12078 - SOCIOLOGIA DELLA DEVIANZA

Anno Accademico 2019/2020

  • Docente: Sandra Sicurella
  • Crediti formativi: 10
  • SSD: SPS/12
  • Lingua di insegnamento: Italiano
  • Moduli: Sandra Sicurella (Modulo 1) Sandra Sicurella (Modulo 2)
  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza (Modulo 1) Convenzionale - Lezioni in presenza (Modulo 2)
  • Campus: Forli
  • Corso: Laurea in Sociologia (cod. 8495)

Conoscenze e abilità da conseguire

L'obiettivo formativo dell'insegnamento di sociologia della devianza è quello di fornire un'introduzione concettuale allo studio sociologico della devianza utile per meglio comprendere i mutamenti intervenuti entro la cultura contemporanea, con particolare riferimento all'analisi dei fenomeni criminosi. In tale prospettiva, risulterà determinante l'apporto fornito dalle principali teorie criminologiche, attraverso un percorso che ne illustrerà la formazione e la successiva trasformazione in epoche e contesti differenti. La conoscenza di questi apporti teorici consente allo studente di disporre di un bagaglio culturale idoneo per la valutazione critica dell'’evoluzione della criminalità e della devianza.

Contenuti

Una prima parte del programma riguarda i rapporti tra la sociologia della devianza e le altre scienze dell'uomo, evidenziando la presenza di diversi e, a volte, contrastanti paradigmi. Successivamente sarà affrontato l'aspetto storico-evolutivo della disciplina per poi soffermare l'attenzione su contributi teorici specifici che hanno alimentato un acceso dibattito nelle discipline criminologiche.

Questo excursus storico prevederà l'esame di alcuni aspetti della dinamica criminosa, l'interazione autore di reato-vittima e le modalità con le quali gli operatori interagiscono con le vittime.

Testi/Bibliografia

Balloni A., Bisi R., Sette R., Criminologia e psicopatologia forense, Wolters Kluwer, Milano, 2019.

Tutti gli articoli pubblicati sul seguente numero della Rivista di Criminologia, Vittimologia e Sicurezza: Anno 12, numero 1, gennaio-aprile 2018 (disponibile gratuitamente sul sito web: www.vittimologia.it/rivista)

 

 

 

Metodi didattici

Lezioni frontali, proiezione di video, presentazioni di gruppo in aula.

La frequenza non è obbligatoria, ma è vivamente consigliata.
Poiché il corso prevede anche un coinvolgimento attivo dello studente tramite le presentazioni, la frequenza alle lezioni (certificata da almeno il 70% delle presenze) è necessaria per poter svolgere il programma di esame "per frequentanti".

 

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

La prova di esame ha l'obiettivo di verificare il raggiungimento dei seguenti obiettivi didattici:

1) conoscenza delle principali teorie criminologiche affrontate;

2) capacità di utilizzare tali teorie per analizzare il crimine in un contesto, come quello attuale, caratterizzato da un rapido mutamento sociale.

Per gli studenti non frequentanti, l'esame consiste in una prova scritta seguita da un colloquio orale. Per lo svolgimento della prova scritta vengono assegnati 90 minuti.

Per gli studenti frequentanti verranno effettuate in itinere due prove scritte con domande aperte. A seguito del superamento delle prove scritte, lo studente potrà accedere all'esame orale durante gli appelli ufficiali.

A causa dell'emergenza sanitaria, le modalità di verifica dell'apprendimento sono così modificate:

colloquio orale per studenti frequentanti e non frequentanti.

Strumenti a supporto della didattica

PC e videoproiettore. Risorse web.

Durante le lezioni verrà presentato del materiale didattico che sarà messo a disposizione degli studenti sul sito web: https://iol.unibo.it

Tale materiale didattico non è sostitutivo dei testi/articoli di riferimento, ma è integrativo di questi e costituisce una guida per una migliore comprensione degli argomenti da studiare.

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Sandra Sicurella

SDGs

Istruzione di qualità Parità di genere Pace, giustizia e istituzioni forti

L'insegnamento contribuisce al perseguimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030 dell'ONU.