75789 - TEATRI IN ASIA (LM)

Anno Accademico 2022/2023

  • Docente: Matteo Casari
  • Crediti formativi: 12
  • SSD: L-ART/05
  • Lingua di insegnamento: Italiano

Conoscenze e abilità da conseguire

Al termine del corso lo studente: - acquisisce conoscenze sulle origini e gli sviluppi dei principali modelli asiatici di teatro-danza; - sa contestualizzare tali modelli all’interno di un'appropriata cornice storico-antropologica; - acquisisce strumenti metodologici per orientarsi nella ricerca e interpretazione delle fonti orali e scritte di interesse. Egli inoltre: - sa riconoscere e interpretare i principi estetici e quelli propriamente teatrali che informano i diversi linguaggi della scena asiatica; - sa decodificare, sul piano culturale e scenico, i principali modelli asiatici di teatro-danza; - sa interpretare criticamente le dinamiche interculturali che hanno posto e pongono in dialogo le tradizioni sceniche orientali e occidentali.

Contenuti

Primo modulo:
La codificazione del sapere teatrale è un elemento strutturale comune a diverse scene asiatiche. Il corso si prefigge di indagarle per mezzo di una preliminare contestualizzazione antropologica, utile a creare un necessario orizzonte interculturale di analisi. In particolare – prendendo il Giappone e l’India ad esempio – si osserveranno i meccanismi della trasmissione dei saperi attorici di generazione in generazione e la conseguente relazione tra tradizione e contemporaneità.

Secondo modulo:
Il secondo modulo sarà dedicato alla scena giapponese del XX secolo con l’intento di osservare il rapporto tra i grandi generi teatrali tradizionali (, kyōgen, kabuki, bunraku) e le sperimentazioni novecentesche. Particolare attenzione sarà data alla nascita del butō e alla vita e all’opera teatrale di Mishima Yukio.

Seminario facoltativo
Tutti gli studenti sono invitati a frequentare il seminario:

L’attore tradizionale cinese e il romanzo Honglou Meng

Dott.ssa Beatrice Borelli
13-14-15 marzo
Ore 13-15
Aula Ferrero

A partire dal capolavoro narrativo del Settecento, con una preliminare contestualizzazione antropologica, storica e letteraria, le lezioni avvicineranno gli studenti all’arte teatrale cinese, sviluppatasi nei secoli dell’impero, la quale comprende recitazione, canto, danza, pantomima ed acrobatica.

Attraverso l’utilizzo di video, saranno presentate scene famose di sei opere citate dal romanzo e tuttora costantemente in repertorio. Verranno mostrati inoltre i principali esempi di spettacoli tratti da episodi dello Honglou Meng stesso.

Lungo l’intero percorso sarà centrale una riflessione sullo status sociale degli attori, questione che verrà approfondita presentando la loro peculiare subalternità a corte, sottolineata dal romanzo e supportata da fonti storiche.


Testi/Bibliografia

Programa d'esame: 6 crediti per frequentanti

-Giovanni Azzaroni e Matteo Casari, Asia il teatro che danza, Le Lettere, Firenze, 2011.

-Casari Matteo, Teatro nō. La via dei maestri e la trasmissione dei saperi, CLUEB, Bologna, 2008.

-Matteo Casari e Giuditta de Concini, a cura di, Danzare il Nāṭya. Permanenze e trasformazioni del teatro-danza indiano, in Arti della Performance: orizzonti e culture, n. 5, 2015, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, Dipartimento delle Arti e ALMADL, Bologna (free download).*

Programma d'esame: 6 crediti per partecipanti a gruppi di lavoro durante le lezioni

I frequentanti del corso potranno scegliere se partecipare ai gruppi di lavoro svolgendo attività di approfondimento su alcuni temi del corso proposti dal docente. Per i partecipanti ai gruppi il programma d'esame da 6 cfu è: 

-3 capitoli a scelta di: Giovanni Azzaroni e Matteo Casari, Asia il teatro che danza, Le Lettere, Firenze.

-Casari Matteo, Teatro nō. La via dei maestri e la trasmissione dei saperi, CLUEB, Bologna, 2008.

-Matteo Casari e Giuditta de Concini, a cura di, Danzare il Nāṭya. Permanenze e trasformazioni del teatro-danza indiano, in Arti della Performance: orizzonti e culture, n. 5, 2015, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, Dipartimento delle Arti e ALMADL, Bologna (free download).*

programma d'esame: 12 crediti per frequentanti

-Giovanni Azzaroni e Matteo Casari, Asia il teatro che danza, Le Lettere, Firenze, 2011.

