Dottorato in Chimica Industriale

Anno accademico 2022-2023
Area tematica Scienze Matematiche, Fisiche, Chimiche ed Astronomiche
Ciclo 38
Coordinatore Prof. Fabrizio Cavani
Lingua Inglese
Durata 3 anni

Scadenza: 14/12/2022 ore 23:59 (Scaduto)

Bando PNRR - Ulteriori posizioni

Immatricolazione: Dal 31/01/2023 al 08/02/2023 - Su www.studenti.unibo.it, i vincitori delle borse PNRR devono utilizzare soltanto la modulistica PNRR

Data inizio corso: 01/03/2023

Bando PNRR

Scadenza: 02/08/2022 ore 23:59 (Scaduto)

Bando PNRR

Immatricolazione: Dal 21/09/2022 al 29/09/2022 - Su www.studenti.unibo.it scaricare soltanto moduli PNRR

Data inizio corso: 01/11/2022

Bando PNRR

Scadenza: 09/06/2022 ore 23:59 (Scaduto)

Bando d'Ateneo

Posti: Maggiori informazioni nella Scheda del dottorato

Immatricolazione: Dal 20/07/2022 al 29/07/2022

Data inizio corso: 01/11/2022

Sede dottorato
Bologna
Struttura proponente
Dipartimento di Chimica industriale "Toso Montanari" - CHIMIND
Temi di ricerca

Le tematiche di ricerca del dottorato in Chimica Industriale riguardano i settori della chimica industriale sostenibile, della chimica dei materiali polimerici e ceramici, dei processi catalitici nella loro applicazione industriale e per la chimica fine.

In tutte le tematiche di ricerca del dottorato un fattore chiave sarà la sostenibilità ambientale delle varie fasi, il miglioramento o l'innovazione nella produzione industriale di sostanze chimiche con l'introduzione di processi che soddisfano i principi della "Green Chemistry" e della economia circolare.

I principali temi di ricerca riguardano:

  • sviluppo di nuovi catalizzatori (es. composti organici, metallorganici o di coordinazione) e di processi catalitici (sia di tipo tradizionale che basati sull’elettro e foto-elettrocatalisi);
  • produzione di idrogeno, combustibili ed energia sostenibili su scala di laboratorio e di impianto pilota (anche da biomasse);
  • attivazione e trasformazione di CO2 a composti chimici, sintesi di molecole complesse, (bio)polimeri e compositi, nano-additivi, polimeri per il fotovoltaico organico, composti fotosensibilizzanti;
  • modellazione e ottimizzazione dei nanomateriali, processi di recupero e riciclaggio utilizzando l'approccio dell'economia circolare;
  • design di nuove tecniche di storage dell’energia quali batterie ad alta efficienza e supercondensatori.
Sbocchi professionali e potenziali settori di impiego del dottorato di ricerca
Lo sbocco professionale più importante di un Dottore di Ricerca in Chimica Industriale è l’inserimento in infrastrutture di ricerca e sviluppo a livello industriale, sia nel campo dei processi che nello sviluppo di nuovi materiali. Si ritiene che l’esperienza in una situazione di attività lavorativa sia pienamente garantita dalla quotidiana attività di ricerca svolta dal dottorando durante la sua formazione. Interazione diretta con la realtà industriale viene garantita dalla forte attività di ricerca applicata dei docenti coinvolti nel Dottorato. Inoltre, i dottorandi possono svolgere parte della loro attività di ricerca in ambienti lavorativi presso enti pubblici e industrie private. I dottorandi partecipano anche ad importanti forme di collaborazione con altre strutture di ricerca italiane e straniere realizzate e formalizzate nell’ambito di progetti finanziati a livello nazionale ed europeo portati avanti dai diversi docenti del Collegio. Il percorso d’inserimento nel mondo del lavoro può iniziare con un periodo in azienda già durante il Dottorato, oppure di training post-dottorale.
Commissione esaminatrice

Commissione Bando Ordinario, Bando PNRR e Bando PNRR Ulteriori Posizioni
Nominata con DR 830/2022 Prot. n. 0127511 del 30/05/2022
Confermata con DR 1103/2022 Prot. n. 0162873 del 17/07/2022
Confermata con DR 1952/2022 Prot. n. 0357333 del 02/12/2022

Cognome Nome Ateneo / Ente Ruolo email
Comes Franchini Mauro Università di Bologna Membro effettivo
Lesch Andreas Stephan Università di Bologna Membro effettivo
Mazzocchetti Laura Università di Bologna Membro effettivo
Mazzoni Rita Università di Bologna Membro effettivo
Passarini Fabrizio Università di Bologna Membro effettivo
Tabanelli Tommaso Università di Bologna Membro effettivo
Alberini Federico Università di Bologna Membro supplente
Dimitratos Nikolaos Università di Bologna Membro supplente
Muccioli Luca Università di Bologna Membro supplente

* Sono membri esperti per l'assegnazione di posizioni a tema vincolato:

  • Daniele Balducci - Eni SpA
  • Denis Bertoldo - CyTech Srl
  • Angelo Ferrando - Versalis Spa
  • Fiorenzo Parrinello - Sacmi Imola
  • Elisa Degli Esposti - Biolchim Spa
  • Tommaso Tabanelli - International Flavors & Fragrances Benincarlo SL
  • Carlo Andriolo - Herambiente SpA
Obiettivi formativi del dottorato

