98924 - TEORIE E PRATICHE DELLA SCRITTURA E DELLA LETTURA (TRA ANALOGICO E DIGITALE) (LM)

Anno Accademico 2022/2023

  • Docente: Riccardo Fedriga
  • Crediti formativi: 12
  • SSD: M-STO/08
  • Lingua di insegnamento: Italiano
  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
  • Campus: Bologna
  • Corso: Laurea Magistrale in Semiotica (cod. 8886)

Conoscenze e abilità da conseguire

Scopo dell'insegnamento è portare gli studenti a muoversi criticamente e in una prospettica storica e interpretativa all’interno di nozioni, categorie e classificazioni quali storia delle idee e delle pratiche di lettura e scrittura, evoluzione dei modi di rappresentazione della conoscenza, proprietà intellettuale, stabilità, labilità e oblio dei supporti (dai cartacei agli ibridi ai digitali).

Contenuti

Enciclopedie, memoria, archivi, liste e oblio: leggere il mondo e registrarlo per farlo leggere.

A partire dalla conoscenza di quella peculiare modalità di cognizione documentale e intenzionale che è la lettura, ci si concentrerà sugli aspetti legati alla relazione tra i) lettura - ii) ontologia sociale e storica iii) modi di registrazione e archiviazione della memoria e del Cultural Heritage negli artefatti editoriali digitali (con particolare attenzione a biblioteche e archivi digitali). Ciò avverrà attraverso l'analisi delle pratiche di lettura nelle diverse forme di diffusione del sapere registrate nella storia, in accordo con la definizione "oggetto sociale = atto registrato". Dalla nozione di diffusione virale delle idee praticata attraverso l'atto di leggere, si passerà alla ricostruzione delle pratiche di lettura come atti intenzionali e modi che, da individuali, evolvono nel diventare socialmente e storicamente condivisi in comunità conversazionali. Scopo dell'insegnamento è portare gli studenti a muoversi criticamente e in una prospettica storica e interpretativa all’interno di nozioni, categorie e classificazioni quali pratiche di lettura, modelli di rappresentazione editoriale della conoscenza, evoluzione sincronica e diacronica di tali modelli, proprietà intellettuale, stabilità, labilità e oblio dei supporti (dai cartacei agli ibridi ai digitali, sino alle ontologie sociali e alla documedialità). Per evitare facili conclusioni di natura ideologica sulla fine del libro, sarà pertanto decisivo il confronto e lo studio dell’evoluzione storica - e di storia intellettuale in particolare - di tali schemi categoriali. Assunto di fondo del corso è che non siano tali schemi a plasmare la realtà quanto essi siano tracce, tecnologicamente documentabili e registrabili su supporti (dai libri agli archivi digitali), dell'emersione della realtà stessa. Grazie a tali modi tecnologici, si rinnovano di continuo gli abiti culturali grazie ai quali abbiamo accesso alla realtà che li presuppone.

Nella seconda parte del corso i temi presi in considerazione saranno declinati in relazione al caso della circolazione della conoscenza, delle istituzioni che la consentono o la veicolano o la bloccano, determinando i sommersi e i salvati nella storia di quei particolari oggetti sociali e tecnologici che sono i libri (e in particolare le enciclopedie, cartacee e digitali, sino al web). In particolare verrà posto a problema il caso dei libri e della loro registrazione digitale come oggetti sociali e categoriali. A partire da un fondamento teorico basato sulla rilettura della distinzione tra dizionario ed enciclopedia di Umberto Eco, attraverso una ricognizione non solo storica ma anche terocio critica basata sulla nozione di genere narrativo/editoriale, il corso partirà dall’analisi del modello di riferimento costituito dalle enciclopedie e dal romanzo enciclopedico e si interrogherà su temi quali la libera diffusione del sapere; la natura apparentemente neutra delle ontologie digitali; i criteri e i modi di una classificazione editoriale (collane, cataloghi etc., liste, elenchi digitali) l fluttuare dei modi di censurare il sapere attraverso la storia, sino ai nostri giorni; la relazione tra oralità e scrittura nella circolazione dei saperi. Infine il corso si concluderà sulle conseguenze deterministiche della registrazione digitale come modi della leggibilità del mondo. Verrà mostrata l’evoluzione delle pratiche di lettura come modi della critica e liberi esercizi silenziosi per scardinare le imposizioni dei regimi di temporalità digitali e risituare la relativa libertà del lettore di scegliere i modi e i supporti per avere accesso alla realtà, con particolare riferimento all'analisi del web enciclopedico e del parallelo tra aspetti paratestuali tipici della tradizione cartacea e individuazione di quelli digitali e consapevolezza della loro portata ideologica.

