27096 - STORIA DEL TEATRO E DELLO SPETTACOLO (A-L)

Anno Accademico 2022/2023

  • Docente: Enrico Pitozzi
  • Crediti formativi: 12
  • Lingua di insegnamento: Italiano

Conoscenze e abilità da conseguire

Al termine del corso lo studente: - conosce i lineamenti generali della storia del teatro e dello spettacolo dal vivo; - sa collocare la storia dello spettacolo teatrale nel più ampio contesto della storia delle arti; - individua i criteri drammaturgici e performativi che accomunano le esperienze storiche a quelle contemporanee in questo campo; - sa applicare specifici metodi d'analisi su circoscritti campi d'indagine.

Contenuti

inizio lezioni: 27 settembre 2022

[pausa dal 01 novembre al 14 novembre]

fine lezioni: 22 dicembre 2022

GIORNI/ORARI

Martedì | giovedì | venerdì 15h-17h

Aula: Aula III – Via Zamboni 38

 

La frequenza in presenza è fortemente consigliata. È possibile sostenere l’esame con il programma da frequentanti soltanto qualora si superi la soglia del 80% di frequenza di ogni modulo, pari a 24 ore. Qualora non si raggiunga tale soglia o non si abbia la possibilità di frequentare il corso, è necessario sostenere l’esame con il programma da non frequentanti (dettaglio nella sezione dedicata).

Passaggio di lettera (A-L => M-Z; M-Z => A-L)

L’insegnamento di Storia del Teatro e dello Spettacolo è suddiviso in due corsi a seconda della lettera del cognome (A-L; M-Z). Il passaggio da una lettera all’altra è possibile unicamente in presenza di: (i) sovrapposizione con altro corso; (ii) comprovate esigenze lavorative. In entrambi i casi, è necessario prendere contatto con il docente del corso di destinazione e motivare la richiesta di cambiamento producendo adeguata documentazione.

 

 

Titolo del corso: Il tragico e la permanenza del dionisiaco

Modulo 1 (6 CFU)

Il teatro nasce grande. Il suo cominciamento non è l’incerto preludio ad un più maturo sviluppo del pensiero e delle sue pratiche, bensì sancisce i principi fondamentali del suo intero decorso storico. Il tragico e le sue forme ne sono una tra le principali espressioni. Il corso intende così ripensare il tragico come esperienza a partire dalle sue connotazioni pre-aristoteliche, proponendo al contempo una chiave di lettura inedita per la storia del teatro e la filosofia del tragico.

In questo quadro si profila il sentire dionisiaco come tratto peculiare delle forme spettacolari arcaiche, i cui elementi costitutivi risalgono ai culti misterici esercitati nell’Asia Centrale e in Grecia. La permanenza di questa sensibilità, o per lo meno di alcuni suoi elementi, attraversa l’intera storia del teatro – si pensi al Medioevo, alle riprese rinascimentali o a Shakespeare, a Hölderlin e Kleist – e giunge a noi come un fiume carsico e li ritroviamo trasfigurati sulla scena di Thierry Salmon, Eimuntas Nekrošius, Carmelo Bene, Jan Fabre o di Romeo Castellucci.

Del dionisiaco, connotato come distacco dal mondo e immersione nella pura interiorità, discuteremo in particolare tre aspetti: il primo è il riconoscimento di sé – l’anagnorisis per i Greci – mentre il secondo è il divenire nelle sue due declinazioni animale e vegetale. Entrambi questi elementi si coagulano nella definizione della figura in scena. Essa prende parola – ecco il terzo aspetto dell’indagine – e lo fa nelle forme musicali (come ricordato da Nietzsche) della voce-canto che esprime e testimonia l’irrefrenabile necessità di condividere con gli altri ciò che si è conosciuto nelle regioni della pura interiorità. Così facendo i poeti della scena di cui parliamo, nominano il mondo mostrandolo come radicale rappresentazione. Non a caso l’espressione da loro prediletta è l’oratorio o la forma concerto in cui riecheggia, nella voce-suono contemporanea, il metro della lamentazione antica, che ha fortemente contribuito a strutturare la tragedia.

