79271 - LOTTA BIOLOGICA E INTEGRATA AGLI INSETTI

Anno Accademico 2018/2019

  • Docente: Giovanni Burgio
  • Crediti formativi: 6
  • SSD: AGR/11
  • Lingua di insegnamento: Italiano
  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
  • Campus: Bologna
  • Corso: Laurea Magistrale in Scienze e tecnologie agrarie (cod. 9235)

Conoscenze e abilità da conseguire

Al termine del corso lo studente è in grado di: - interpretare le dinamiche che avvengono tra insetti dannosi e utili, e per impostare protocolli di difesa integrata e biologica dagli insetti. - conoscere i metodi e le tecniche per valorizzare i limitatori naturali degli artropodi dannosi, - avere un quadro completo delle strategie di difesa sostenibili. - riconoscere i principali artropodi utili - applicare le più recenti acquisizioni anche gestione del paesaggio agrario, nell’ottica della conservazione e implementazione della biodiversità.

Contenuti

Lo studente che accede a questo insegnamento e' in possesso di una buona preparazione in entomologia generale e speciale, e conosce i principi di base della difesa delle colture dai fitofagi. Questi prerequisiti vengono forniti dalle lauree triennali di scienze agrarie e dal primo anno della magistrale.

Nell'ambito del tema della protezione delle piante, acquisire la capacita' di pianificare e applicare le tecniche di difesa sostenibile contro fitofagi dannosi e' una priorita' nella formazione di un laureato nelle discipline agrarie, in considerazione anche delle recenti applicazioni del piano d'azione nazionale (PAN) per l'uso sostenibile dei prodotti fitosanitari. La scelta di modelli di difesa per l'agricoltura biologica è inoltre molto importante per la protezione dell'ambiente, la salvaguardia della diversità e la tutela della salute umana.

  • Introduzione- La storia della lotta biologica (0.5 CFU): le prime intuizioni nell'antichita', le osservazioni pionieristiche di Aldrovandi e Leeuwenhoek, Darwin e l'interpretazione del fenomeno del parassitismo, la nascita della lotta biologica nel 1890: il caso di Rodolia cardinalis in California, la scuola italiana fra ottocento e inizi novecento: Rondani, Berlese, Silvestri, Grandi.
  • tecniche di lotta agli artropodi e disciplinari di difesa (3 CFU): La difesa contro i principali insetti fitofagi verrà sintetizzata mediante SPECIALI DIFESA, che prendono in rassegna tecniche e prodotti registrati sia nei disciplinari di produzione integrata che di agricoltura biologica. Verranno prese in riferimento le colture frutticole, orticole ed estensive più importanti in Emilia-Romagna. Mediante seminari, inoltre, saranno approfonditi anche modelli di difesa di altre colture di interesse nazionale o internazionale. Durante il corso, mediante esercitazioni pratiche in aula con materiale fotografico, verranno trattati: 1) le sintomatologie di danno di insetti di importanza economica; 2) il riconosciemnto delle specie utili, con particolare riferimento a predatori e parassitoidi. Di seguito sono elencate le tecniche di lotta contro fitofagi, che vengono analizzate in maniera approfondita durante il corso e che fanno parte degli speciali difesa. METODI DI LOTTA PREVENTIVI CONTRO FITOFAGI: piante resistenti, mezzi meccanici (con particolare riferimento alle reti anti-insetto), mezzi agronomici (trap crop, piante biocide, rotazioni, consociazioni). CAMPIONAMENTO: metodi e tecniche più utilizzate in entomologia. Il GIS a supporto della difesa: campionamenti geo-refenziati su base spaziale (con esempi), definizione di aree a rischio. I MODELLI PREVISIONALI FENOLOGICI: impiego dei modelli a ritardo variabile nella difesa.  SEMIOCHIMICI: a) I FEROMONI nella lotta contro i fitofagi: monitoraggio e detection, cattura massale, tecnica del mating disruption (con esempi applicativi); b i composti volatili indotti dal danno dei fitofagi (o HIPV) e loro importanza nella difesa. Gli induttori di resistenza e le loro potenzialità nella difesa contro insetti. LOTTA BIOLOGICA: predatori e parassitoidi; lotta biologica classica, lotta biologica aumentativa (metodi inoculativi e inondativi), lotta biologica conservativa, lotta biologica basata sulle nuove associazioni. Lancio di insetti mediante mezzi meccanici e droni. Esempi applicativi di lotta biologica contro fitofagi di importanza economica e loro importanza nei disciplinari di difesa. Analisi dei potenziali impatti indesiderati dovuti all’introduzione di entomofagi esotici: la teoria per guidare la pratica. Il caso di Harmonia axyridis. INSETTICIDI e modalita' d'azione. Insetticidi di sintesi, insetticidi di origine vegetale e naturale, insetticidi microbiologici (Bacillus thuringiensis, virus, funghi, nematodi). Uso di ESCHE ATTRATTIVE nella lotta contro ditteri. Posizionamento corretto (Timing) degli interventi insetticidi. Criteri di scelta dei prodotti fitosanitari. EFFETTI INDESIDERATI DEGLI INSETTICIDI. Resistenza delle popolazioni di insetti a insetticidi. Gestione e mitigazione della resistenza. La selettività come criterio di base per la scelta degli insetticidi, selettività primaria e secondaria. Acaro-insorgenza, trofobiosi e ormoligosi.
  • Gestione del paesaggio agrario e suo ruolo nella difesa (1 CFU): agroecologia e difesa contro insetti: principi di base e principali applicazioni nei disciplinari difesa. Aree di interesse ecologico (o infrastrutture ecologiche) e loro importanza nella conservazione degli entomofagi. Relazioni funzionali tra piante non coltivate e fauna utile. Piante non coltivate dannose e loro gestione per prevenire effetti nocivi (o disservizi).
  • Lotta biologica e integrata in coltura protetta (1.5 CFU): caratteristiche dell'ambiente protetto. Fitofagi di importanza economica: ragnetto rosso, tripidi, afidi, mosche bianche, cocciniglie, agromizidi minatori. Equilibri dinamici fitofagi-artropodi utili negli ambienti protetti. Impostazione delle tecniche di difesa in ambiente protetto, con particolare riferimento alla lotta biologica. Lancio di entomofagi mediante la tecnica aumentativa. Lanci inoculativi e inondativi in ambiente protetto. Rilascio di insetti utili mediante tecnica banker plant e tecnica pest in first. Entomofagi utilizzati in ambiente protetto: acari fitoseidi, antocoridi predatori (Orius spp.), coccinelle predatrici di afidi e cocciniglie, miridi predatori, imenotteri braconidi, afelinidi, encirtidi ed eulofidi. Insetticidi registrati in ambiente protetto e loro effetti indesiderati. Il problema dell’acaro insorgenza in ambiente protetto. Le biofabbriche. Nel corso è prevista la visita a una biofabbrica.

