78296 - ARCHITETTURA E COMPOSIZIONE ARCHITETTONICA II CON LABORATORIO

Anno Accademico 2018/2019

  • Docente: Maura Savini
  • Crediti formativi: 12
  • SSD: ICAR/14
  • Lingua di insegnamento: Italiano
  • Moduli: Maura Savini (Modulo 1) Maura Savini (Modulo 2)
  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza (Modulo 1) Convenzionale - Lezioni in presenza (Modulo 2)
  • Campus: Bologna
  • Corso: Laurea Magistrale a Ciclo Unico in Ingegneria edile - architettura (cod. 0940)

Conoscenze e abilità da conseguire

Il corso tratta gli strumenti teorici e operativi propri della composizione architettonica applicati alle diverse scale di intervento, dall’architettura alla composizione urbana, al rapporto fra architettura e paesaggio. Oggetto principale sia del corso che del laboratorio progettuale è il progetto di ambiti residenziali di nuova edificazione: architettura, spazi collettivi, sistema del verde, con particolare attenzione alle tematiche dell’efficienza energetica.

Contenuti

I luoghi e le architetture, realizzate o soltanto ideate, sono considerati come i termini entro cui si definisce il radicamento dell'architettura, lo spazio inteso come scenario della costante reinvenzione in cui vecchio e nuovo sono parte di una medesima rielaborazione.

Il lavoro che il laboratorio si propone ha come oggetto la definizione del progetto di architettura in rapporto alla costruzione dello spazio urbano; se si considera l'architettura come scienza caratterizzata da un suo definito corpus disciplinare, e perciò la si intende come processo di conoscenza dei fatti, ne deriva che la forma coincide con il risultato di questo processo di conoscenza, oltre ad essere soluzione adeguata alle esigenze che ne hanno richiesta la realizzazione.

Il progetto quindi si formalizza in questa sua dimensione tecnico-pratica, che comporta l'analisi dei modi con cui nel tempo si sono prodotte risposte a questioni determinate - dando luogo a soluzioni tipiche - e che si stacca dalla sua dimensione storica proprio in quanto tralascia i significati che via via si sono associati alle forme.

Il rapporto che nel progetto si istituisce con la tradizione dell'architettura e con i tipi edilizi in cui si è fissata stabilmente una risposta costruttiva adeguata al problema posto, costituirà dunque il campo di azione privilegiato del lavoro progettuale.

Testi/Bibliografia

Bruno, Francesco. Ludwig Hilberseimer. La costruzione di un’idea di città. Il periodo tedesco, Milano: Il Libraccio, 2010 (Milano: Il Libraccio, 2015)

Rational architecture. The reconstruction of the European city, Bruxelles: Editions des Archives d’architecture moderne, 1978;

Focillon, Henry. Vita delle forme. Milano: Minuziano, 1945 (Torino: G.Einaudi, 2002);

Grassi, Giorgio. Scritti scelti 1965 -1999. Milano: F. Angeli, 2000;

Grassi, Giorgio. Una vita da architetto. Milano: F. Angeli, 2008;

Hilberseimer, Ludwig. Architettura a Berlino degli anni ‘20, Milano: F. Angeli, 1979 (Milano: F. Angeli 1981);

Hilberseimer, Ludwig. Mies van der Rohe. Milano: Clup 1984 (Milano: CittàStudi, 1993);

Hilberseimer, Ludwig. Un’idea di piano. Venezia: Marsilio, 1967 (Venezia: Marsilio 1985);

Lévi-Strauss, Claude. Tristi tropici. Milano: Il Saggiatore, 1960 (Milano: Il Saggiatore 2015);

Loos, Adolf. Parole nel vuoto. Milano: Adelphi, 1972 (Milano: Adelphi 2014);

Lord, James. Un ritratto di Giacometti. Roma: Nottetempo, 2004;

Progetti per Ca’ Venier dei Leoni” in Progetto Venezia -Terza Mostra Internazionale di Architettura, II voll. Venezia: Biennale di Venezia/Electa Editrice, 1985;

