28515 - PALEOGRAFIA MUSICALE (LM)

Anno Accademico 2014/2015

  • Docente: Cesarino Ruini
  • Crediti formativi: 12
  • SSD: L-ART/07
  • Lingua di insegnamento: Italiano
  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
  • Campus: Bologna
  • Corso: Laurea Magistrale in Discipline della musica (cod. 0967)

Conoscenze e abilità da conseguire

Al termine del corso lo studente acquisisce la conoscenza degli scopi, dei metodi e dei problemi della paleografia mediante un approccio che non trascuri le sue prevalenti applicazioni nel campo della filologia e della ricerca storica. E' portato all'individuazione dei tratti metodologici propri e delle problematiche specifiche della paleografia musicale. Acquisisce un lessico disciplinare appropriato. E' capace di riconoscere e di interpretare le diverse grafie musicali dei secoli IX-XV nel loro sviluppo storico.

Contenuti

Dalle notazioni neumatiche “in campo aperto” alla notazione quadrata.
Il mensuralismo: i “modi ritmici”, Ars antiqua e Ars nova, la notazione proporzionale.

Testi/Bibliografia

1) D. Hiley, Notation, in Id., Western Plainchant. A Handbook, Oxford, Clarendon Press, 1993, pp. 340-441;

2) K. Levy, On the Origin of Neumes, «Early Music History», 7, 1987, pp. 59-90

3) Neumatic notations, ed. by S. Corbin, M. Velimirovic, M. Helffer, in The New Grove Dictionanry of Music ad Musicians, vol. 13, London, Macmillan, 1980, pp. 128-154;

4) G. B. Baroffio, Le grafie musicali nei manoscritti liturgici del secolo XII nell'Italia settentrionale. Avvio di una ricerca, in Cantus Planus. Papers Read at the Fourth Meeting Pécs, Hungary, 3-8 September 1990, Budapest, Hungarian Academy of Sciences – Institute for Musicology, 1992, pp. 1-16;

5) G. Baroffio, Nota Romana: l'espansione delle notazioni italiane e l'area d'influsso dei Canossa, in in Matilde e il tesoro dei Canossa tra castelli, monasteri e città, a cura di A. Calzona, Cinisello Balsamo, Silvana, 2008, p. 165-175

6) C. Ruini, Il codice Angelica 123. Musica e politica tra i secoli XI e XII, in Bologna e il secolo XI. Storia, cultura, economia, istituzioni, diritto, a cura di Giovanni Feo e Francesca Roversi Monaco, Bologna, Bononia University Press, 2011, pp.239-252.

7) W. Apel, La notazione della musica polifonica, dal X al XVII secolo, Firenze, Sansoni, 1984;*

* in alternativa a questo volume può essere scelto uno dei due seguenti:

- C Parrish, The notation of medieval music, New York, Norton, 1957:

- M.-N. Colette, M. Popin, Ph. Vendrix, Histoire de la notation du Moyen Âge à la Renaissance, Paris, Minerve, 2003.

8) I. Godt, Reading Ligatures from their Ground State, «Early Music», 4/1, 1981, pp. 44-45;

9) F. R. Rossi, De musica mensurabili. Manuale di notazione rinascimentale, Lucca, Libreria Musicale Italiana, 2013;

10) F. A. Gallo, Die Notationslehre im 14. und 15. Jahrhunderts, in Geschichte der Musiktheorie, vol. 5: Die mittelalterliche Lehre von der Mehrstimmigkeit, a cura di F. Zaminer, Darmstadt, Wissenschaftliche Buchgesellschaft, 1984, pp. 257-356 (è disponibile una traduzione italiana di Cesarino Ruini);

 

Uno a scelta tra i seguenti volumi:

– F. A Gallo, Trascrizione di Machaut, Ravenna, Longo, 1999;

– A. M. Busse Berger, Mensuration and Proportion Signs: Origins and Evolution, Oxford, Clarendon Press, 1993;

 

Letture consigliate:

– M. Huglo, Les noms des neumes et leur origine, «Études grégoriennes», 1, 1954, pp. 53-67

Notation, III: History of Western notation, a cura di D. Hiley e Th. B. Payne, in The New Grove Dictionary of Music and Musicians, Second Edition, vol. 18, London, Macmillan, 2001, pp. 84-129;

Notazione, I: Notazione omofonica; II, Notazione polifonica sino al 1600, a cura di H. Mayer Brown, in Dizionario Enciclopedico Universale della Musica e dei Musicisti: Il lessico, vol. 3, Torino, UTET, 1984, pp. 338-348;

– E. Cardine, Semiologia gregoriana, Roma, Pontificio Istituto di Musica Sacra, 1968;

– M. Gozzi, La cosiddetta “Longanotation”: nuove prospettive sulla notazione italiana del Trecento, «Musica Disciplina», XLIX, 1995, pp. 121-149;

– M. Everist, Le fonti della musica polifonica, ca. 1170-1330, in Il libro di musica, a cura di C. Fiore, Palermo, L'Epos, 2004, pp. 43-64;

– J. Stinson, I manoscritti musicali del Trecento, in Il libro di musica, a cura di C. Fiore, Palermo, L'Epos, 2004, pp. 65-87;

– J. Herlinger, Music Theory of the Fourteenth and Early Fifteenth Centuries, in Music as Concept and Practice in the Late Middle Ages, a cura di by R. Strohm and B. J. Blackburn, Oxford, Oxford University Press, 2001, pp. 244-300.

– M. Huglo, Bilan de 50 années de recherches (1939-1989) sur les notations musicales de 850 à 1300, «Acta Musicologica», LXII, 1990, pp. 224-259.

– N. Albarosa, Latino medievale e canto gregoriano: accentazione delle parole, «Studi Gregoriani», XXIII, 2007, pp. 21-30.

– C. Ruini, "Nota Romana in Aemilia". Documenti sulla diffusione della notazione dell'Italia centrale nella diocesi di Reggio Emilia, in Papers Read at the 15th Meeting of the IMS Study Group CANTUS PLANUS, Dobogókő/Hungary. 2009. Aug. 23-29, a cura di B. Hagg-Huglo e D. Lacoste, Lions Bay, BC (Canada), The Institute of Mediaeval Music, 2013, pp. 543-556.

Metodi didattici

Lezioni frontali con discussione di esempi selezionati.
N.B.: Un ciclo di esercitazioni fornirà agli studenti l'occasione di misurarsi con metodologie e tecniche di trascrizione di brevi brani in notazione mensurale dei secoli XIII-XVI.

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

La verifica consisterà in una prova orale. Nel colloquio saranno valutate le capacità critiche e metodologiche acquisite dallo studente, al quale sarà chiesto di esprimersi sui testi e i materiali studiati durante il corso. Saranno valutate le capacità critiche e di sintesi, con particolare attenzione alle principali tematiche e alle questioni fondamentali della disciplina. La conoscenza per lo più meccanica e/o mnemonica della materia, capacità di sintesi e di analisi non articolate e/o un linguaggio corretto ma non sempre appropriato porteranno a valutazioni discrete; lacune formative e/o linguaggio inappropriato – seppur in un contesto di conoscenze minimali del materiale d'esame - condurranno a voti che non andranno oltre la sufficienza. Lacune formative, linguaggio inappropriato, mancanza di orientamento all'interno dei materiali bibliografici offerti durante il corso non potranno che essere valutati negativamente.

Strumenti a supporto della didattica

Riproduzioni di documenti fornite durante il corso

Link ad altre eventuali informazioni

http://intranet.unibo.it/ricevimentodocenti

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Cesarino Ruini