27110 - STORIA DELLA REGIA

Anno Accademico 2022/2023

  • Docente: Sergio Lo Gatto
  • Crediti formativi: 12
  • SSD: L-ART/05
  • Lingua di insegnamento: Italiano
  • Moduli: Sergio Lo Gatto (Modulo 1) Sergio Lo Gatto (Modulo 2)
  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza (Modulo 1) Convenzionale - Lezioni in presenza (Modulo 2)
  • Campus: Bologna
  • Corso: Laurea in Dams - discipline delle arti, della musica e dello spettacolo (cod. 0956)

    Valido anche per Laurea in Dams - discipline delle arti, della musica e dello spettacolo (cod. 5821)

Conoscenze e abilità da conseguire

Al termine del corso lo studente: - conosce la storia delle teorie e delle poetiche che hanno attraversato lo spettacolo nel Novecento, con particolare attenzione agli elementi che concorrono a definire la nozione di regia e ai suoi protagonisti; - possiede competenze sugli strumenti di conoscenza storici e teorici per leggere e analizzare uno spettacolo nell'insieme delle sue componenti sceniche.

Contenuti

Fatto, pratica, identità. La regia nella storia

 

In Apologia della storia o Mestiere di storico (1949), il francese Marc Bloch sostiene che, nel nostro consultare i documenti (in archivi o biblioteche), questi non si trovino lì per caso. Niente di ciò che riguarda le loro caratteristiche e i sistemi della loro raccolta è in verità casuale. Quale che sia la funzione o la finalità di un documento storico, la sua produzione corrisponde comunque «a uno specifico processo di trasmissione».

Ma che cosa succede quando l’obiettivo di un’analisi storica è un “fatto” relativo alla più ampia storia del teatro e dello spettacolo, apparentemente così effimera nelle tracce che lascia dietro? Che cosa accade quando ci si concentra su un processo così composito come la costruzione e l’affermarsi della regia teatrale? Forse l’opportunità è quella di considerare la regia come fatto e, al contempo, come pratica.

La prospettiva cronologica del corso non è da considerarsi necessariamente lineare. Nel considerare l’evoluzione delle metodologie e dei codici registici ci si concederà di compiere dei salti temporali in avanti e indietro, per evidenziare lo stretto rapporto che la regia nel proprio farsi conserva con gli eventi storici che influenzano il fare e il pensare teatro, così come il fare e il pensare la società. Lo scopo è dunque di verificare se e come la regia abbia segnato le arti sceniche dal punto di vista identitario.

Nel segnalare i principali nodi e le più importanti cesure e offrendo un profilo delle figure decisive dell’evoluzione dei linguaggi, particolare attenzione verrà dedicata alla nascita della regia, problematizzandone la questione storiografica, per poi mettere a confronto i pensieri teorici più rilevanti, sullo sfondo di una storia che è quella del Novecento occidentale.

Testi/Bibliografia

NB: Saranno considerati «frequentanti» gli studenti che abbiano partecipato a un minimo di 12 lezioni (sono concesse 3 assenze)

Testi obbligatori per gli studenti frequentanti e non frequentanti:

L. Mango, Il Novecento del teatro. Una storia, Carocci, Roma 2019.

R. Guarino, Il teatro nella storia (Capitolo I e Capitolo III).

L. Mango, La nascita della regia, una questione di storiografia teatrale, in «Culture Teatrali», n. 13, 2005, pp. 129-186. (disponibile su Virtuale)

V. Valentini, La regia nel secondo Novecento: aporie e discontinuità, in A. Jovicevic, A. Sacchi (a cura di), I modi della regia nel nuovo millennio, «Biblioteca Teatrale» n. 91-92, pp. 65-85, Bulzoni, Roma 2009.

A. Jovicevic, Nuove prassi della regia nel teatro con temporaneo e nelle arti performative : Estetica o Inestetica, in A. Jovicevic, A. Sacchi (a cura di), I modi della regia nel nuovo millennio, «Biblioteca Teatrale» n. 91-92, pp. 27-64, Bulzoni, Roma 2009.

 

Agli studenti non frequentanti, oltre ai testi sopracitati è richiesta la conoscenza di un volume a scelta tra i seguenti:

R. Alonge, Il teatro dei registi. Scopritori di enigmi e poeti della scena, Laterza, Roma-Bari 2006.

M. Schino, La nascita della regia teatrale, Laterza, Roma-Bari 2003.

F. Perrelli, La seconda creazione. Fondamenti della regia teatrale, Utet, Torino 2005.

N.B.: Ogni eventuale modifica a questo programma dovrà essere concordata con il docente.

Metodi didattici

Il corso prenderà avvio martedì 20 settembre e avrà termine giovedì 20 ottobre 2022.

Le lezioni si terranno il martedì (9-11) e mercoledì (9-11) in AULA FERRERO e giovedì (9-11) in AULA SECCI.

Solo nei giorni di mercoledì 21 settembre e mercoledì 12 ottobre le lezioni si terranno in SALONE MARESCOTTI, anziché in AULA FERRERO. Non ci sarà lezione martedì 4 ottobre.

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

Studenti frequentanti

La valutazione d’esame consiste in un colloquio orale svolto al termine del corso. Il colloquio verterà su:

1) gli argomenti affrontati a lezione, che comprendono anche nozioni e focus non direttamente trattati nei libri in maniera approfondita;

2) i volumi indicati in bibliografia.

 

Studenti non frequentanti

La valutazione d’esame consiste in:

1) redazione di una breve tesina di approfondimento (max 10.000 caratteri spazi inclusi) su un tema inerente agli argomenti studiati nei volumi in bibliografia, da concordare con il docente via email o prenotandosi al ricevimento docenti. La tesina va consegnata al docente a mezzo email entro e non oltre i 3 giorni antecedenti alla data dell’appello;

2) colloquio orale che verterà sui volumi indicati in bibliografia e sulla discussione della tesina presentata.

 

Criteri di valutazione

Il colloquio orale verifica le capacità di analisi critica e metodologica degli argomenti trattati a lezione e contenuti nei volumi in bibliografia. A essere valutata sarà, in particolare, la capacità di:

1) costruire un discorso comparativo tra diversi linguaggi registici;

2) evidenziare continuità e discontinuità tra le fasi storiche della regia dalla sua emersione alla creazione contemporanea;

3) mettere in relazione le fasi evolutive dei linguaggi registici con i fondamentali eventi storici che le hanno influenzate.

 

(per gli studenti non frequentanti)

La valutazione della tesina intende verificare la capacità di selezionare un argomento da un più ampio corpus di nozioni e articolare, in una forma scritta corretta ed efficace, i nodi di discussione principali, scegliendo tra un’analisi antologica del linguaggio di un’/un artista o uno specifico approfondimento su una figura citata o su uno spettacolo. La tesina verrà sottoposta a un’analisi anti-plagio. Qualora si riscontri la presenza di contributi non originali (diversi da citazioni espresse), l’elaborato risulterà nullo.

 

Strumenti a supporto della didattica

Nel corso delle lezioni verranno messi a disposizione materiali audiovisivi e testuali.

Verrà inoltre proposta agli studenti la visione di alcuni spettacoli in scena nelle stagioni teatrali della città. Il docente si impegna nel tentativo di concordare speciali promozioni sui prezzi dei biglietti in date prestabilite. Tali uscite non sono da considerarsi obbligatorie ai fini del conseguimento dell’esame, tuttavia sono fortemente consigliate per una più completa esperienza didattica.

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Sergio Lo Gatto

SDGs

Istruzione di qualità

L'insegnamento contribuisce al perseguimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030 dell'ONU.