Infine vi sarà per ogni parte una serie di ore di discussione aperta e dedicata a lavori collettivi di ricerca su casi di studio di particolare rilevanza, emersi durante il corso a partire dalle sollecitazioni del docente o dagli interessi degli studenti, e strutturati in forma di esposizione orale, presentazione di lavori di ricerca oppure di oggetti digitale (blog, progettazione pagine enciclopediche, problem solving relativi alla proprietà intellettuale digitale, podcasting…), i quali costituiranno poi, eventualmente integrati, materia d’esame. Ad una cornice teorica/concettuale segue un dibattito letterario tra due (massimo tre) fazioni, composte da una "enciclopedia opere e personaggi" della letteratura a cui daranno voce prima i docenti e poi gli studenti. Le letture verranno accuratamente scelte in base al rilievo delle tematiche, tenendo conto di una equa e proporzionale rappresentazione per quello che concerne epoca, luogo geografico e diversità di perspettiva degli autori.
Il seminario non si propone di dare agli studenti una determinata chiave interpretativa delle letture, bensì gli strumenti analitici necessari perché essi la possano trovare in autonomia, al fine di presentare una propria posizione, inizialmente nel dibattito durante il seminario e conclusivamente in un essay alla fine. La sfida consiste anche nell’essere capaci a
uscire dalle proprie tradizioni (ereditate e/o imposte dagli studi) così come dalle ‘comfort zones’, sia a livello contenutistico sia a livello metodologico (oltre alla lezione frontale, gli studenti dovranno imparare a sviluppare un pensiero critico, a sostenerlo e ad argomentarlo sia verbalmente che in un paper accademico).

Testi/Bibliografia

Considerato il carattere sperimentale del corso, si rimanda qui a una serie di testi che verranno selezionati ad hoc, in relazione alle esigenze degli studenti, all'inizio e durante il corso stesso.

