84708 - INTERNATIONAL AND EUROPEAN CRIMINAL LAW

Anno Accademico 2020/2021

  • Docente: Emanuela Fronza
  • Crediti formativi: 7
  • SSD: IUS/17
  • Lingua di insegnamento: Inglese
  • Moduli: Emanuela Fronza (Modulo 1) Paolo Lobba (Modulo 2)
  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza (Modulo 1) Convenzionale - Lezioni in presenza (Modulo 2)
  • Campus: Bologna
  • Corso: Laurea Magistrale a Ciclo Unico in Giurisprudenza (cod. 0659)

Conoscenze e abilità da conseguire

Il corso si propone di far acquisire agli studenti una conoscenza dei principi del diritto penale internazionale ed europeo arricchita da spunti critici volti a collocare le attuali dinamiche di sviluppo all’interno di una complessiva tendenza alla mondializzazione del diritto penale. Per questo, il percorso tematico sarà orientato alla lettura del difficile rapporto tra diritto penale e diritti umani e della compenetrazione tra livello nazionale e metanazionale.

Le lezioni introduttive forniranno agli strumenti indispensabili per comprendere l’internazionalizzazione del sistema penale, cercando di evidenziare le mutazioni che ne conseguono. Ci si concentrerà, in particolare, sulle fonti del diritto penale internazionale ed europeo, sulla loro efficacia interna e sulla giurisprudenza-fonte.

La parte successiva del Corso sarà dedicata al diritto e alla giustizia penale internazionale. Dopo una introduzione di carattere storico e dopo aver esaminato la categoria dei crimini internazionali, si passerà allo studio dei principi e degli istituti di parte generale e all'analisi della casistica giurisprudenziale.

Obiettivo primario del corso è fornire agli studenti gli strumenti idonei ad individuare i principi generali e gli istituti fondamentali del diritto penale in un contesto multilivello, internazionale ed europeo, così acquisendo, al contempo, un metodo di analisi critica della legislazione, della dottrina e della giurisprudenza.

Tenendo conto di questi obiettivi saranno anche scelti i materiali di studio. L'obiettivo del corso sarà quello di far acquisire agli studenti le capacità necessarie al fine di individuare ed applicare le disposizioni penali in un campo aperto a molteplici fonti ed attori.

Contenuti

Il Corso ha come obiettivo l’esame dei processi di internazionalizzazione e di europeizzazione che segnano il diritto e la giustizia penale. Analizzerà il ruolo (e il potere) centrale del giudice nel decifrare la norma applicabile al caso concreto, mettendo in luce, da un lato, l’armonizzazione dei principi e dei precetti penalistici e, dall’altro, i rischi per le garanzie fondamentali della difesa, in un contesto globale dominato da tendenze retributive e securitarie.

La prima parte del corso avrà come oggetto la configurazione del sistema penale. Dopo l’esame delle fonti del diritto internazionale ed europeo e dei loro effetti a livello interno, si evidenzierà un aspetto che guiderà tutto il corso, ovvero le tensioni tra i diversi livelli. In particolare si esamineranno gli obblighi di tutela penale imposti al legislatore nazionale in rapporto con il reticolo di garanzie individuali sancito dalla nostra Carta costituzionale.

A questo punto si passerà all’esame del diritto penale internazionale e, in particolare, del sistema della Corte penale internazionale con funzioni permanenti. Quest’ultima rappresenta un significativo laboratorio, sul piano politico-criminale e dogmatico, per individuare le peculiarità dei crimini internazionali (crimini gravi e di massa) e le difficoltà della persecuzione di questi. Dopo l’analisi dei meccanismi per attivare la Corte, verranno esaminate le decisioni che più hanno sollecitato riflessione sui limiti di una giurisdizione potenzialmente universale, tra cui quelle relative alle situazioni di Libia, Burundi, Isole Comoros (incidente della “Freedom Flotilla per Gaza”), Myanmar, Sudan e Afghanistan.

Una attenzione particolare verrà poi prestata ad altri meccanismi per perseguire i crimini internazionali, quali i Tribunali ad hoc per l’ex-Jugoslavia ed il Ruanda, ma soprattutto i cd. tribunali misti, che rappresentano un paradigma alternativo di giustizia internazionale, in cui si tenta, in varie forme, di coinvolgere nel meccanismo gli attori nazionali (magistrati, giuristi, vittime, attivisti, ecc.). Tra queste istituzioni, suscitano interesse, ad esempio, le Camere straordinarie di Cambogia, istituite per perseguire i crimini commessi dai Khmer Rossi, nonché, a livello regionale, le Camere specializzate del Kosovo e le Camere straordinarie del Senegal. Conclusa la panoramica sulla storia e sui meccanismi di giustizia penale internazionale, si esaminerà il diritto penale sostanziale (principio di legalità, forme di concorso nel reato, definizione dei crimini, sanzioni), affrontando altresì il tema dei diritti delle vittime.

