73380 - LABORATORIO DI FORMAZIONE PROFESSIONALE PER L'EDUCATORE SOCIALE E CULTURALE I (G.M)

Anno Accademico 2021/2022

Conoscenze e abilità da conseguire

Al termine del laboratorio lo studente: - è capace di muoversi autonomamente nell'applicare le tecniche specifiche apprese in modo autonomo o all'interno di progettazioni organizzate dalle istituzioni; - sa confrontarsi con altri soggetti sulle modalità d'uso e di documentazione delle tecniche apprese; - sa collocare il sapere specifico appreso in differenti tipologie di servizio; - sa valutare i limiti e i pregi delle strumentazioni tecniche apprese; - sa trasferire le tecnologie apprese in contesti differenziati apportandovi modificazioni e integrazioni personali.

Contenuti

Il laboratorio intende evidenziare gli sviluppi di alcune istituzioni (case di correzione, brefotrofi, orfanotrofi, ecc.), rintracciandone i principali cambiamenti di carattere educativo, avvenuti nel corso del tempo, anche facendo particolare riferimento all'impegno teorico-operativo di alcune figure-chiave. La finalità principale è quella di favorire il più possibile da parte degli studenti una riflessione critica su aspetti, problemi, affrontati in un'ottica storico-educativa, fondamentale per la professione di educatore. Al termine del corso lo studente - conosce gli sviluppi storici delle istituzioni che hanno operato nel campo della marginalità e della devianza, rintracciandone le connotazioni educative; - comprende sul piano storico-educativo il passaggio da un approccio di tipo repressivo-punitivo-detentivo alla nascita di una cultura dei diritti dei minori; - comprende quei processi sociali, culturali e educativi che sul piano storico hanno portato alla nascita delle comunità per minori.

Testi/Bibliografia

- R. Raimondo, Discoli incorreggibili. Indagine storico-educativa sulle origini delle case di correzione in Italia e in Inghilterra, Milano, Franco Angeli, 2014.

- R. Raimondo, La pedagogia sociale di Alessandrina Ravizza fra Otto e Novecento, Carocci, 2020.

- R. Raimondo, Il giudice che guardava al futuro. Gian Paolo Meucci e i diritti dei minori, Milano, Franco Angeli, 2017.

Metodi didattici

In linea con la specificità della didattica laboratoriale, alle lezioni frontali si alterneranno attività di gruppo incentrate su diverse piste di ricerca, aventi come oggetto l’analisi di materiali e documenti pertinenti ai temi oggetto del programma.

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

Gli studenti, suddivisi in piccoli gruppi, elaborano ad ogni incontro dei materiali di riflessione e di approfondimento sugli argomenti affrontati. La valutazione finale di questi materiali da parte del docente costituisce la verifica dell'apprendimento: valutazione del livello di partecipazione nelle attività proposte.

Non è previsto voto in trentesimi, bensì l'ottenimento di una idoneità o meno.

Strumenti a supporto della didattica

Le lezioni frontali si avvalgono di supporti visivi quali Power point e filmati.

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Rossella Raimondo

SDGs

Parità di genere

L'insegnamento contribuisce al perseguimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030 dell'ONU.