87654 - ARCHEOLOGIA DEI SITI VESUVIANI (1) (LM)

Anno Accademico 2019/2020

  • Docente: Antonella Coralini
  • Crediti formativi: 6
  • SSD: L-ANT/07
  • Lingua di insegnamento: Italiano
  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
  • Campus: Bologna
  • Corso: Laurea Magistrale in Archeologia e culture del mondo antico (cod. 8855)

Conoscenze e abilità da conseguire

Al termine del corso lo studente possiede gli strumenti per un approccio integrato allo studio dei siti vesuviani, attento alla loro natura specifica di siti archeologici storici, che devono il loro status di campione per antonomasia dell’archeologia classica non ad un’effettiva eccellenza in antico, ma al capriccio della sorte e all’eccezionalità del loro stato di conservazione. Lo studente dimostra una coscienza critica nei confronti della vulgata e un’autonoma capacità di revisione dei suoi luoghi comuni, che gli consentirà di ricondurre i siti archeologici vesuviani alla loro reale natura di caso di studio privilegiato, ma non di parametro di riferimento di valore universale. Al termine del corso lo studente sa orientarsi nella ricca letteratura scientifica, individuare temi suscettibili di approfondimento, progettare autonomamente un percorso di ricerca ed elaborarne i risultati in un contributo originale, in forma sia verbale che scritta.

Contenuti

Inizio delle lezioni: 17 marzo 2020

martedì, ore 11-13, Aula Fumagalii, S. Giovanni in Monte
mercoledì. ore -17-19, aula Gualandi, S. Giovanni in Monte venerdì, ore 11, Aula Fumagalli, San Giovanni in Monte

Il corso propone l'esplorazione di una realtà territoriale, quella della regione vesuviana, molto nota per alcuni casi eccellenti, di particolare rilievo quantitativo e qualitativo, ma nell'insieme e nel dettaglio ancora molto poco indagata e studiata.

Alla definizione dello status quaestionis farà seguito l'analisi di casi di studio, su un doppio binario: sia attraverso l'esame sia di esperienze compiute da altri gruppi di ricerca (Oplontis Project; Restoring Ancient Stabiae; ...), sia per il tramite di esercitazioni pratiche nell'ambito del progetto Villa Sora (2016-), l'ultimo nato fra i progetti di ricerca del Programma quadro Vesuviana (1998-) dell'Ateneo di Bologna.

EXTRA MOENIA. Abitare il territorio nel mondo romano: la regione vesuviana

1 -Introduzione al corso: metodi, obiettivi, casi di studio

2 - Storia degli studi: status quaestionis e orientamenti della ricerca

3 - Le fonti letterarie.

4 - Le fonti iconografiche

5 - Le fonti archeologiche: realtà documentaria, evidenza materiale,  proposte tassonomiche.

Testi/Bibliografia

Per gli studenti frequentanti:

2 fra i seguenti testi:

1) Oplontis: Villa A (“of Poppaea”) at Torre Annunziata, Italy. Volume 1. The Ancient Setting and Modern Rediscovery, ed. by John R. Clarke and Nayla K. Muntasser, c2014 © The Oplontis Project [http://www.oplontisproject.org] OPEN ACCESS

https://www.fulcrum.org/concern/monographs/j9602145p

2) Oplontis: Villa A ("of Poppaea") at Torre Annunziata, Italy. Volume 2. The Decorations: Painting, Stucco, Pavements, Sculptures, ed. by John R. Clarke and Nayla K. Muntasser, 2019 © The Oplontis Project [http://www.oplontisproject.org] OPEN ACCESS

https://www.fulcrum.org/concern/monographs/tb09j7416?locale=en

3) S. De Caro, La villa rustica in località Villa Regina a Boscoreale. Rome, G. Bretschneider, 1994.

4) Apolline Project vol. 1: Studies on Vesuvius’ North Slope and the Bay of Naples, ed. by G.F. De Simone – R.T. Macfarlane, Napoli 2009 (Università degli Studî Suor Orsola Benincasa Napoli – Brigham Young University)

Per gli studenti non frequentanti:

oltre ai testi sopra indicati, una delle seguenti letture

- H. Mielsch, La villa romana, Firenze, Giunti, 1999

- The Roman Villa in the Mediterranean Basin: Late Republic to Late Antiquity. ed. By Marzano, A., & Métraux, G. (Eds.), Cambridge: Cambridge University Press, 2018, pp. 1-156.

