10593 - ESTETICA (1) (M-Z)

Anno Accademico 2018/2019

Conoscenze e abilità da conseguire

Al termine del corso lo studente ha acquisito le conoscenze essenziali relative alla nascita, allo sviluppo e ai molteplici orientamenti attuali dell'estetica, anche nelle sue ramificate relazioni con altre discipline, tanto teoriche (poetica, ermeneutica, retorica ecc.) quanto delle arti e dello spettacolo. Dispone del lessico appropriato nonché degli strumenti concettuali e metodologici di base sia per orientarsi criticamente nella considerazione delle principali nozioni costitutive del vocabolario tematico dell'estetica sia per cimentarsi nella lettura guidata di un "classico" dell'estetica.

Contenuti

Immagini della cultura greca: un dialogo tra F. Nietzsche, W.F. Otto e M. Heidegger.

Primo modulo (6 cfu):

L'esperienza greca del divino: gli dei olimpici e la figura di Dioniso.

Il primo modulo si propone di approfondire la revisione dell'immagine classicistica della grecità mediante una riflessione sull'esperienza greca del divino, con particolare riferimento al rapporto di Dioniso con le divinità olimpiche. Ciò avverrà dapprima mediante un confronto con F. Nietzsche: innanzitutto con la “Nascita della tragedia”, ove il filosofo, facendo leva sull'insegnamento di Schopenhauer e su quello di Wagner, articola un'interpretazione misterica (dionisiaca) della tragedia in grado di ridare voce alla Grecia arcaica al di fuori della sua contraffazione alessandrina; e poi con il corso sul “Servizio divino dei greci”, in cui Nietzsche, variando il quadro esposto nella “Nascita”, mette a punto una rilevante interpretazione antropologica della religiosità greca. Di qui si passerà alla riflessione sulla religiosità greca di W.F. Otto, precisando la sua concezione del culto e del mito e valutando, anche in relazione a Nietzsche e ai presupposti fondamentali della sua riflessione (da Otto problematizzati e in definitiva rifiutati), il ruolo che assegna alla figura di Dioniso.

Secondo modulo (6 cfu):

Il senso della teofania tra W.F. Otto e M. Heidegger.

Il secondo modulo si propone di sviluppare il senso della manifestazione del divino, partendo dalle indicazioni di W.F. Otto e dalle preziose distinzioni da lui operate tra politeismo greco e monoteismo cristiano. Si chiarirà poi quale ruolo rivestano le Muse (e quindi la parola e il canto) nella teofania ellenica, al fine di affrancare l'immagine della religiosità greca dal pregiudizio cristiano-monoteistico secondo cui essa si ridurrebbe a una dimensione sensibile e naturale, a un'“invenzione poetica” priva della profondità che noi assegniamo all'esperienza del divino. Infine, ci si rivolgerà a Heidegger per tentare di concepire la teofania greca a partire dalla sua concezione della manifestazione e dell'arte. A tal fine, verranno ripresi alcuni elementi dell'interpretazione heideggeriana di Nietzsche e si ricostruiranno gli snodi centrali del suo dialogo con la riflessione “teologica” di Otto.

N.B. Coloro che devono sostenere l'esame da 6 cfu devono portare necessariamente il programma del primo modulo. 

 

Testi/Bibliografia

Primo modulo:

F. Nietzsche, La nascita della tragedia, a cura di V. Vivarelli, Einaudi, Torino 2009 (primi 10 capitoli);
F. Nietzsche, Il servizio divino dei greci, a cura di M.P. Löwenstein, Adelphi, Milano 2012 (pp. 1-80);
W.F. Otto, Dioniso. Mito e culto, Il Melangolo, Genova 2006;

W.F. Otto, Theophania. Lo spirito della religione greca antica, a cura di A. Caracciolo, Il Melangolo, Genova 1996.

 

I non frequentanti devono aggiungere: E. Berti, In principio era la meraviglia. Le grandi questioni della filosofia antica, Laterza, Roma-Bari 2007. 

 

Secondo modulo:

W.F. Otto, Gli dèi della Grecia, a cura di G. Moretti e A. Stavru, Adelphi, MIlano, 2004 (pp. 133-281);
W.F. Otto, Le Muse e l'origine divina della parola e del canto, a cura di S. Mati, Fazi, Roma 2005 (pp. 25-46 e 85-106);
M. Heidegger, L'origine dell'opera d'arte, in Id., Sentieri interrotti, a cura di P. Chiodi, La Nuova Italia, Scandicci 1996;
M. Heidegger, Contributi alla filosofia (Dall'evento), a cura di F. Volpi, Adelphi, Milano (pp. 395-408);

 

I non frequentanti devono aggiungere: F. Volpi (a cura di), Guida a Heidegger, Laterza, Roma-Bari 2002.

Metodi didattici

Lezioni frontali, letture, discussioni.

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

La prova d'esame si svolge nella forma tradizionale del colloquio orale, la quale dovrà accertare il conseguimento di alcuni obiettivi didattici fondamentali: conoscenza dei testi d'esame e capacità di contestualizzazione di autori e opere; comprensione dei concetti centrali e capacità di offrirne un'adeguata interpretazione; chiarezza espositiva e precisione terminologica; capacità di stabilire collegamenti sia storici che concettuali tra i diversi autori e temi presenti in programma.
Nel corso del colloquio verrà accertato se tali conoscenze e competenze sono possedute dallo studente in maniera (più o meno) completa, esauriente, corretta oppure in maniera (più o meno) approssimativa, stentata, imprecisa. In conseguenza di ciò, la valutazione varierà da eccellente (30 e L) a ottimo (30) a buono (27-29) a discreto (24-26) a poco più che sufficiente (21-23) fino ad appena sufficiente (18-21) o insufficiente (<18).

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Francesco Cattaneo