Testi/Bibliografia

Dispense del docente in pdf, distrubuite all'occorrenza agli studenti, e rese disponibili su AMS Campus. Le dispense comprendono tutto il materiale didattico mostrato in aula durante il corso.

Testi consigliati:

Butturini A., Galassi (a cura di) 2014 Difesa fitosanitaria in produzione integrata. Edagricole.

Colazza S. e coll., 2018 Lineamenti di entomologia in agricoltura biologica. Palermo university Press. Università di Palermo.

Benuzzi M., Vacente V., 2004 Difesa fitosanitaria in agricoltura biologica. Edagricole.

Vacante V., Benuzzi M., 2007 Difesa delle colture in serra. Edagricole.

Metodi didattici

Il corso prevede lezioni frontali, esercitazioni in aula e laboratorio, seminari di approfondimento, e la visita a una biofabbrica che produce e vende artropodi utili.

  • Le lezioni frontali (36 ore) curano lo svolgimento del programma in maniera teorica.
  • Le lezioni pratiche e le esercitazioni in aula e laboratorio (24 ore) curano gli aspetti pratico-applicativi come: 1) il riconoscimento dei principali artropodi utili (mediante materiale fotografico, audiovisivi e scatole entomologiche);  2) la sintomatologia di  danno dei principali fitofagi (con materiale fotografico); 3) l'analisi critica dei disciplinari di difesa integrata e biologica, in riferimento all'esigenza di ridurre l'impatto ambientale, salvaguardare la biodiversità funzionale e ridurre l'utilizzo di insetticidi.

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

L'insegnamento è parte del Corso Integrato “ Avversità delle piante" insieme all'insegnamento “Patologia vegetale avanzata”. Pertanto la valutazione del corso integrato tiene conto congiuntamente del livello di conoscenze e competenze acquisite dallo studente relativamente ai contenuti di tutti gli insegnamenti.

La verifica dell'apprendimento avviene attraverso il solo esame finale, che accerta l'acquisizione delle conoscenze e delle abilità attese tramite due fasi:

1) la presentazione di un elaborato su un argomento del programma, a scelta dal candidato (tempo 5 minuti);

2) una prova orale costituita da due domande.

Attraverso l'elaborato (1), vengono accertate: la capacità di approfondimento di un argomento trattato a lezione; l'analisi critica nell'affrontare tematiche di difesa ed entomologia applicata; la capacità di sintesi e comunicazione. Attraverso la prova orale (2) viene accertata la preparazione generale su tutto il corso.

Strumenti a supporto della didattica

PC, videoproiettore.

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Giovanni Burgio