Titolo Modulo 2 (6 CFU): Le forme del tragico

Questa sezione di carattere laboratoriale è la naturale continuazione, in termini operativi, della precedente sezione storico-critica. Essa tende a sviluppare in modo laboratoriale, dunque con il coinvolgimento degli studenti, in forma individualmente o di gruppo, nella visione e nell’analisi dei processi creativi adottati da alcuni artisti nella composizione di opere che richiamano le tematiche sviluppate e discusse nella sezione storico-teorica. Nello specifico – e alla luce del tema del tragico e del dionisiaco – andremo a decostruire il processo creativo adottato da alcuni registi nel comporre le immagini sceniche come punto di caduta della rappresentazione. In questo senso compiremo una vera e propria analisi contestuale degli elementi compositivi, sia di natura scenica che extra-scenica (letterari, iconografici ecc.), così da riconoscere e contestualizzare i processi compositivi e drammaturgici di una messa in scena, a partire dall’analisi di fonti dirette e indirette.

Nello specifico, alcune delle opere sulle quali ci concentreremo sono:

Bob Wilson e Arvo Pärt, Adam’s Passion, 2015.

Socìetas Raffaello Sanzio, Tragedia Endogonidia, 2004.

Romeo Castellucci, Parsifal, 2010-2014.

Shiro Takatani, ST/LL, 2015.

Carmelo Bene, Riccardo III, 1977.

Carmelo Bene, Manfred, 1979.

Fanny & Alxander, The Garden, 2022.

Testi/Bibliografia

Modulo 1 (6 CFU) STORIA DEL TEATRO. ISTITUZIONI (1) (A-L)

a)- O. Brockett, Storia del teatro, Venezia, Marsilio, (edizioni dal 2016 in avanti).

b)- Hans-Thies Lehmann, Tragedia e teatro drammatico, Imola, Cue Press, 2022.

 

Modulo 2 (6 CFU) PROCESSI E FORME DELLA CREAZIONE SCENICA. LABORATORIO (1) (A-L)

a)- H-T. Lehmann, Il teatro postdrammatico, Imola, Cuepress, 2017.

oppure

b)- E. Montanari, E. Pitozzi, Cellula. Anatomia dello spazio scenico, Macerata, Quodlibet, 2021.

 

Gli studenti non frequentanti porteranno anche:

E. Fischer-Lichte, Estetica del performativo, Roma, Carocci, 2014.

 

Metodi didattici

Lezioni frontali, con analisi e approfondimento dei concetti trattati, analisi guidate delle opere audiovisive della scena teatrale.

Il corso mette in gioco il contributo teorico, analitico e critico-operativo del docente e degli studenti e si svilupperà secondo lezione frontali.

Altre indicazioni bibliografiche, in lingua straniera, verranno fornite e discusse durante lo svolgimento del corso, così da inquadrare le problematiche sollevate in una più ampia cornice analitica.

Approfondimenti e letture critiche, nonché una scheda con l'indicazione dei materiali discussi durante ogni lezione, saranno caricate sulla piattaforma "Virtuale" dell'insegnamento.

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

La valutazione del corso avverrà secondo i modi, i tempi e le direttive stabilite dal corso di studi. Si baserà su un colloquio orale.

Nella valutazione della prova si terrà conto, in particolare, della capacità dello studente di sapersi orientare all'interno del materiale bibliografico d'esame al fine di trarre le informazioni utili che gli permetteranno di illustrare temi e problemi e di saperli collegare tra loro.

Si valuteranno quindi:

- La padronanza dei contenuti

- La capacità di sintesi e di analisi dei temi e dei concetti

- La capacità di sapersi esprimere adeguatamente e con linguaggio appropriato alla materia trattata

Il raggiungimento da parte dello studente di una visione organica dei temi affrontati a lezione congiuntamente alla loro utilizzazione critica, un’ottima padronanza espressiva e di linguaggio specifico saranno valutati con voti di eccellenza (30 e lode e 30).

Il raggiungimento da parte dello studente di una visione organica dei temi e una loro lettura critica, una buona padronanza espressiva e di linguaggio specifico saranno valutati con voti di buoni (29-27).

Una conoscenza mnemonica della materia, unitamente a capacità di sintesi e di analisi articolate in un linguaggio corretto, ma non sempre appropriato, porteranno a valutazioni discrete (26-24).

Lacune formative e/o linguaggio poco preciso – seppur in un contesto di conoscenze minimali del materiale d'esame – condurranno a voti sufficienti (23-21).

Lacune formative e/o linguaggio impreciso – seppur in un contesto di conoscenze minimali del materiale d'esame – condurranno a voti appena sufficienti (20-18).

Lacune formative, linguaggio inappropriato, mancanza di orientamento all'interno dei materiali bibliografici saranno valutati negativamente (<18).

Strumenti a supporto della didattica

Materiali audiovisivi, archivi digitali, piattaforme e siti web.

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Enrico Pitozzi

SDGs

Istruzione di qualità Partnership per gli obiettivi

L'insegnamento contribuisce al perseguimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030 dell'ONU.