R. Fedriga, F. Ciracì e C. Marras, Filosofia e digitale, I Quaderni di "Filosofia", Mimesis, Milano-Udine, 2021

G. Cavallo e R Chartier, Storia della lettura, Laterza, Roma Bari, 1995

R. Chartier, Inscrivere e cancellare, Laterza, Roma Bari, 2006

R. Chartier, Ascoltare il passato con gli occhi, Laterza, Roma-Bari 2009

R. Darnton, Il futuro del libro, Adelphi, Milano, 2009

R. Darnton, I censori all'opera, Adelphi, Milano 2017

U. Eco- J.-C. Carrière, Non sperate di liberarvi dei libri, Bompiani, Milano 2011

G.A. Ferrari, Libro, Bollati Boringhieri, Torino, 2015

M. Ferraris, Documanità, Laterza, Roma-Bari, 2021.

M. Ferraris, Documentalità, Laterza, Roma-Bari 2009.

A. Manguel, Storia della lettura, Feltrinelli, Milano 2009

J. F. McKenzie, Bibliografia e sociologia dei testi, Sylvestre Bonnard, Milano 2000

G. Roncaglia, La quarta rivoluzione. Sei lezioni sul futuro del libro, Laterza, Roma-Bari 2009

H.J. Martin, Storia e potere della scrittura, Laterza, Bari-Roma, 2009

E. Pariser, Il filtro, il Saggiatore, Milano 2011

R. Casati, Contro il colonialismo digitale, Laterza, Roma-Bari, Roma 2013

C. R. Sunstein, Sulla libertà, Einaudi, Torino, 2020

C. Ratti, La città di domani. Come le reti stanno cambiando il futuro, Einaudi, Torino, 2017

M. Tegmark, Vita 3.0, Cortina, Milano, 2018

Metodi didattici

La didattica verrà prevalentemente effettuata attraverso lezioni frontali e lavori collettivi di discussione e di presentazione di ricerche svolte, condivise e documentate; ci si avvarrà inoltre dell'intervento di esperti della comunicazione e dell'editoria enciclopedica e scolastica, sia nell'ambito professionale sia in quello della ricerca. A partire dalla definizione di storia ed epistemologia della lettura e dal suo ambito di indagine plurale e irriducibile a una disciplina, è previsto l'uso di fonti dirette e indirette, cartacee e on line (con relative indicazioni sull'attendibilità delle fonti), blog, uso di archivi digitali e di social network legati alla lettura. Alla fine del corso lo studente avrà sviluppato la capacità di muoversi criticamente all'interno della storia della lettura con indipendenza di giudizio, riconoscendo i modi storici e le strutture dell'archiviazione, classificazione e diffusione dei saperi, la pluralità delle fonti e i rischi del loro uso ideologico, gli aspetti cognitivi e la concreta dimensione storica, etica e sociale della lettura come atto intenzionale e documentale.

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

Le modalità di verifica saranno legate a singole ricerche, presentate sotto forma di presentazioni, singole o collettive, nella creazione di oggetti digitali per la lettura e di tesine di carattere storiografico. Le argomentazioni orali frutto delle presentazioni e delle discussioni saranno parte integrante dell'esame.

Modalità di redazione della tesina di ricerca

la tesina consta di un elaborato di circa 20 cartelle (per i frequentanti, la lunghezza varia in base a quanto deciso in aula, e che si concorderà man mano che il lavoro si compie); mentre essa è di 25 cartelle con discussione orale per i non frequentanti (una corretta redazione della bibliografia e delle note è parte integrante del giudizio); essa va consegnata una settimana prima dell'appello d'esame; eccezioni sono fatte per i frequentanti. Il tema deve essere individuato dall'esaminanda/o sulla base degli argomenti del corso e consta di un progetto di almeno 4 cartelle con indice, argomento, bibliografia - cosa che i frequentanti hanno già svolto in aula. Nel caso la tesina venga svolta da più persone, la lunghezza, e il progetto aumenteranno in modo proporzionale, ma sempre concordato con il docente, al numero dei contributi, che verranno segnalati nel testo in relazione al numero delle pagine.

In sede complessiva di esame si valuteranno quindi: - la padronanza dei contenuti; la capacità di sintesi e di analisi dei temi e dei concetti; la capacità di sapersi esprimere adeguatamente e con linguaggio appropriato alla materia trattata nonché al supporto scelto per la presentazione del lavoro di esame (cartaceo o digitale). Il raggiungimento da parte dello studente di una visione organica dei temi affrontati a lezione congiuntamente alla loro utilizzazione critica; una buona padronanza espressiva, tanto dei temi quanto dell'organizzazione delle informazioni sui differenti supporti, saranno valutati con voti di eccellenza. Una conoscenza superficiale della materia, unitamente a capacità di sintesi e di analisi articolate in un linguaggio e una argomentazione corretta in relazione al supporto usato, ma non sempre appropriato, porteranno a valutazioni discrete. Lacune formative, argomentative, scarsa capacità di presentarle sui supporti scelti e/o linguaggio inappropriato – seppur in un contesto di conoscenze minimali del materiale d'esame – condurranno a voti che non supereranno la sufficienza. Lacune formative, linguaggio inappropriato, mancanza di orientamento all'interno degli strumenti consigliati per esporre e organizzare in modo argomentato i materiali bibliografici offerti durante il corso saranno valutati negativamente.

Strumenti a supporto della didattica

La didattica sarà supportata dalla creazione e riferimenti a blog, di forum di discussione, di testi cartacei, di testi liquidi, siti web relativi alla lettura.

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Riccardo Fedriga