10231 - ANATOMIA PATOLOGICA VETERINARIA II

Anno Accademico 2022/2023

  • Docente: Giuseppe Sarli
  • Crediti formativi: 5
  • SSD: VET/03
  • Lingua di insegnamento: Italiano
  • Moduli: Giuseppe Sarli (Modulo 1) Giancarlo Avallone (Modulo 2)
  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza (Modulo 1) Convenzionale - Lezioni in presenza (Modulo 2)
  • Campus: Bologna
  • Corso: Laurea Magistrale a Ciclo Unico in Medicina veterinaria (cod. 8617)

Conoscenze e abilità da conseguire

Al termine del corso lo studente conosce l'eziopatogenesi e i quadri morfologici macro e microscopici delle principali malattie relative ai sistemi respiratorio, cardiocircolatorio, emopoietico ed urinario, alla cute e alla mammella. E' in grado di riconoscere una lesione, descriverla utilizzando la terminologia appropriata e impostare una diagnosi differenziale.

Contenuti

Questo insegnamento fa parte del C.I. Anatomia Patologica Veterinaria per il quale il docente verbalizzante è il Prof. Giuseppe Sarli

Per le patologie di seguito elencate e suddivise per apparati lo studente deve sapere proporre una descrizione macroscopica ed impostare diagnosi morfologica e diagnosi differenziali.

Apparato respiratorio

  • Cavita'   nasali: emorragie, flogosi: eziologia, patogenesi e forme morfologiche; rinite nella IBR del bovino, adenite equina e morva. Flogosi delle tasche gutturali nel cavallo. Rinite atrofica del suino; parassitosi delle cavita'  nasali, tumori enzootici e sporadici delle cavita'  nasali.
  • Laringe e trachea: emorragie, edema, flogosi: eziologia, patogenesi e forme morfologiche.
  • Vie aeree: stenosi, bronchiectasia (eziopatogenesi e quadri morfologici macroscopici); bronchiti e bronchioliti (classificazione e conseguenze sul polmone).
  • Polmone
  1. Variazioni del contenuto aereo:  classificazione, patogenesi, aspetti macroscopici ed istologici dell'atelettasia (congenita ed acquisita) e dell'enfisema (parenchimatoso ed interstiziale, acuto e cronico).
  2. Disturbi di circolo: quadro macroscopico e patogenesi dell'iperemia, ischemia, embolia e trombosi polmonare. Edema polmonare: eziopatogenesi, quadro macroscopico e microscopico. Tumori delle vie respiratorie e del polmone. Calcificazioni polmonari.
  3. Polmoniti. Sistema classificativo. Broncopolmonite: eziopatogenesi, quadro macroscopico e cenni dei caratteri istologici. Polmonite fibrinosa: eziopatogenesi, quadro macroscopico e caratteri istologici. Polmonite interstiziale: eziopatogenesi, quadro macroscopico e caratteri istologici. Polmonite purulenta e gangrenosa: eziopatogenesi  e quadro macroscopico. Polmonite granulomatosa: patogenesi della tubercolosi primaria, tubercolosi post-primaria e della fase del collasso delle resistenze. Tubercolosi polmonare nel bovino, cavallo, suino, cane e gatto.
  4. Polmoniti nelle diverse specie: polmoniti del bovino (p. enzootica, shipping fever, ARDS da BRSV, fog fever, polmonite allergica estrinseca); polmoniti del suino (p. enzootica, pleuropolmonite, polmoniti interstiziali); polmoniti del cane da CDV e patologia respiratoria del gatto da FHV e FCV.
  5. Parassitosi polmonari. Strongili broncopolmonari nel bovino, ovino, equino, suino, gatto. Polmoniti da parassiti migranti, patologia polmonare da parassiti del sistema circolatorio (filariosi, angiostrongilosi). Forme erratiche di distomatosi.
  6. Neoplasie polmonari primitive e secondarie. Primitive: carcinoma anaplastico e adenocarcinoma polmonare. Ovine pulmonary carcinoma: eziologia, quadro macroscopico e microscopico. Neoplasie pleuriche: mesotelioma.

Toracopatie

  • Raccolte non flogistiche (pneumotorace, idrotorace, emotorace, chilotorace)
  • Pleuriti (classificazione, patogenesi). Pleurite tubercolare. Actinomicosi pleurica del cane.