Al di là di questi meccanismi punitivi, una parte del corso sarà dedicata a esperienze che si richiamano al modello della restorative justice, quali le commissioni per la verità e riconciliazione. A tale riguardo alcune esperienze latino americane (quali quella colombiana, argentina, peruviana) costituiranno un importante osservatorio.

Infine, verranno esaminate alcune decisioni giurisprudenziali molto rilevanti sui crimini internazionali delle corti regionali dei diritti umani (sia quella europea, che quella interamericana) e delle corti nazionali (in particolare si pensi ad alcune pronunce di corti costituzionali latinoamericane e ad alcuni processi tenutisi in Spagna, Germania, Italia e Francia).

L’ultima parte del corso sarà dedicata al diritto penale europeo. Dopo una introduzione sulla europeizzazione del sistema penale ci si concentrerà sui principi di diritto penale classico nel contesto europeo (in particolare, il principio di legalità e di colpevolezza, ma anche il regime della prescrizione, il ne bis in idem, ecc.). A tal fine verranno esaminate alcune decisioni della Corte di Giustizia di Lussemburgo e della Corte europea dei diritti umani, nonché il loro impatto sul sistema penale nazionale.

Il corso prevede un costante e diretto coinvolgimento degli studenti, un confronto con altri studiosi e operatori pratici (in particolare avvocati e magistrati), nonché lo svolgimento di attività per allenare gli studenti alla soluzione di casi concreti.

I parte: Internazionalizzazione del sistema penale

  • Internazionalizzazione e sistema penale
  • I diritti umani come fattore principale del processo di internazionalizzazione
  • La tutela multilivello e gli attori del sistema penale
  • Le fonti sovranazionali del sistema penale: a) competenza in materia penale dell’Unione europea; b) la giurisprudenza della Corte di Strasburgo; c) l’efficacia interna del diritto europeo;
  • Armonizzazione, complementarità e margine nazionale di apprezzamento

    II parte:Il diritto e la giustizia penale internazionale

  • La giustizia penale internazionale: storia ed evoluzione (le diverse fasi: da Norimberga ai Tribunali ad hoc; dai tribunali ad hoc alla Corte penale internazionale)
  • Lo Statuto di Roma della Corte penale internazionale. Caratteristiche fondamentali del sistema (giurisdizione, complementarietà, ammissibilità, procedura e altri principi generali)
  • La proliferazione delle giurisdizioni penali internazionali: evoluzione e prospettive future dei modelli misti (Cambogia, Senegal, Kosovo, Sierra Leone, ecc.)
  • La crisi della Corte penale internazionale? Uno sguardo ai casi recenti più controversi (in particolare, caso Bemba, caso Gbagbo, Afghanistan, immunità dei Capi di Stato).
  • Un sistema sui generis: le tensioni che caratterizzano la prevenzione e repressione dei crimini internazionali
  • Analisi della giurisprudenza internazionale e nazionale in materia di diritto penale sostanziale (definizione dei crimini, principio di legalità, forme di concorso nel reato, principio di colpevolezza, sistema sanzionatorio)
  • La giustizia di transizione
  • L’esperienza delle Commissioni per la verità: analisi comparata
  • L’America Latina come laboratorio per la giustizia penale internazionale: analisi delle decisioni delle Corti Supreme e delle corti nazionali
  • Il ruolo centrale delle Corti regionali: esame di alcune sentenze della Corte Europea e comparazione con talune decisioni della Corte Interamericana sui crimini internazionali, sui diritti delle vittime, sui nuovi diritti alla verità e alla giustizia.

    III parte – Il diritto penale europeo

  • Europeizzazione e sistema penale
  • Il doppio circuito: Unione Europea e Consiglio d’Europa
  • Diritto penale e diritti umani: esame di alcuni leading cases della Corte di Giustizia di Lussemburgo e della Corte Europea dei diritti umani

Testi/Bibliografia

Le letture integrative di approfondimento verranno indicate su Alma Dl con l’inizio delle lezioni.I casi ed il materiale da studiare verranno anch’essi indicati sul sito Alma DL.

Metodi didattici

La didattica sarà articolata in lezioni frontali e in attività e seminari volti ad approfondire tematiche specifiche. Nelle lezioni frontali sarà condotta l'esposizione sistematica degli argomenti oggetto del Corso, nonché la disamina della giurisprudenza sui singoli temi affrontati.

Gli studenti saranno invitati a partecipare attivamente a questo percorso di riflessione e di analisi; individualmente o in gruppi di lavoro, potranno riferire e produrre relazioni per illustrare le ricerche da loro scelte.