Obiettivo primario è la formazione di Dottori di Ricerca di elevata qualificazione scientifica, in grado di svolgere attività di ricerca nell’ambito della Chimica Industriale, oltre che in altri settori in cui la chimica applicata riveste un ruolo predominante. In particolare, si affronteranno tematiche formative nel settore dei materiali innovativi per le applicazioni industriali e dello sviluppo di tecnologie sostenibili per l’industria chimica. Sarà posta particolare attenzione agli aspetti multidisciplinari della ricerca e all’integrazione con discipline affini quali Ingegneria Chimica ed Ingegneria di Processo. Gli obiettivi formativi includono inoltre il conseguimento di abilità individuali riguardanti l'organizzazione e gestione dell’attività di ricerca, la presentazione e la discussione dei risultati ottenuti, la stesura di relazioni e pubblicazioni scientifiche, l’approfondimento di problematiche relative alla proprietà intellettuale e al trasferimento tecnologico.

Tipologia dell'attività svolta dai dottorandi

L’attività principale del dottorando in Chimica Industriale è l’attività di ricerca, condotta presso i laboratori dei Dipartimenti universitari e degli istituti di ricerca convenzionati, consistente in prevalenza in attività di laboratorio con accesso a strumentazioni ed impianti di vari livelli di complessità. L’attività di ricerca sperimentale prevede l’utilizzo di strumentazione scientifica avanzata, includendo anche le grandi strumentazioni gestite in modo centralizzato dai Dipartimenti e può prevedere l’accesso a strumentazioni gestite da enti nazionali e internazionali (sincrotrone, elaboratori di calcolo ad alte prestazioni, ecc.). In parallelo alla ricerca il dottorando svolgerà anche attività di documentazione e ricerca bibliografica utilizzando il materiale disponibile nelle biblioteche o accessibile online attraverso sistemi informatici e/o il Sistema Bibliotecario di Ateneo. Le attività di formazione alla ricerca si svolgono a differenti livelli e sono articolate in base ad un piano di formazione personalizzato sullo specifico background del dottorando (insegnamenti di base dove necessario e in ambito specialistico, insegnamenti scelti nell’ambito dell’offerta formativa dei corsi di laurea magistrali e dei master di secondo livello dell’Ateneo). Fra le attività richieste al dottorando, vi è anche la partecipazione a seminari e cicli di seminari e a scuole e congressi, sia nazionali che internazionali.

Attività di formazione alla ricerca previste per i dottorandi in coerenza con gli obiettivi formativi del dottorato

Le attività di formazione alla ricerca alle quali partecipano i dottorandi si svolgono a differenti livelli e sono articolate in base ai contenuti. Il Dottorato organizza insegnamenti di base ai quali tutti i dottorandi sono tenuti a partecipare, oltre a corsi caratterizzanti a scelta, nei quali sono affrontati in modo approfondito argomenti specifici relativi ai vari settori di ricerca. Tutti i corsi prevedono una valutazione finale e ogni dottorando nel corso del triennio dovrà acquisire 9 CFU frequentando gli insegnamenti offerti nel Dottorato. In aggiunta è prevista l’acquisizione di almeno 4 CFU attraverso insegnamenti scelti nell’ambito dell’offerta formativa dei corsi di laurea magistrali e dei master di secondo livello dell’Ateneo. È richiesta la partecipazione dei dottorandi a seminari e cicli di seminari, e ad altre eventuali attività “autogestite” quali presentazioni comuni delle attività di ricerca, workshop, ecc. Infine i dottorandi devono obbligatoriamente partecipare ad almeno una scuola e ad un congresso nazionale o internazionale

Elementi di internazionalizzazione del dottorato

Il Dottorato di Ricerca in Chimica Industriale, che prende spunto dalle attività internazionali svolte nell’ambito del Dottorato Erasmus Mundus in Sustainable Industrial Chemistry (SINCHEM), nel Curriculum internazionale LM in Advanced Spectroscopy in Chemistry, e nella LM internazionale Low Carbon Technologies and Sustainable Chemistry,  assicura una sostanziale internazionalizzazione del percorso formativo con differenti interventi. Ciascuno studente è tenuto a svolgere attività all’estero per almeno 3 mesi. Il percorso formativo prevede la partecipazione a convegni internazionali e scuole, nonché la frequenza di specifici corsi organizzati dai docenti dei Dipartimenti proponenti, che vedono impegnati anche ricercatori provenienti da altri enti di ricerca italiani e esteri. I dottorandi vengono inoltre inseriti in progetti di ricerca ed iniziative internazionali Il Dottorato è pubblicizzato per attirare studenti stranieri e permette lo svolgimento di tesi in co-tutela con istituzioni estere.

Prodotti e risultati attesi dalle attività di ricerca dei dottorandi

I prodotti e i risultati attesi dalle attività di ricerca dei dottorandi sono quelli riconosciuti dalla comunità scientifica internazionale. In particolare ci si attende che le attività di ricerca portino alla divulgazione di almeno due prodotti collegati alla partecipazione del dottorando a scuole e congressi nazionali e internazionali (es. poster, presentazioni orali, pubblicazione di relazioni). L’ottenimento di questi prodotti sarà verificato nel corso delle prove di superamento dei vari anni di Dottorato. Si prevede inoltre che durante il Dottorato, e comunque non oltre un anno dalla sua conclusione, ogni dottorando abbia prodotto come autore o coautore almeno due
pubblicazioni (o eventualmente brevetti) relativi all’attività di ricerca svolta.