Metodi didattici

Il corso adotterà un approccio integrato, articolato non solo in lezioni frontali, caratterizzate da un ampio uso di immagini, che al termine delle lezioni saranno messe a disposizione in forma di pdf, ma anche da incontri seminariali, a frequenza facoltativa, e da un ciclo di lezioni/conferenze di colleghi di altri Atenei ed enti di ricerca italiani e internazionali.

Il patto formativo prevede anche, alla conclusione del corso, e quasi sicuramente entro il mese di maggio, un viaggio di studio, ai fini della verifica autoptica dei siti presi in esame.

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

La verifica consiste in un esame orale (domande su temi generali o su argomenti specifici; riconoscimento e descrizione di monumenti, sulla base di planimetrie e fotografie), volto a valutare

- la conoscenza e la comprensione critica del contenuto delle lezioni e delle letture integrative, oppure, per gli studenti non frequentanti, delle letture sostitutive;

- la capacità di stabilire e motivare nessi fra i temi oggetto del corso, ovvero di orientarsi all'interno della disciplina e di costruirvisi un percorso logico;

- l’elaborato, o gli elaborati, scritto/i presentato/i dallo studente;

- per gli studenti che non hanno sostenuto precedentemente un esame di Archeologia romana o di Archeologia classica, la conoscenza manualistica della disciplina.

Per gli studenti frequentanti l'esame consiste in un colloquio orale sui principali temi affrontati a lezione e trattati nei testi indicati in bibliografia,

Per gli studenti non frequentanti l'esame consiste in un colloquio orale sui testi iindicati in bibliografia.

Nella valutazionefra della prova si terrà conto, in particolare, della capacità dello studente di sapersi orientare nella materia, stabilendo nessi temi e problem.

Si valuteranno quindi:
- La padronanza dei contenuti
- La capacità di sintesi e di analisi dei temi e dei concetti
- La capacità di sapersi esprimere adeguatamente e con linguaggio appropriato alla materia trattata

Il raggiungimento da parte dello studente di una visione organica dei temi affrontati a lezione, congiuntamente alla loro utilizzazione critica, ad una buona padronanza espressiva e ad un linguaggio specifico saranno valutati con voti di eccellenza.

Una conoscenza mnemonica della materia, unitamente a capacità di sintesi e di analisi articolate in un linguaggio corretto, ma non sempre appropriato, porteranno a valutazioni discrete.

Lacune formative e/o linguaggio inappropriato – seppur in un contesto di conoscenze minimali del materiale d'esame – condurranno a voti che non supereranno la sufficienza.

Lacune formative, linguaggio inappropriato, mancanza di orientamento all'interno dei materiali bibliografici offerti durante il corso saranno valutati negativamente

Verranno inoltre adeguatamente valutate eventuali ricerche individuali concordate con la docente e presentate in forma di breve relazione scritta.

Per gli studenti stranieri è possibile, su richiesta, svolgere la prova d'esame sul contenuto delle lezioni e delle letture in forma scritta , piuttosto che in forma orale.

In questo caso, la prova consisterà in risposte scritte a quattro quesiti (domande libere, su temi generali, e riconoscimento di opere).

Per gli elaborati è vivamente consigliato l'uso della lingua italiana, ma sono accettate anche risposte in inglese, francese, spagnolo.

La prova scritta verrà discussa, dopo la correzione, in lingua italiana.

Per gli studenti stranieri è possibile svolgere la prova d’esame sul contenuto delle lezioni e sulle conoscenze manualistiche in forma scritta, mediante brevi risposte ad alcuni quesiti: sono accettate risposte, oltre che in italiano, in inglese, francese e spagnolo.

Anche la ricerca individuale può essere svolta in una di queste lingue: la sua discussione, tuttavia, si terrà sempre in italiano.

Strumenti a supporto della didattica

Videopresentazioni, che al termine delle lezioni saranno messe a disposizione in forma di pdf.

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Antonella Coralini

SDGs

Istruzione di qualità Lotta contro il cambiamento climatico

L'insegnamento contribuisce al perseguimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030 dell'ONU.