28271 - STORIA DELLE CHIESE E DEI MOVIMENTI RELIGIOSI (LM)

Anno Accademico 2020/2021

  • Docente: Umberto Mazzone
  • Crediti formativi: 6
  • SSD: M-STO/07
  • Lingua di insegnamento: Italiano

Conoscenze e abilità da conseguire

Al termine del corso lo studente conosce le fonti e l'evoluzione storica delle chiese nonché il suo contributo alla storia delle culture e alla storia delle relazioni con altre religioni. E' introdotto anche all'applicazione del metodo storico e alle sue relazioni con altre metodologie (specie per quanto riguarda le scienze sociali) sempre in relazione alla storia religiosa.

Contenuti

Il corso è sdoppiato in due cicli di 30 ore (6 crediti). Complessivamente i due cicli assommano a 60 ore (12 crediti) . I due cicli sono consecutivi. La frequenza al primo ciclo vale 6 crediti.

Il primo ciclo/modulo inizia: 21 SETTEMBRE 2020  I SEMESTRE.

Il primo ciclo/modulo si propone di offrire agli studenti le conoscenze per pervenire ad una valutazione matura del ruolo svolto dalle chiese nel primo conflitto mondiale. Il primo ciclo vale come esame da 6 crediti per il corsi di Storia della chiese e dei movimenti religiosi (1) LM.

Il secondo ciclo/modulo, che va frequentato dopo aver seguito il primo, si prefigge di fornire agli studenti le conoscenze necessarie per comprendere la relazione tra Chiesa e conflitto in età moderna e contemporanea. L' insieme dei due cicli costituisce il corso di Storia delle chiese e dei movimenti religiosi (LM) da 12 crediti.

Per frequentare con profitto il corso è opportuna la conoscenza previa delle questioni fondamentali della storia moderna e contemporanea.


ORARIO E LUOGO DELLE LEZIONI:

I CICLO DAL 21 SETTEMBRE 2020 (PRIMI 6 CFU)

LUNEDI' 11 - 13 AULA GUALANDI SGM

MARTEDI' 11 -13 AULA GUALANDI SGM

MERCOLEDI' 11-13 AULA GUALANDI SGM

II CICLO (DA NOVEMBRE, ULTERIORI 6 CFU PER I 12 CFU)

LUNEDI' 11-13 AULA SEMINARI SGM

MARTEDI' 13-15 AULA GUALANDI SGM

GIOVEDI' 15-17  AULA SEMINARI SGM

 

Titolo del corso: Le chiese di fronte alla guerra in età moderna e contemporanea

Il corso sarà dedicato a studiare l' atteggiamento maturato dal Cristianesimo nei confronti della guerra in età moderna e contemporanea, con particolare attenzione al primo conflitto mondiale (1914-18).

Contenuti del corso

Alla base della scelta di questo argomento per lo svolgimento del corso stanno le considerazioni che:

-Alle religioni si deve riconoscere un ruolo estremamente importante nel produrre, alimentare e risolvere conflitto.

-Il cristianesimo ha manifestato storicamente una fortissima compenetrazione con il tema del conflitto.

A partire da una ricostruzione storica il corso si propone di identificare quanto il conflitto sia stato un tema sistematicamente emergente nei comportamenti e nelle riflessioni teoriche della chiese cristiane.

Particolare attenzione sarà dedicata  a studiare l' atteggiamento maturato dalla Chiesa cattolica nei confronti della guerra agli inizi del XX secolo, ponendo a confronto i comportamenti delle chiese cristiane nella prima guerra mondiale.

 

L' esame si compone di uno o due moduli, a seconda che si tratti di esame da 6 crediti o da 12.

Per il corso da 6 crediti, la prova verterà,PER I FREQUENTANTI, sullo studio di tre opere. QUATTRO PER I NON FREQUENTANTI

La prima è:

D. Menozzi, Chiesa, pace e guerra nel Novecento, Bologna, Il Mulino, 2008

una a scelta tra:

a) S. Robson, La prima guerra mondiale, Bologna , Il Mulino, 2002

b) G.E. Rusconi, L' azzardo del 1915. Come l' Italia decide la sua guerra, Bologna, Il Mulino, 2005

e una (DUE PER I NON FREQUENTANTI) a scelta tra

a) R. Morozzo della Rocca, La fede e la guerra. Cappellani militari e preti-soldati, Roma, Studium, 1980 (ristampa, Udine, Gaspari,2015)

b) L. Bruti Liberati, Il clero italiano nella grande guerra, Roma, Editori Riuniti, 1982

c) J.F. Pollard, Il papa sconosciuto: Benedetto XV (1914-1922) e la ricerca della pace, Cinisello Balsamo, San Paolo, 2001

d) l' insieme dei saggi contenuti nelle due riviste seguenti:

Rivista di Storia del Cristianesimo, 2/2006, Numero monografico su: Religione, Nazione e guerra nel primo conflitto mondiale, da p. 305 a p. 422

e

Humanitas, anno LXIII, n.6, 2008, Numero monografico: La Chiesa e la guerra, da p. 900 a p. 992.

e) l'insieme dei saggi contenuti nel numero monografico di Annali di Storia dell' Esegesi, 26/2,2009, su "Religione e conflitto in età moderna e contemporanea" a cura di U. Mazzone.

f) D. Menozzi, Chiesa e diritti umani, Bologna, Il Mulino, 2012

g) La Chiesa italiana e la Grande Guerra, a cura di D. Menozzi, Brescia, Morcelliana, 2015

h) La Chiesa e la “memoria divisa” del Novecento, a cura di A. Deoriti e G. Turbanti, Bologna, Pendragon, 2016

i) S. Lesti, Riti di guerra. Religione e politica nell’Europa della Grande Guerra, Bologna, Il Mulino, 2015

Per il corso da 12 crediti alle opere, scelte come sopra  SECONDO I CRITERI FREQUENTANTI/NON FREQUENTANTI, si aggiungono, PER TUTTI, due testi  da individuare tra i seguenti:

Chiesa e guerra. Dalla benedizione delle armi alla Pacem in terris, a cura di M. Franzinelli e R. Bottoni, Bologna, Il Mulino, 2005, dall' inizio sino a pagina 181 compresa e poi pp. 393-416 (G. Miccoli, Pio XII e la guerra)

A. Gibelli, L' officina della guerra, Torino 1998

P. Fussel, La Grande Guerra e la memoria moderna, Bologna, Il Mulino, 2005

A. Gibelli, La grande guerra degli italiani, Milano, BUR, 2007

E. Gentile, L'apocalisse della modernità. La Grande Guerra per l' uomo nuovo, Milano, Mondadori, 2008

A. Scottà, Papa Benedetto XV. La chiesa, la grande guerra e la pace (1914-1922), Roma, Edizioni di Storia e Letteratura, 2009

E. J. Leed, Terra di nessuno. Esperienza bellica e identità personale nella prima guerra mondiale, Bologna, Il Mulino, 1985

M. Isnenghi, Il mito della Grande Guerra, Bologna, Il Mulino, 1989

G. Cavagnini, Per una più grande Italia. Il cardinale Pietro Maffi e la prima guerra mondiale, Pisa, Pacini, 2015

 

Testi/Bibliografia

L' esame si compone di uno o due moduli, a seconda che si tratti di esame da 6 crediti o da 12.

Per il corso da 6 crediti, la prova verterà, PER I FREQUENTANTI, sullo studio di tre opere. QUATTRO PER I NON FREQUENTANTI.

La prima è:

D. Menozzi, Chiesa, pace e guerra nel Novecento, Bologna, Il Mulino, 2008

una a scelta tra:

a) S. Robson, La prima guerra mondiale, Bologna , Il Mulino, 2002

b) G.E. Rusconi, L' azzardo del 1915. Come l' Italia decide la sua guerra, Bologna, Il Mulino, 2005

e una (DUE PER I NON FREQUENTANTI) a scelta tra

a) R. Morozzo della Rocca, La fede e la guerra. Cappellani militari e preti-soldati, Roma, Studium, 1980 (ristampa, Udine, Gaspari,2015)

b) L. Bruti Liberati, Il clero italiano nella grande guerra, Roma, Editori Riuniti, 1982

c) J.F. Pollard, Il papa sconosciuto: Benedetto XV (1914-1922) e la ricerca della pace, Cinisello Balsamo, San Paolo, 2001

d) l' insieme dei saggi contenuti nelle due riviste seguenti:

Rivista di Storia del Cristianesimo, 2/2006, Numero monografico su: Religione, Nazione e guerra nel primo conflitto mondiale, da p. 305 a p. 422

e

Humanitas, anno LXIII, n.6, 2008, Numero monografico: La Chiesa e la guerra, da p. 900 a p. 992.

e) l'insieme dei saggi contenuti nel numero monografico di Annali di Storia dell' Esegesi, 26/2,2009, su "Religione e conflitto in età moderna e contemporanea" a cura di U. Mazzone.

f) D. Menozzi, Chiesa e diritti umani, Bologna, Il Mulino, 2012

g) La Chiesa italiana e la Grande Guerra, a cura di D. Menozzi, Brescia, Morcelliana, 2015

h) La Chiesa e la “memoria divisa” del Novecento, a cura di A. Deoriti e G. Turbanti, Bologna, Pendragon, 2016

i) S. Lesti, Riti di guerra. Religione e politica nell’Europa della Grande Guerra, Bologna, Il Mulino, 2015