-Matteo Casari, Teatro nō. La via dei maestri e la trasmissione dei saperi, CLUEB, Bologna, 2008.

-Matteo Casari e Giuditta de Concini, a cura di, Danzare il Nāṭya. Permanenze e trasformazioni del teatro-danza indiano, in Arti della Performance: orizzonti e culture, n. 5, 2015, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, Dipartimento delle Arti e ALMADL, Bologna (free download).*

-Mishima Yukio, Medioevo & Il Palazzo del bramito dei cervi: Mishima, la Storia e vicende segrete, Virginia Sica, a cura di, Atmospherelibri, Roma, 2019.

- Ruperti Bonaventura, a cura di, Mutamenti dei linguaggi nella scena contemporanea in Giappone, Cafoscarina, Venezia, 2014 [solo pagine: 1-100; 133-146; 263-348].**

- Matteo Casari, a cura di, Teatro nō, orizzonti possibili, numero monografico di “Prove di drammaturgia”, n. 1, febbraio 2012 pp. 3-39.

Programma d'esame: 12 crediti per partecipanti a gruppi di lavoro durante le lezioni

I frequentanti del corso potranno scegliere se partecipare ai gruppi di lavoro svolgendo attività di approfondimento su alcuni temi del corso proposti dal docente. Per i partecipanti ai gruppi il programma d'esame è:

-3 capitoli a scelta di:Giovanni Azzaroni e Matteo Casari, Asia il teatro che danza, Le Lettere, Firenze.

-Casari Matteo, Teatro nō. La via dei maestri e la trasmissione dei saperi, CLUEB, Bologna, 2008.

-Matteo Casari e Giuditta de Concini, a cura di, Danzare il Nāṭya. Permanenze e trasformazioni del teatro-danza indiano, in Arti della Performance: orizzonti e culture, n. 5, 2015, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, Dipartimento delle Arti e ALMADL, Bologna (free download).*

-Mishima Yukio, Medioevo & Il Palazzo del bramito dei cervi: Mishima, la Storia e vicende segrete, Virginia Sica, a cura di, Atmospherelibri, Roma, 2019.

- Ruperti Bonaventura, a cura di, Mutamenti dei linguaggi nella scena contemporanea in Giappone, Cafoscarina, Venezia, 2014 [solo pagine: 1-100; 133-146; 263-348].**

- Matteo Casari, a cura di, Teatro nō, orizzonti possibili, numero monografico di “Prove di drammaturgia”, n. 1, febbraio 2012 pp. 3-39.

*Gli studenti del curriculum musica possono sostituire il volume Danzare il Nāṭya con Daniele Sestili, Musica e tradizione in Asia orientale, Squi[libri], Roma, 2010.

** Gli studenti del curriculum musica possono sostituire il volume Mutamenti dei linguaggi nella scena contemporanea in Giappone, con Luciana Galliano, Yogaku. Percorsi della musica giapponese nel Novecento, Cafoscarina, Venezia, 1998.

Solo agli studenti non frequetanti (si intendono frequentati gli studenti presenti almeno all’80% delle lezioni) si richiede la preparazione di un ulteriore volume a scelta tra:

-Azzaroni Giovanni, Sguardi sul corpo tra Oriente e Occidente. Studi di antropologia filosofica, Bologna, CLUEB, 2019.

-Azzaroni Giovanni, Teatro in Asia. Malaysia – Indonesia – Filippine – Giappone, vol. I, CLUEB, Bologna, 1998, solo pp. 273-388.

-Azzaroni Giovanni, Teatro in Asia. Myanmar – Thailandia – Laos – Kampuchea – Viêt Nam, vol. II, CLUEB, Bologna, 2000, solo pp. 273-388.

-Azzaroni Giovanni, Teatro in Asia. Tibet – Cina – Mongolia – Corea, vol. III, CLUEB, Bologna, 2003, solo pp. 101-256.

-Azzaroni Giovanni, Teatro in Asia. Nepal, Bhutan, India, Sri Lanka, vol. IV, CLUEB, Bologna, 2006, solo pp. 149-338.

-Casari Matteo, Teatro, vita di Mei Lanfang. Con la traduzione integrale di Addio mia concubina, CLUEB, Bologna, 2003.

-Casari Matteo e Elena Cervellati, a cura di, Butō. Prospettive europee e sguardi dal Giappone. Omaggio o Ōno Kazuo, in Arti della Performance: orizzonti e culture, n. 6, 2015, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, Dipartimento delle Arti e ALMADL, Bologna (free download)

-Centonze Katja, ed., Avant-gardes in Japan. Anniversary of Futurism and Butō: Performing Arts and Cultural Practices between Contemporariness and Tradition, Cafoscarina, Venezia, 2010, solo pp. 27-171.

