84146 - MEDIEVAL AND MODERN LEGAL HISTORY

Anno Accademico 2021/2022

  • Docente: Ugo Bruschi
  • Crediti formativi: 8
  • SSD: IUS/19
  • Lingua di insegnamento: Inglese
  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
  • Campus: Bologna
  • Corso: Laurea Magistrale a Ciclo Unico in Giurisprudenza (cod. 9232)

Conoscenze e abilità da conseguire

Studenti e studentesse acquisiranno la conoscenza dei principali eventi e delle linee di sviluppo della storia giuridica europea (tanto continentale quanto insulare) in un arco di tempo che va dal V al primo XVII secolo, concentrandosi sulle fonti del diritto, sulla scienza giuridica e su alcuni istituti fondamentali. Al tempo stesso, svilupperanno la capacità di leggere il fenomeno giuridico in modo critico. Ciò comporterà un’abilità di porlo in relazione con i mutamenti storici tanto della società, quanto del modo di leggere la realtà.

Contenuti

La storia del diritto non ha lo scopo di presentare una carrellata sterile di nozioni, ma di rendere il giurista più consapevole del suo posto nella società e di come le soluzioni che l'ordinamento vigente gli propone siano solo alcune tra le infinite possibili. L'analisi dell'esperienza storica mostra come il diritto sia parte dello spirito dell'uomo e come la trasformazione della giurisprudenza da scienza a tecnica, cui pericolosamente inclina il mondo contemporaneo, possa compromettere fatalmente il ruolo del giurista.

Il corso intende seguire un duplice percorso, costruito in un’ottica di respiro veramente europeo, e non pericolosamente italocentrico. Da un lato, si evidenzierà l'importante lascito che il mondo occidentale ha ricevuto dall'età romana, seguendo lungo i secoli le tracce della sapienza giuridica elaborata nel periodo imperiale e poi trasmessa ai posteri grazie all'opera di Giustiniano. Questa eredità sarà osservata nel suo costituirsi, nel suo rischiare di perdersi, nel suo essere riscoperta da Irnerio e dalla scuola dei glossatori per poi diventare prezioso patrimonio di secoli di riflessione giuridica e, al tempo stesso, dorsale portante della società medievale e proto-moderna. Dall'altro lato, una particolare attenzione sarà dedicata all'aspetto del diritto pubblico, ove il lascito romanistico si rivelò più debole o, quanto meno, di più ardua rivelazione: dall'impatto con le società germaniche, al sorgere di realtà universali come la Chiesa e l'Impero, al disgregarsi infine dell'universalismo sotto i colpi degli stati nazionali e di quella grande crisi delle certezze (ma anche delle coscienze) che già si annuncia con il XV secolo, si sviluppa in quello seguente e poi si apre ad una prospettiva nuova con l'alba del Giusnaturalismo. È in questo crogiuolo che prendono forma tanto lo stato moderno, quanto il più perfezionato dei meccanismi che presiedono al suo funzionamento, il sistema parlamentare, di cui si analizzeranno le origini nel modello del Parlamento inglese. Verrà inoltre esaminato in profondità il primo passo (almeno così rappresentato a posteriori, anche al di là della realtà storica) del costituzionalismo moderno, la Magna Carta (1215).

Parte Prima

- Il declino dell’impero romano

- L’eredità del diritto romano

- La nascita della cultura europea: una nuova civiltà

- Nuove concezioni della sovranità nell’alto Medio Evo

- I longobardi in Italia e l’interrompersi della tradizione romanistica

- Il crepuscolo del diritto romano

- L’impero carolingio

- Il sistema feudale

- Diritto, società, autorità e potere intorno all’anno Mille

- Una nuova Chiesa: riforma gregoriana e lotta per le investiture

- Il ritorno dei giuristi

- Irnerio e i Glossatori

- Il diritto canonico e la sua scienza

- La Scuola dei Commentatori
- Generi della letteratura giuridica medievale

Parte Seconda

- Origini e sviluppo del sistema di Common Law

- Contesto storico della Magna Carta

- Analisi delle clausole più significative della Magna Carta

- Magna Carta: mito e realtà

- I precedenti anglosassoni del parlamentarismo medievale

- Le assemblee politiche dopo la conquista normanna (1066)

- L’evoluzione duecentesca del parlamento inglese

- Il c.d. “Parlamento Modello” e i suoi sviluppi successivi

Parte Terza

- Il sistema di Diritto Comune

- Il tramonto dell’universalismo medievale

- Il cambio di paradigma del XVI secolo

- La nascita dello Stato Moderno

- La crisi del Diritto Comune

- Il Giusnaturalismo

 

Testi/Bibliografia

Per studentesse e studenti non frequentanti l'esame verterà, per la parte generale, su Randall Lesaffer, European Legal History: A Cultural and Political Perspective, Cambridge, Cambridge University Press, 2009, paragrafi §§ 42-50; 89-137; 144-175; 177-198; 213-288; 293-322; 332-338; 396-397 (testo obbligatorio). Per quanto concerne la Magna Carta, sarà richiesto di saperne commentare le clausole, di collocarle nel contesto storico, e di conoscere le reinterpretazioni successive cui la Magna Carta fu sottoposta. A tal fine, sono disponibili diversi commentari, tra cui quello consigliato (e probabilmente più agevole) è Nicholas Vincent, Magna Carta: A Very Short Introduction, Oxford, Oxford University Press, 2012 (limitatamente alle pp. 21-102, 111-124).

