28126 - TEORIE E CULTURE DELLA RAPPRESENTAZIONE (LM)

Anno Accademico 2019/2020

  • Docente: Enrico Pitozzi
  • Crediti formativi: 12
  • SSD: L-ART/05
  • Lingua di insegnamento: Italiano
  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
  • Campus: Bologna
  • Corso: Laurea Magistrale in Discipline della musica e del teatro (cod. 8837)

Conoscenze e abilità da conseguire

Al termine del corso lo studente: - acquisisce strumenti teorico-metodologici di base a raggio pluridiscinare per lo studio e la comprensione dei fatti teatrali (inclusi quelli di ambito musicale), senza prescindere da una ormai indispensabile considerazione interculturale e transculturale dello spettacolo vivente. Egli inoltre: - acquisisce conoscenze avanzate sullo studio del teatro (incluso quello musicale) e sulla teoria teatrale, senza prescindere da una ormai indispensabile considerazione interculturale e transculturale dello spettacolo vivente, che ricomprenda anche le prospettive e i contributi delle cosiddette scienze "dure" oltre a quelli della storia e delle scienze umane; - possiede sofisticati strumenti teorico-metodologici a raggio pluridisciplinare, indispensabili per le future operatività artistiche-critiche-organizzative nel campo dello spettacolo dal vivo.

Contenuti

Titolo del corso

Natura della rappresentazione.

I. Indagine sulla visione.

Date corso

Inizio corso: 02 marzo 2020

Fine corso: 12 maggio 2020

Giorni:

Lunedì | Martedì ore 11-13

Mercoledì ore 9-11

Aula Cruciani, Via Barberia 4

Temi del corso

Il corso non intende essere un contributo alla ricerca storiografica, esso scaturisce piuttosto da una necessità del pensiero; pone così il tema della conoscenza a partire dallo studio dello strumento conoscitivo usato: il Teatro.

Pensare il Teatro equivale dunque a pensarne i fondamenti, coltivarli a partire dall’etimologia ch’esso dischiude. Fare l’opposto sarebbe come scartare le radici per coltivare i rami. Per questa ragione il corso si rivolge al Teatro e non ai teatri: pensare il Teatro non dà luogo a una disciplina specialistica, né a una visione del mondo o a «valore culturale», bensì mette in campo un radicale domandare che trasforma l’uomo, nel suo esistere, dalle fondamenta. È qui che si delinea l’incontro tra il Teatro e la Filosofia come aspetto caratterizzante del corso: essi sono due predicati della conoscenza, due modi di condurre l’esistenza.

Adottando una prospettiva fenomenologia e filosofica, il corso si orienta intorno ai temi del suono sulla scena contemporanea, prendendo in considerazione esperienze internazionali come quelle di Romeo Castellucci|Societas Raffaello Sanzio, Teatro delle Albe, Teatro Valdoca, Simona Bertozzi, Cindy Van Acker o Heiner Goebbels altri, andando a definire la cornice teorica dell’immagine acustica. Sulla scena contemporanea forme, suono e colore pongono un problema inerente il tema della visione, mettendone in discussione lo statuto; d’altronde la parola «teatro» rinvia al luogo della visione. É dunque necessario interrogarsi intorno a cosa si vede in scena: l’epifania degli enti sembra essere la risposta. In questa cornice prenderemo dunque in considerazione anche il tema della vocalità (phoné) come declinazione di una riflessione più ampia dedicata ai Teatri del suono, nella convinzione che la dimensione acustica esprima un potenziale drammaturgico in grado di condizionare e orientare la visione dello spettatore. Il suono, così come il colore, sono la temperatura della scena, e la loro composizione riorienta la percezione dello spettatore, dando forma a un ambiente immersivo all’interno del quale è coinvolto. In questo scenario, la composizione scenica diviene una tensione tra aspetti visibili e invisibili, udibili e inudibili, che si manifestano sulla scena come in un campo magnetico. Con questi presupposti, tale indagine tende a rinnovare la prospettiva analitica e il punto di vista metodologico intorno al teatro e alla danza contemporanei, oltre che ridefinire il concetto di ascolto.

