti critici.

27-29 -prova buona: conoscenze esaurienti e adeguatamente contestualizzate, esposizione corretta.

24-26 - prova discreta: conoscenze essenziali acquisite, ma non esaurienti e non sempre articolate in maniera corretta.

21-23 - prova sufficiente: conoscenze superficiali ed ellittiche; esposizione e articolazione lacunose e spesso non appropriate.

18-21- prova appena sufficiente, conoscenze superficiali e decontestualizzate; esposizione con lacune anche rilevanti.

Esame non superato - quando le conoscenze essenziali non risultano acquisite. Lo studente è invitato a presentarsi a un successivo appello.

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Rossella Lupacchini