Per studentesse e studenti che frequenteranno costantemente le lezioni l'esame verterà sugli argomenti affrontati in aula, così come sulle fonti esaminate (Magna Carta inclusa: il testo originale latino e la traduzione inglese saranno messi a disposizione prima dell'inizio delle lezioni): la preparazione potrà fondarsi, pertanto, sugli appunti e sulle fonti e sul materiale didattico messo a disposizione. Chi fosse desideroso/a di approfondire la materia può comunque fare riferimento ai testi già menzionati.

Metodi didattici

La didattica si dividerà in lezioni frontali, tenute dal titolare del corso, e in seminari su fonti normative, documenti e argomenti meritevoli di approfondimento. I seminari potranno assumere la forma di lezioni interattive in cui studenti e studentesse, su base volontaria, presenteranno fonti ed approfondimenti condotti in autonomia su materiale che verrà loro indicato.

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

L'esame consisterà di norma in un colloquio orale, in un'unica soluzione. Il colloquio verterà sulle tematiche attinenti a quelle indicate nella sezione “Programma e contenuti”, così come trattate nella bibliografia adottata, e/o, per studentesse e studenti frequentanti, in sede di lezione, ivi compresi i documenti analizzati in tali occasioni. Poiché il corso si terrà nel secondo semestre di lezione, coloro che matureranno la frequenza nell'A.A. 2021/22 potranno sostenere l'esame solo a partire dal mese di maggio 2022.

Verranno valutate in primo luogo le capacità critiche sviluppate dall'esaminando/a, tanto sotto il profilo di cogliere lo sviluppo storico dell'esperienza giuridica dal tardo antico sino all'età moderna, quanto dell'aver fatto proprie le nozioni fondamentali che segnano le tappe di questa evoluzione. Il colloquio intenderà verificare la consapevolezza di tale percorso, così come l'acquisizione dei contenuti fondamentali. Non sarà inseguito un nozionismo fine a se stesso, ma sarà comunque indispensabile ancorare la comprensione dell'evoluzione del diritto nell'arco temporale interessato dal corso a conoscenze specifiche e concrete, quali fatti, persone ed anche momento storico, indicato con ragionevole precisione. L'esito dell'esame varierà di conseguenza: chi mostrerà capacità critiche, chiarezza di visione, padronanza non solo delle nozioni essenziali, ma anche di quelle utili ad arricchire il discorso, nonché sicurezza nell'uso di un linguaggio appropriato otterrà i risultati migliori (con voto finale compreso tra 27 e 30 e lode). Chi saprà ricostruire con precisione gli argomenti del corso ed esprimersi con chiarezza, ma si limiterà a padroneggiare le nozioni fondamentali e mancherà di profondità così come di ampiezza di visione, avrà risultati discreti (con voto finale compreso tra 22 e 26). La conoscenza per lo più meccanica della materia, un linguaggio esitante, lacune nelle nozioni fondamentali potranno portare ad una valutazione sufficiente (tra 18 e 21) solo se lo studente / la studentessa dimostrerà una conoscenza minima dei contenuti del corso. L'esame avrà inevitabilmente esito negativo per chi mostrerà serie lacune, la mancanza del senso della storia (quale, ad esempio, una collocazione cronologica di un fenomeno in un'epoca completamente diversa) o l'incapacità di cogliere lo specifico giuridico e/o istituzionale degli argomenti affrontati.

L’iscrizione alla prova finale dovrà essere effettuata mediante l’applicativo Almaesami .

Strumenti a supporto della didattica

Fonti normative e dottrinali e materiali integrativi discussi in sede di lezione saranno messi a disposizione su supporto informatico sul sito Virtuale.
Si consiglia anche l'iscrizione alla lista di distribuzione telematica
ugo.bruschi.Medieval_and_Modern_Legal_History_2021-22
che può essere effettuata dal sito: www.dsa.unibo.it . Tramite la lista potranno essere inviati avvisi sullo svolgimento delle lezioni, nonché altre comunicazioni. La lista è efficace solo per ricevere messaggi, ma non va mai usata per inviarne, e nemmeno per rispondere alle comunicazioni ricevute. Per contattare il dottor Bruschi è necessario scrivere direttamente alla sua mail istituzionale: ugo.bruschi@unibo.it.

Gli studenti e le studentesse che per ragioni dipendenti da disabilità o disturbi specifici dell’apprendimento (DSA) necessitino di strumenti compensativi potranno comunicare al dottor Bruschi le loro esigenze in modo da essere indirizzate/i ai/alle referenti e concordare l’adozione degli accorgimenti più opportuni.

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Ugo Bruschi

SDGs

Pace, giustizia e istituzioni forti

L'insegnamento contribuisce al perseguimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030 dell'ONU.