96439 - METODI DI RICERCA PER GLI STUDI CULTURALI (1)

Anno Accademico 2022/2023

  • Docente: Marco Santoro
  • Crediti formativi: 6
  • SSD: SPS/07
  • Lingua di insegnamento: Italiano
  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
  • Campus: Bologna
  • Corso: Laurea in Dams - discipline delle arti, della musica e dello spettacolo (cod. 5821)

Conoscenze e abilità da conseguire

Al termine del corso lo studente: possiede una cassetta di strumenti (concetti, metodi e tecniche d’indagine) relativi agli studi culturali; ha sviluppato le competenze necessarie per progettare, condurre e valutare ricerche empiriche nel campo degli studi culturali, con particolare riguardo alle arti, alla musica e allo spettacolo.

Contenuti

È possibile misurare idee ed esperienze? Si possono tradurre in dati "oggettivi" i gusti personali, e cosa può essere l'"oggettività" negli studi culturali? Cos'è un'intervista semi-strutturata e come si distingue da un'intervista in profondità? Come si trattano parole, immagini, suoni quando si danno in frammenti o, al contrario, in grandi masse di dati? E che cosa è un "dato" e come lo si trova o, meglio, come lo si costruisce? Come si presentano, e come si leggono, i risultati di una ricerca "sul campo"? Che ruolo hanno tabelle, grafici, diagrammi ovvero immagini? E cosa è un resoconto di ricerca ovvero a che genere letterario appartiene? Il corso introduce alla logica e alla pratica della ricerca, soprattutto empirica, nel campo interdisciplinare degli studi sulla cultura in una prospettiva insieme storica e critica. Lo fa a partire dalla lettura ravvicinata ancorché molto selettiva di alcuni studi esemplari - come L'interpretazione dei sogni di Sigmund Freud (1900), L'etica protestante e lo spirito del capitalismo di Max Weber (1905), Le forme elementari della vita religiosa di Emile Durkheim (1912), Il contadino polacco in Europa e in America, di W.I. Thomas e F. Znaniecki (1918-20), Argonauti del Pacifico occidentale di Bronislaw Malinowski (1922), I re taumaturghi di Marc Bloch (1923), Il rituale del serpente di Aby Warburg (1923/1939), Modelli di cultura di Ruth Benedict (1934), Sulla popular music di T.W. Adorno (1941), Balinese Character di Margaret Mead e Gregory Bateson (1942), Da Caligari a Hitler, di Siegfrid Kracauer (1947), Street Corner Society di W.F. Whyte (1955), Miti d'oggi di Roland Barthes (1957), Proletariato e industria culturale di Richard Hoggart (1957), La vita quotidiana come rappresentaziome, di Erving Goffman (1959), Chronique d'un été di Jean Rouch e Edgar Morin (1961), Outsiders di Howard S. Becker (1963), Agnese di Harold Garfinkel (1967), Ways of Seeing di John Berger (1972), Deep play. Note sul combattimento di galli a Bali di Clifford Geertz (1972),   Resistenze rituali, di Stuart Hall e Tony Jefferson (eds. 1975), Il formaggio e i vermi di Carlo Ginzburg (1976), La distinzione di Pierre Bourdieu (1979), Reading the romance di Janice Radway (1984),Textual Poachers di Henry Jenkins (1992), Club culture, di Sarah Thornton (1995). Analizzeremo selettivamente questi ed altri testi ormai classici (ma non necessariamente "canonici") attraverso un esame dei metodi impiegati, una riflessione sui loro assunti epistemologici, e una lettura critica della base di evidenze mobilitate o prodotte per sostenere i loro argomenti teorici. Avremo così modo di vedere come sono state costruite ricerche assurte a modello di altre ricerche, ma anche di analizzare e valutare testi divenuti riferimenti obbligati per chi studia la cultura oggi. All'analisi di questi documenti affiancheremo la lettura e l'esame di una serie di testi di carattere più specificamente metodologico che possano aiutarci a leggere criticamente queste e altre ricerche culturali. Vedremo all'opera approcci qualitativi e quantitativi, approcci "mixed", approcci critici, femministi e postcoloniali. Confronteremo metodi (sperimentali, etnografici, narrativi, ecc.) e tecniche di rilevazione (interviste, questionari, osservazione più o meno partecipante, documenti personali e istituzionali, ecc.) e analisi dati. Vedremo come queste ricerche abbiano introdotto e sperimentato tra gli altri metodi e tecniche "arts-based". E vedremo anche come sia possibile utilizzarle per studiare, a distanza di decenni dalla loro prima pubblicazione, le pratiche e gli oggetti culturali al tempo dei media e delle piattaforme digitali, da un lato, e delle scienze cognitive dall'altro. Durante il corso lavoreremo infatti anche su concrete domande di ricerca, prepareremo tracce di intervista e modelli di questionario, ci eserciteremo a fare osservazioni "sul campo" simulando situazioni di ricerca, discuteremo risultati provvisori di ricerca raccolti e indagheremo sulle forme di presentaziome e visualizzazione dei risultati stessi. Il campo su cui lavoreremo è quello della "cultura" intesa sia in senso umanistico (la interpretazionee e classificazione di opere culturali, la creazione e la "fruizione" di oggetti d'arte, di idee filosofiche, ecc.) sia in senso socio-antropologico (la cultura ordinaria, quotidiana, popolare, quella delle pratiche culturali più comuni come fare la spesa, cucinare e mangiare, uscire con gli amici, giocare, navigare sul web, leggere un libro, guardare una serie tv, vedere un film, andare a messa, ascoltare e e scrivere canzoni, fare conversazione, raccontare, comunicare tramite social, ecc.).