Rossi, Aldo. Autobiografia scientifica. Parma: Pratiche, 1990 (Milano: Il Saggiatore, 2009);

Rossi, Aldo. “Caratteri urbani delle città venete”, in Aymonino, Carlo et al. La città di Padova. Saggio di analisi urbana. Padova: Marsilio, 1970, pp.419-490;

Rossi, Aldo. Scritti scelti sull’architettura e la città 1956-1972, a cura di Rosaldo Bonicalzi. Milano: Clup, 1978 (Macerata: Quodlibet, 2012);

Martí Arís, Carlos. Le variazioni dell’identità. Il tipo in architettura. Milano: CittàStudi, 1990 (Milano: CittàStudi, 1993);

Muratori, Saverio. Studi per un’operante storia urbana di Venezia. Roma: Istituto Poligrafico dello Stato, 1960;

Pracchi, Attilio. Il tetto e le stelle. Osservazioni sulla casa tradizionale e le fiabe. Bologna: Ogni uomo è tutti gli uomini, 2015;

Rogers, Ernesto Nathan. Esperienza dell’architettura. Torino: G. Einaudi 1958 (Milano: Skira 1997);

Savini, Maura et al., a cura di. La città interrotta. Bologna: Renoedizioni, 2010;

Scotti, Francesca. Ludwig Hilberseimer. Lo sviluppo di un’idea di città. Il periodo americano. Milano: Il Libraccio, 2008 (Milano: Il Libraccio, 2013);

Tessenow, Heinrich. Osservazioni elementari sul costruire. Milano: F. Angeli, 1979 (Milano: F. Angeli 2016).

Metodi didattici

L’ambito principale di applicazione coincide con la città storica e riguarda una questione molto nota e ancora aperta, oltre che oggetto di numerose sperimentazioni, il “completamento” di Ca’ Venier dei Leoni (Museo Guggenheim) a Venezia. A partire dalla condizione ancora “interrotta”che lo contraddistingue, l’ipotesi di un suo completamento/ampliamento intende delineare il progetto secondo linee strutturali volte a definirlo come parte di un’ipotesi di costruzione che riguarda l’intera città; il progetto potrà in tal modo misurarsi con la lettura concreta dell’architettura del sito in cui va a disporsi, confrontandosi con la straordinarietà dell’architettura veneziana, ma al tempo stesso con il carattere chiarissimo e ripetuto del tessuto urbano dell’area, dunque con la trama insediativa, cioè con il concatenamento tra fatti a scala diversa, che lega la forma della “casa” alla divisione e all’occupazione dei lotti, al carattere dei canali e delle calli e dei diversi “vuoti” urbani.Il progetto, rivolgendosi a un’esperienza già avviata, guarda alle architetture realizzate con l’intento di cogliere nessi già fissati, guarda alle diverse parti urbane o ai diversi elementi costruiti nel tempo misurandoli con quanto già ideato e realizzato: così facendo sarà possibile re-immettere lo spazio urbano e i modi della sua edificazione dentro il progetto architettonico.La necessaria ri-formalizzazione che tale rapporto richiede, induce l’approfondimento del rapporto tra nuova ipotesi e città consolidata, tra vecchio e nuovo: cioè a dire, il problema coincide di nuovo, ancora, con la necessità di ragionare sulla trasformazione dei fatti urbani riflettendo sulla loro natura, sui loro caratteri specifici, cosicché comprendere e fare architettura siano di nuovo indissolubilmente legati in un unico procedimento.

 

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

 L’esame verterà sulla discussione delle scelte operate dal progetto riguardo le principali questioni progettuali individuate.

Strumenti a supporto della didattica

Il lavoro didattico del laboratorio presuppone una struttura basata sul confronto che si istituisce nel progetto tra teoria, ipotesi costruttiva, elementi tecnici e disegno, e sarà incentrata sulla discussione con i diversi gruppi di lavoro e su momenti di discussione comuni all’intero laboratorio.

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Maura Savini