 

Testi/Bibliografia

Bibliografia (12 CFU)

1)- E. Pitozzi, Acusma. Figura e voce nel teatro sonoro di Ermanna Montanari. Macerata, Quodlibet, 2017.

2)- E. Pitozzi (a cura di), Teatri del suono - numero monografico della rivista «Culture Teatrali», n. 27. Lucca, La casa Usher, 2018.

3)- P. Di Matteo (a cura di), Toccare il reale. L'arte di Romeo Castellucci. Napoli, Cronopio, 2015.

4)- Teatro Valdoca Album dei Giuramenti. Tavole dei Giuramenti, con testi di Lorella Barlaam e Mariangela Gualtieri e tavole di Cesare Ronconi, Macerata, Quodlibet, 2019

5)- appunti delle lezioni

Metodi didattici

Lezioni frontali con momenti seminariali.

Il corso mette in gioco il contributo teorico, analitico e critico-operativo del docente e degli studenti e si svilupperà secondo due modi interrelati: una parte teorica sotto forma di lezioni; e una parte pratica – con l'intervento diretto degli studenti nellelaborare un lexicon dei temi trattati. Determinanti, per lo svolgimento del corso, saranno gli incontri con artisti che lavorano in quest'ambito di ricerca e creazione.

Altre indicazioni bibliografiche, in lingua straniera, verranno fornite e discusse durante lo svolgimento del corso, così da inquadrare le problematiche sollevate in una più ampia cornice analitica.

Approfondimenti e letture critiche, nonché una scheda con l'indicazione dei materiali discussi durante ogni lezione, sarano caricate sulla piattaforma IOL dell'insegnamento.

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

La valutazione del corso avverrà secondo i modi, i tempi e le direttive stabilite dal corso di studi. Si baserà su un colloquio orale; lo studente potrà, inoltre, concordare con il docente una tesina scritta riguardante argomenti legati allo svolgimento del corso. L'elaborato dovrà essere di circa 10 cartelle, da consegnare una settimana prima dell'appello nel quale si intende sostenere l'esame.

Per gli studenti non frequentanti l'esame consiste in un colloquio orale sui testi in bibliografia + l’aggiunta di questo volume:

V. Valentini (a cura di), Drammaturgie sonore, Roma, Bulzoni, 2012.

Nella valutazione della prova si terrà conto, in particolare, della capacità dello studente di sapersi orientare all'interno del materiale bibliografico d'esame al fine di trarre le informazioni utili che gli permetteranno di illustrare temi e problemi e di saperli collegare tra loro.

Si valuteranno quindi:

- La padronanza dei contenuti

- La capacità di sintesi e di analisi dei temi e dei concetti

- La capacità di sapersi esprimere adeguatamente e con linguaggio appropriato alla materia trattata

Il raggiungimento da parte dello studente di una visione organica dei temi affrontati a lezione congiuntamente alla loro utilizzazione critica, un’ottima padronanza espressiva e di linguaggio specifico saranno valutati con voti di eccellenza (30 e lode e 30).

Il raggiungimento da parte dello studente di una visione organica dei temi e una loro lettura critica, una buona padronanza espressiva e di linguaggio specifico saranno valutati con voti di buoni (29-27).

Una conoscenza mnemonica della materia, unitamente a capacità di sintesi e di analisi articolate in un linguaggio corretto, ma non sempre appropriato, porteranno a valutazioni discrete (26-24).

Lacune formative e/o linguaggio poco preciso – seppur in un contesto di conoscenze minimali del materiale d'esame – condurranno a voti sufficienti (23-21).

Lacune formative e/o linguaggio impreciso – seppur in un contesto di conoscenze minimali del materiale d'esame – condurranno a voti appena sufficienti (20-18).

Lacune formative, linguaggio inappropriato, mancanza di orientamento all'interno dei materiali bibliografici saranno valutati negativamente (<18).

Strumenti a supporto della didattica

Materiali audiovisivi, archivi digitali, piattaforme e siti web.

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Enrico Pitozzi

SDGs

Istruzione di qualità Ridurre le disuguaglianze La vita sulla terra Partnership per gli obiettivi

L'insegnamento contribuisce al perseguimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030 dell'ONU.