Per il corso da 12 crediti alle opere, scelte come sopra,SECONDO I CRITERI FREQUENTANTI/NON FREQUENTANTI, si aggiungono, PER TUTTI, due testi da individuare tra i seguenti:

Chiesa e guerra. Dalla benedizione delle armi alla Pacem in terris, a cura di M. Franzinelli e R. Bottoni, Bologna, Il Mulino, 2005, dall' inizio sino a pagina 181 compresa e poi pp. 393-416 (G. Miccoli, Pio XII e la guerra)

A. Gibelli, L' officina della guerra, Torino 1998

P. Fussel, La Grande Guerra e la memoria moderna, Bologna, Il Mulino, 2005

A. Gibelli, La grande guerra degli italiani, Milano, BUR, 2007

E. Gentile, L'apocalisse della modernità. La Grande Guerra per l' uomo nuovo, Milano, Mondadori, 2008

A. Scottà, Papa Benedetto XV. La chiesa, la grande guerra e la pace (1914-1922), Roma, Edizioni di Storia e Letteratura, 2009

E. J. Leed, Terra di nessuno. Esperienza bellica e identità personale nella prima guerra mondiale, Bologna, Il Mulino, 1985

M. Isnenghi, Il mito della Grande Guerra, Bologna, Il Mulino, 1989

 G. Cavagnini, Per una più grande Italia. Il cardinale Pietro Maffi e la prima guerra mondiale, Pisa, Pacini, 2015

Metodi didattici

Il corso avrà un carattere prevalentemente seminariale.

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento


È considerato frequentante lo studente che partecipa almeno al 75% delle lezioni.



L'esame consiste in un colloquio orale sui testi previsti dal programma, al fine di valutare le conoscenze e le capacità critiche dello studente e soprattutto la sua capacità di analizzare i momenti saliente del legame tra Chiese cristiane e guerra, di collocarli all'interno del contesto e di individuare le relazioni fra loro. Saranno quindi oggetto di discussione le competenze storiche relative acquisite attraverso la frequenza alle lezioni, lo studio dei testi e della bibliografia prevista dal programma, contestualizzandone l'analisi nel quadro di dinamiche di lungo periodo

Il raggiungimento da parte dello studente di una conoscenza accurata e approfondita dei temi affrontati nel corso, insieme a buone capacità di analisi e critica e al possesso di una padronanza del linguaggio specifico saranno valutati con voti di eccellenza (30-30L).

Una conoscenza buona dei temi affrontati nel corso, insieme a evidenti capacità di analisi e critica e al possesso di una padronanza del linguaggio specifico saranno valutati con voti buoni (27-29).

Una conoscenza per lo più meccanica e/o mnemonica della materia, una capacità di analisi non sempre ben articolata e/o un linguaggio corretto ma non sempre appropriato porteranno a valutazioni discrete (23-26).

 Debolezze nelle capacità di analisi e linguaggio spesso inappropriato – seppur in un contesto di conoscenze minimali del materiale d'esame - condurranno a voti che non supereranno di molto la sufficienza (18-22).

 Insufficienti capacità analitiche, linguaggio inappropriato, mancanza di orientamento all'interno dei testi previsti dal programma non potranno che essere valutati negativamente.

Poiché il colloquio orale si prefigge di valutare le capacità critiche e metodologiche maturate dallo studente,  particolarmente importanti saranno le abilità manifestate dal candidato nel muoversi all'interno delle fonti e del materiale bibliografico d'esame, mostrando di saperne ricavare  le informazioni utili per delineare gli snodi fondamentali della vita del cristianesimo del periodo .

Non sono previste prove dedicate a chi ha seguito il corso in anni precedenti.

Gli studenti non frequentanti, che avrebbero dovuto sostenere l'esame in anni precedenti, debbono attenersi per l'esame al programma dell'anno accademico in corso. Gli studenti che hanno frequentato il corso in anni passati, ma non anno ancora sostenuto l'esame, portano, di norma, il programma del loro anno di frequenza. Possono tuttavia concordare col docente di presentare il programma dell'anno in corso.

Gli studenti frequentanti e quelli non frequentanti prestino attenzione alle indicazioni riportate nel programma relativamente ai testi da presentare all' esame.

   




Strumenti a supporto della didattica

Nel corso delle lezioni saranno letti e discussi in comune testi e documenti d' archivio. Verrà proiettata  documentazione cinematografica.

Saranno utilizzati anche sussidi audiovisivi e informatici

Link ad altre eventuali informazioni

http://www.unibo.it/SitoWebDocente/default.aspx?UPN=umberto.mazzone%40unibo.it

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Umberto Mazzone

SDGs

Parità di genere Ridurre le disuguaglianze Pace, giustizia e istituzioni forti

L'insegnamento contribuisce al perseguimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030 dell'ONU.