Testi/Bibliografia

Tesi obbligatori

1. P. Corbetta, La ricerca sociale, vol. 1. I paradigmi di riferimento, Bologna, il Mulino 2003.

In alternativa:

S. Nobile, Introduzione alla metodologia della ricerca sociale, Roma, Carocci 2022.

2.D. Lupton, Sociologia digitale, Milano, Pearson 2018.

3.Syllabus sui metodi di ricerca [materiali in pdf resi disponibili sulla piattaforma online del corso, tratti da studi esemplari - in particolare dai loro paratesti - e da scritti sul metodo di Emile Durkheim, Max Weber, Everett Hughes, C.W. Mills, R.K.Merton, Clifford Geertz, Carlo Ginzburg, Erving Goffman, Pierre Bourdieu, Howard S. Becker, Paul Willis, Stuart Hall, Andrew Abbott, Gary A. Fine, James Clifford.

Testi complementari (utili come riferimenti ma non obbligatori per l'esame)

L. Russo e A. Della Corte, La bottega dello scienziato. Introduzione al metodo scientifico, Bologna, Il Mulino 2016.

I. Lakatos e P.K. Feyerabend, Sull'orlo della scienza. Pro e contro il metodo, Milano, Cortina 1995.

M. Santoro (a cura di), La cultura che conta. Misurare oggetti e pratiche culturali, Bologna, Il Mulino 2014.

J. Madge, Lo sviluppo dei metodi di ricerca empirica in sociologia, Bologna, Il Mulino 2003.

P. Corbetta, La ricerca sociale, vol. 3. Le tecniche qualitative, Bologna, Il Mulino 2003.

B. Latour, La scienza in azione Milano, Comunità 1993.

Ch. Bazerman, Le origini della scrittura scientifica, Ancona, Transeuropa 1991.

F. Bianco, Introduzione all'ermeneutica, Roma, Laterza 2006.

P. Burke, La storia culturale, Bologna, il Mulino.

S. Luzzatto (a cura di), Prima lezione di metodo storico, Roma-Bari, Laterza, 2010.

G. Semi, L'osservazione partecipante. Una guida pratica, Bologna, Il Mulino 2010.

A. Frisina, Focus group. Una guida pratica, Bologna, il Mulino 2010.

G. Mantovani, Analisi del discorso e contesto sociale Bologna, il Mulino 2008.

A. Frisina (a cura di) Metodi visuali nella ricerca sociale, Bologna, il Mulino 2017.

M.J. Salganik, Bit By Bit. La ricerca sociale nell’era digitale Bologna, il Mulino, 2020

A. Caliandro e A. Gandini, I metodi digitali nella ricerca sociale, Roma, Carocci 2019.

A. Giorgi, M. Pizzolati, E. Vacchelli, Metodi creativi per la ricerca sociale. Contesto, pratiche, strumenti, Bologna, il Mulino 2020.

M. Cardano, Argomenti per la ricerca qualitativa, Bologna, il Mulino 2020.

F. Moretti, Falso movimento. La svolta quantitativa nello studio della letteratura, Milano, Nottetempo 2022.

D. Huff, Mentire con le statistiche, Monti & Ambrosini 2009

A. Cairo, Come i grafici mentono. Capire meglio le informazioni visive, Milano, Raffaello Cortina 2020.

M. Lehtonen, The Cultural Analysis of Texts. London, SAGE, 2000

Reading into Cultural Studies, a cura di M. Barker e A. Beezer, London, Routledge 1992.

Canonic Texts in Media Research: Are There Any? Should There Be? How About These? a cura di Elihu Katz et al. Cambridge, Polity Press, 2003.

M. Pickering, ed. Research Methods in Cultural Studies, Edinburgh, Edinburgh University Press 2008.

L.T. Smith, Decolonizing Methodologies: Research and Indigenous Peoples, London, Bloomsbury Publishing 2021 (3rd ed.)

S. Reinharz, Feminist Methods in Social Research, New York, Oxford University Press 1992.

S.N. Hesse-Biber, ed. Feminist Research Practice. A Primer, Thousand Oaks, Sage 2013.

Metodi didattici

Lezioni frontali con simulazioni di ricerca in aula e momenti di confronto seminariale. Uno degli obiettivi del corso è infatti condividere conoscenze, riflessioni e percorsi di ricerca (su testi, a partire da testi, contro testi) nello spirito pedagogico critico e partecipativo che è proprio degli studi culturali in particolare britannici (Cultural studies). Trattandosi di un corso che si tiene quest'anno per la prima volta, i momenti seminariali sono pensati anche come occasioni di riflessione critica di tutti (docente e studenti) su forme e contenuti del corso stesso.

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

Esame orale: tipicamente 3 domande su argomenti del corso e in ogni caso sui testi in programma, a partire dalla discussione di un breve report di ricerca (vedi sotto).

NOTA BENE

Ogni studente è tenuto a mettere in pratica, con un esercizio, almeno uno strumento di ricerca: intervista, osservazione partecipante, analisi secondaria di dati statistici o testuali, ecc.

Dell'esercizio occorre fornire un breve resoconto descrittivo in un report di circa 1000 parole articolato in tre punti: 1. interrogativo di ricerca; 2. metodo o metodi di ricerca; 3. principali risultati ed eventuali problemi riscontrati.

Tale report è da consegnare il giorno dell'esame e sarà oggetto di discussione nel corso dell'esame stesso.

Strumenti a supporto della didattica

Materiale in formato pdf caricato sulla piattaforma online del corso; video di supporto alla didattica; slides del corso (disponibili a conclusione delle lezioni)

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Marco Santoro

SDGs

Istruzione di qualità Parità di genere Ridurre le disuguaglianze

L'insegnamento contribuisce al perseguimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030 dell'ONU.