27136 - STORIA DELLA DANZA E DELLE ARTI DEL MOVIMENTO

Anno Accademico 2021/2022

  • Docente: Elena Cervellati
  • Crediti formativi: 12
  • SSD: L-ART/05
  • Lingua di insegnamento: Italiano
  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
  • Campus: Bologna
  • Corso: Laurea in Dams - discipline delle arti, della musica e dello spettacolo (cod. 0956)

Conoscenze e abilità da conseguire

Al termine del corso lo studente: - acquisisce conoscenze di base relative alla storia della danza e delle arti del movimento nella cultura teatrale occidentale dal Rinascimento a oggi, con particolare riferimento all'epoca contemporanea; - apprende ed è in grado di applicare alcune modalità di analisi del testo spettacolare coreico; - è in grado di applicare all’ambito della divulgazione culturale le conoscenze e gli strumenti di analisi acquisiti ed elaborati durante il corso.

Contenuti

Il corso intende offrire un panorama della storia della danza teatrale delineatasi tra Europa e Stati Uniti a partire dal Rinascimento, soffermandosi in particolare sulle pratiche performative affermatesi nell'Ottocento, attraverso le rivoluzioni messe in atto all’inizio del Novecento e l’espandersi di esperienze nella seconda metà di quel secolo, fino alla variegata molteplicità che connota i tempi in cui viviamo.

In particolare, la seconda parte del corso si soffermerà sulla contemporaneità, attraverso la visione, l'analisi e il commento di recenti ricostruzioni filologiche, riletture contaminate o radicali reinvenzioni realizzate a partire da ben noti titoli di un passato più o meno lontano, come, ad esempio, Giselle (1841), di Jean Coralli e Jules Perrot; Il lago dei cigni (1895), di Marius Petipa e Lev Ivanov; Le sacre du printemps (1913), di Vaclav Nižinskij; Kontakthof (1978), di Pina Bausch. L’interesse per il rifacimento di creazioni già esistenti investe infatti con evidenza, oggi, non soltanto il repertorio classico-accademico, ma pure quello della danza moderna, della danza contemporanea, del teatro-danza o della post-modern dance, mettendo in campo temi forti, quali l'identità, l'originalità e la riproducibilità dell'opera, l'autorialità e la proprietà intellettuale, lo sguardo e le visioni degli spettatori, la relazione tra passato e presente, la nostalgia, la memoria, il tempo.

Le lezioni si articoleranno intorno alla visione di materiali iconografici e video, analizzati e commentati in aula, e verranno arricchite da incontri con artisti e studiosi.

Il corso avrà inizio lunedì 31 gennaio 2022 e si svolgerà secondo il seguente orario:

lunedì, ore 9,00-11,00

martedì, ore 9,00-11,00

mercoledì, ore 9,00-11,00

Testi/Bibliografia

Il programma di esame è composto da quattro letture:

a) un volume che traccia un sintetico panorama della storia della danza teatrale dal Rinascimento a oggi:

  • Elena Cervellati, Storia della danza, Pearson, Torino 2020

 

b) due volumi a scelta tra quelli indicati di seguito, ciascuno dei quali approfondisce figure o esperienze artistiche tra l’Ottocento e i nostri giorni:

  • Eugenia Casini Ropa, La danza e l'agit-prop. I teatri non-teatrali nella cultura teatrale del primo Novecento, Cue press, Imola 2016 (I ed. Il Mulino, Bologna 1988)
  • Elena Cervellati, Théophile Gautier e la danza. La rivelazione del corpo nel balletto del XIX secolo, CLUEB, Bologna 2007
  • Vito Di Bernardi (a cura di), L'opera coreografica e i suoi processi creativi, numero monografico di "Biblioteca Teatrale", n. 134, luglio-dicembre 2020 (soltanto le pp. 25-181)
  • Silvia Garzarella, Valeria Magli o la poesia ballerina, Mimesis, Milano 2021
  • Alessandro Pontremoli, L'arte del ballare. Danza, cultura e società a corte fra XV e XVII secolo, Edizioni di Pagina, Bari 2021
  • Elena Randi, La modern dance. Teorie e protagonisti, Carocci editore, Roma 2018
  • Elena Randi, Protagonisti della danza del XX secolo. Poetiche ed eventi scenici, Carocci editore, Roma 2014
  • Ted Shawn, Ogni più piccolo movimento. François Delsarte e la danza, a cura di Elena Randi, Dino Audino, Roma 2018

 

c) una raccolta di saggi, che riunisce scritti di diversi autori, concentrati sul tema del “rifare la danza” andando a formare una sorta di volume antologico, Rifare la danza. Metodologie ed esempi:

  • 01_Emanuele Giannasca, La danza nella prospettiva ontologica di una teoria documentale dell’arte, in «Danza e ricerca. Laboratorio di studi, scritture, visioni», n. 10, 2018, pp. 325–346, online: https://danzaericerca.unibo.it/article/view/8710
  • 02_Concetta Lo Iacono, La bambola di Cagliostro. Una storia per immagini di Coppélia ou La Fille aux yeux d'émail, in «Danza e ricerca. Laboratorio di studi, scritture, visioni», n. 3, 2012, pp. 35-60, online: https://danzaericerca.unibo.it/article/view/3343/2718
  • 03_Rita Maria Fabris, Femminile/Maschile nel corpo danzante: Il lago dei cigni, in «Danza e ricerca. Laboratorio di studi, scritture, visioni», n. 4, 2013, pp. 31-56, online: http://danzaericerca.unibo.it/article/view/4207/3659
  • 04_Stephanie Jordan, The Rite of Spring as a Dance: Recent Re-visions, in Neff, Severine - Carr, Maureen - Horlacher, Gretchen (a cura di), The Rite of Spring at 100, Indiana University Press, Bloomington 2017, pp. 29-38, online: https://almastart.unibo.it
  • 05_Annamaria Corea, Romeo e Giulietta. Un perfetto case-study per il balletto narrativo del Novecento, in «Danza e ricerca. Laboratorio di studi, scritture, visioni», n. 6, 2015, pp. 19-29, online: https://danzaericerca.unibo.it/article/view/4969
  • 06_Elena Randi, Il Tanztheater di Pina Bausch, in «Mimesis Journal», n. 2, 2013, pp. 78-104, online: http://journals.openedition.org/mimesis/369
  • 07_Elena Cervellati, Tra canone e archivio vivente: rifare la “nuova danza italiana”, in Guccini, Gerardo (a cura di), Thinking the Theatre. New Theatrology and Performance Studies. Atti del Convegno internazionale di studi, Torino, 29-30 maggio 2015, ALMADL University of Bologna Digital Library, Bologna 2018, pp. 360-373, online: http://amsacta.unibo.it/5781/
  • 08_Alessandra Sini, Il lavoro di Michele Di Stefano per la ripresa coreografica di e-ink fra note autografe e pratiche incorporate, in «Ricerche di s/confine», n. 152, 2018, pp. 111-127, online: https://www.ricerchedisconfine.info/dossier-5/index.htm

 

Per una adeguata preparazione dell’esame, si considera inoltre fondamentale la visione, per intero o in estratti significativi, di alcuni dei principali spettacoli trattati nei medesimi testi, tramite l'ausilio di registrazioni video su supporto dvd o in rete (youtube, vimeo, numéridanse e similari). Occorre quindi presentarsi all'esame dopo avere visionato almeno i seguenti spettacoli:

  • per il punto a), La fille mal gardée (1789), di Jean Dauberval; Giselle (1841), di Jean Coralli e Jules Perrot; Lo Schiaccianoci (1892), di Marius Petipa e Lev Ivanov; Apollon musagète (1928), di George Balanchine; Lamentation (1930), di Martha Graham; Event (1964), di Merce Cunningham; Blaubart (1977), di Pina Bausch; Blue Lady (1983), di Carolyn Carlson;
  • per il punto b), due titoli tra quelli citati in ciascuno dei volumi scelti;
  • per il punto c), un titolo per ciascun saggio compreso nel volume.

Metodi didattici

Le lezioni verranno supportate dalla visione commentata di materiali iconografici e di registrazioni di spettacoli, nonché arricchite da incontri con artisti. Verrà sollecitata la partecipazione attiva degli studenti frequentanti attraverso proposte di letture e discussioni in aula.

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

Il livello dell'apprendimento delle conoscenze relative alla storia della danza e delle arti del movimento verrà verificato tramite un colloquio orale che verterà intorno ai temi trattati durante il corso, ovvero ai testi indicati nel programma d'esame. Il colloquio intende accertare la capacità dello studente di orientarsi tra le fasi nodali della storia della danza teatrale dal Rinascimento a oggi e nel dare esempi puntuali di particolari esperienze artistiche.

Il raggiungimento di una visione organica dei temi affrontati, il possesso di una padronanza espressiva e di un linguaggio specifico, l’originalità della riflessione nonché la dimestichezza con gli strumenti di analisi della storia della danza e delle arti del movimento saranno valutati con voti di eccellenza. La conoscenza perlopiù meccanica o mnemonica della materia, una capacità di sintesi e di analisi non articolate o un linguaggio corretto ma non sempre appropriato, porteranno a valutazioni discrete. Saltuarie acune nella padronanza della materia, scarsa capacità di sintesi e di analisi, linguaggio poco appropriato condurranno a voti che si attesteranno sulla soglia della sufficienza. Significative lacune formative, linguaggio inappropriato, incapacità di analisi degli snodi fondamentali della storia della danza e delle arti del movimento non potranno che essere valutati negativamente.

Strumenti a supporto della didattica

Visione di documenti iconografici tramite proiezioni di immagini fisse e in movimento.

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Elena Cervellati

SDGs

Istruzione di qualità Parità di genere Ridurre le disuguaglianze

L'insegnamento contribuisce al perseguimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030 dell'ONU.