-Alessandra Consonni, a cura di, ‘Cham yig, CLUEB, Bologna, 2008.

-Margherita De Giorgi, "To be renewed again". Esperienze di butō in Europa: Yvonne pouget, Imre Thormann e Xavier Le Roy, in Arti della Performance: orizonti e culture, n. 2, 2012, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, Dipartimento delle Arti e ALMADL, Bologna, solo pp.1-183 (free download).

-Guidi Alessandro, Lo Yueji. Il pensiero musicale nelle Cina antica, CLUEB, Bologna, 2005.

-Marazzi Antonio, Uomini, cyborg e robot umanoidi. Antropologia dell’uomo artificiale, Carocci, Roma, 2012.

-Morotti Fabio, Teatro e danza in Cambogia, Editoria&Spettacolo, Riano, 2010.

-Nandikeshvara, Abhinayadarpaṇa, trad. it. di Pietro Chierichetti, Alfredo Ferrero Editore, Torino, 2010.

- Ottaviani Gioia, I fondamenti del teatro in Asia, Aracne, Roma, 2004.

-Ruperti Bonaventura, Storia del teatro giapponese. Dalle origini all’Ottocento, Marsilio, Venezia, 2015.

-Ruperti Bonaventura, Storia del teatro giapponese. Dall’Ottocento al Duemila, Marsilio, Venezia, 2016.

-Scholz-Cionca Stanca e Balme Christofer, Nō Theatre Transversal, iudicium, München, 2008.

-Toscano Cinzia, Il teatro dei robot. La meccanica delle emozioni nel Robot-Human Theatre di Hirata Oriza, CLUEB, Bologna, 2019.

- Umali A., Umewaka N.; Casari M, eds, Nō Theater and Cultural Diplomacy. With a Glimpse into Philippine Practices, in Arti della Performance: orizzonti e culture, n. 11, 2018, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, Dipartimento delle Arti e ALMADL, Bologna (free download)

-Zeami Motokiyo, Il segreto del teatro nō, Adelphi, Milano, 1987 (o successive edizioni).

 

Metodi didattici

L'insegnamento dovrà tendere a un equilibrato mix di nozioni teoriche e di esempi pratici inseriti in un preciso contesto antropologico, al fine di consentire a tutti gli studenti che affronteranno il corso con diversi gradi di preparazione di avere la possibilità di raggiungere il risultato finale prefissato.

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

Una prima verifica dell’apprendimento avviene in aula, durante lo svolgimento del corso, attraverso il dialogo con gli studenti. Tale dialogo non è finalizzato all’attribuzione finale del voto ma a saggiare interessi e eventuali difficoltà legati alle lezioni.

L’esame di profitto finale è orale. Durante l’esame lo studente è chiamato a dimostrare la propria preparazione su tutti i testi in programma sostenendo con il docente un dialogo sugli argomenti in essi contenuti. Gli studenti frequentanti possono articolare la propria esposizione riferendosi anche ai temi approfonditi a lezione.
Nello studio, in particolare del manuale, si consiglia di evitare un approccio eccessivamente mnemonico concentrandosi maggiormente sulle questioni nodali dei temi trattati e sulle loro possibili connessioni.

L’esame terrà conto anche della proprietà e della congruità dell'espressione linguistica:

30 e lode: prova eccellente per solidità delle conoscenze, ricchezza dell'articolazione discorsiva, proprietà espressiva e interesse di interventi critici;

30: prova ottima, conoscenze complete e adeguate, ben articolate ed espresse correttamente, con interventi critici interessanti;

29-27: prova buona, conoscenze più che soddisfacenti, espressione corretta.

26-24: prova discreta, conoscenze presenti nelle linee essenziali, ma non esaurienti e/o non sempre articolate con correttezza;

23-21: prova sufficiente, conoscenze presenti in modo generale ma superficiale; espressione spesso non appropriata e articolazione del discorso confusa;

20-18: prova appena sufficiente, espressione e articolazione del discorso con lacune anche di rilievo;

<18: prova insufficiente, conoscenze assenti o molto lacunose, mancanza di orientamento nella disciplina, espressione carente e gravemente lacunosa.

Strumenti a supporto della didattica

Proiezione di filmati su spettacoli e danze concernenti gli argomenti presentati durante il corso.

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Matteo Casari

SDGs

Istruzione di qualità Partnership per gli obiettivi

L'insegnamento contribuisce al perseguimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030 dell'ONU.