Le attività indicate verranno svolte impiegando in modo estensivo il metodo comparato e l’analisi delle pronunce (nazionali ed internazionali) più rilevanti.

La metodologia prescelta consente di adottare uno sguardo d’insieme, che non ignora la pluralità dei meccanismi – contenziosi e non – e che tiene conto dell’importanza del contesto (giuridico, storico e politico) in riferimento alla attività e alla effettività del sistema penale.

Il corso adotta un metodo di apprendimento partecipativo e attivo, che enfatizza l’importanza del pensiero critico. Professionisti ed accademici esperti del settore diritto penale internazionale ed europeo saranno invitati a svolgere lezioni.

Inoltre, in accordo con gli studenti, alcuni aspetti cruciali riguardanti l’internazionalizzazione del diritto e della giustizia penale potranno essere illustrati attraverso la proiezione di documentari e film. Questo approccio faciliterà la comprensione di alcune peculiarità della attuale dimensione del sistema penale, caratterizzata da molteplici interazioni ed attori tanto al livello nazionale che internazionale. Il proposito principale del corso è fornire agli studenti strumenti adeguati per l’interpretazione ed applicazione dei principali testi normativi di diritto penale internazionale ed europeo, la capacità di compiere ricerca giuridica e di risolvere casi concreti che coinvolgono questioni fondamentali di diritto penale internazionale ed europeo.

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

L’esame consisterà nella redazione di due elaborati scritti di minimo 6000 parole ciascuno. La prova dovrà riguardare  uno degli argomenti sopra elencati nella sezione “Programmi e contenuti”. La scelta del tema e i termini di consegna dovranno essere preventivamente concordati col docente.

Studenti frequentanti:

L’esame, in forma scritta, consiste nella redazione di un saggio breve di minimo 4.000 parole, da preparare individualmente a casa su uno dei temi indicati dal docente in classe. In alternativa, sarà possibile preparare una presentazione orale da effettuare in classe, individualmente o in gruppo, da combinare con un breve scritto di minimo 2.000 parole sullo stesso argomento.

Sia per la presentazione che per il paper, la ricerca delle fonti bibliografiche è a cura degli studenti. Sono ammesse anche fonti online, purché non siano le fonti esclusive e purché non siano di tipo divulgativo (es. wikipedia). La valutazione sarà basata su un giudizio complessivo, che terrà conto sia della presentazione che del paper

Il docente si riserva la facoltà di tener conto, ai fini della valutazione di profitto, dell’attiva partecipazione dello studente alle lezioni.

I paper devono contenere una lista finale delle fonti bibliografiche utilizzate.

I paper dovranno essere inviati a mezzo email all’indirizzo del docente almeno 3 settimane prima della data dell’esame (che sarà comunicata durante il corso). Il docente risponderà solo nel caso in cui il paper non possa essere accettato (ad es. perché non raggiunge la lunghezza minima o per invio tardivo). Nel caso in cui il paper sia accettato, non perverrà risposta via email, ma lo studente dovrà presentarsi personalmente il giorno dell’esame per conoscere il voto, accettarlo o rifiutarlo.

La frequenza sarà registrata ad ogni lezione. Lo studente che rimanga assente per più di quattro lezioni non potrà sostenere l’esame da frequentante, ma dovrà attenersi alle istruzioni per non frequentanti.

Gli Studenti che per ragioni dipendenti da disabilità o disturbi specifici dell’apprendimento (DSA) necessitino di strumenti compensativi potranno comunicare al Docente le loro esigenze in modo da essere indirizzati ai referenti e concordare l’adozione degli accorgimenti più opportuni.

L’iscrizione alla prova finale dovrà essere effettuata tramite il portale Almaesami (https://almaesami.unibo.it/almaesami/welcome.htm ).

Strumenti a supporto della didattica

Per facilitare la comprensione e l'assimilazione del programma, il docente si potrà avvalere di presentazioni Power Pointa supporto della didattica.

Gli studenti che per ragioni dipendenti da disabilità o disturbi specifici dell’apprendimento (DSA) necessitino di strumenti compensativi potranno comunicare al docente le loro esigenze in modo da essere indirizzati ai referenti e concordare l’adozione degli accorgimenti più opportuni.

Gli studenti interessati verranno guidati e supportati nella ricerca di uno stage presso le istituzioni europee ed internazionali, quali ad esempio i tribunali penali internazionali, le corti europee, la Corte interamericana per i diritti umani o presso organizzazioni non governative

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Emanuela Fronza

Consulta il sito web di Paolo Lobba

SDGs

Sconfiggere la povertà Parità di genere Ridurre le disuguaglianze Pace, giustizia e istituzioni forti

L'insegnamento contribuisce al perseguimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030 dell'ONU.