Apparato urinario 

  • Rene
  1. Cisti renali congenite ed acquisite: aspetto macroscopico e patogenesi della lesione. Pseudocisti perirenale.
  2. Iperemia, emorragie, necrosi (corticale diffusa, necrosi della papilla, infarto).
  3. Nefrosi: Glomerulonefrosi (patogenesi del danno glomerulare, g. amiloide (nefrosi amiliode e amiloidosi midollare)). Tubulonefrosi ischemico-tossiche (ischemia, micotossine, metalli pesanti, pulpy kidney), pigmentarie (t. emo-mioglobinuriche e colemiche), da accumulo di minerali (nefrocalcinosi, ossalati, infarti urici).
  4. Classificazione delle nefriti. Glomerulonefriti (aspetto macroscopico e patogenesi); aspetti istologici delle forme acute e croniche, eziologia della glomerulonefrite nel suino, cavallo, cane e gatto). Nefrite tubulo-interstiziale (aspetto macroscopico,  patogenesi, eziologia, aspetto istologico). NTI nel bovino (a focolai, diffusa, maculosa alba e da calcolosi), suino, cane e gatto. Nefrite purulenta: classificazione, nefrite apostematosa e disseminata (aspetto macroscopico,  patogenesi, eziologia, aspetto istologico). Pielonefrite (aspetto macroscopico,  patogenesi, eziologia). Nefriti granulomatose.
  5. Parassitosi renali: Klossiellosi, leishmaniosi, encephalitozonosi, microascaridiosi, micronemosi.
  6. Neoplasie renali primitive epiteliali (adenoma, carcinoma), mesenchimali e nefroblastoma; neoplasie secondarie.
  7. Idronefrosi
  • Vie urinarie 
  1. Ureteri: ectasia, occlusioni, urolitiasi (classificazione, patogenesi, conseguenze dell'urolitiasi nel bovino, nel cane e nel gatto);
  2. Vescica. Cistiti (patogenesi e classificazione)
  3. Neoplasie delle vie urinarie, ematuria enzootica del bovino.

Apparato emopoietico 

  • Midollo osseo: involuzione, iperplasia, aplasia, atrofia gelatinosa, emosiderosi, necrosi.
  • Linfonodi
  1. Ipoplasa, atrofia, pigmentazioni patologiche, necrosi, disturbi di circolo e pneumatosi.
  2. Aspetto macro e microscopico delle iperplasie reattive acute e croniche e delle linfadeniti acuta e cronica semplice, purulenta, emorragica e necrotizzante, granulomatosa e piogranulomatosa.
  • Cenni di patologia degli emolinfonodi.
  • Milza
  1. Malformazioni e paratopie (cenni)
  2. Disturbi di circolo (iperemia passiva, ematomi, infarti),
  3. Degenerazione (atrofia, ialinosi, amiloidosi, emosiderosi, necrosi),
  4. Spleniti (congestizio-emorragica, iperplastica, purulenta-gangrenosa, necrotizzante, fibrosa, granulomatosa).
  • Linfoma
  1. Complesso leucemia linfatica-linfoma (criteri di classificazione istologica e concetto di immunofenotipizzazione). 
  2. Classificazione anatomica ed aspetti macroscopici del linfoma nel bovino, cavallo, suino, cane e gatto.

Apparato cardiocircolatorio

  • Cuore
  1. Malformazioni
  2. Raccolte non flogistiche (idropericardio, emopericardio)
  3. Pericarditi (classificazione e eziologia)
  4. Miocardosi, necrosi miocardica (cause ed effetti), ipertrofia miocardica
  5. Miocarditi con particolare riferimento alla miocardite purulenta, linfocitaria e granulomatosa
  6. Endocardio: calcificazione, endocardiosi, fibroelastosi; endocarditi (patogenesi, eziologia, classificazione)
  7. Parassitosi del cuore (Toxoplasma, cestodi, nematodi)
  8. Neoplasie del cuore
  • Vasi 
  1. Arterie: aneurisma, trombosi, arteripatie regressive (calcificazioni, ialinosi, fibrinoidosi, amiloidosi, arteriosclerosi), arteriti (acute e croniche, patogenesi)
  2. Vene: trombosi, flebiti 
  3. Linfatici: linfangectasia, linfangiti. Parassiti dei vasi. Neoplasie dei vasi

Mammella

  • Mastiti (eziologia, patogenesi e classificazione delle principali forme di mastite nella bovina (m. galattoforite-mastite fibrino purulenta o gangrenosa, m. emorragico-necrotizzante, m. interstiziali, m. granulomatosa e piogranulomatosa) e cenni sugli ovi-caprini).
  • Epidemiologia delle neoplasie mammarie, ormonodipendenza, lesioni displastiche, concetto di tumore semplice, complesso e misto, grading istologico (grado e stadio istologico) e sistema TNM.

Cute

  • Lesioni elementari macroscopiche e microscopiche in dermatopatologia (macchia, papula, ponfo, nodulo, vescicola, exositosi, pustola, ipercheratosi orto e paracheratosica, acantosi, spongiosi, deg. idropica, acantolisi, edema dermico, fibrosi dermica, incontinenza pigmentaria).
  • Dermatosi con alopecia da cause endocrine (ipotiroidismo, ipercorticalismo, iperestrogenismo)
  • Modelli istopatologici di dermatite (perivascolare, dermovasculite, interfacciale, nodulare-diffusa, vescicolo-pustolosa, follicolite-foruncolosi, pannicolite) con cenni alle malattie ad essi associate.
  • Neoplasie cutanee benigne e maligne epiteliali di origine epidermica, annessiale (follicoli piliferi, ghiandole sudoripare e sebacee); neoplasie mesenchimali (fibroma, fibromatosi, sarcoma, schwannoma, emangiopericitoma) e  a cellule rotonde (mastocitoma, melanoma, istiocitoma, plasmocitoma).

Syllabus del corso.  

Durante il corso sono programmate attività pratiche (esercitazioni) che hanno lo scopo di far applicare allo studente le conoscenze acquisite in itinere e sviluppare abilità deduttive in coerenza con le gli obiettivi del corso.

Non sono previste integrazioni per studenti non frequentanti che possono usare i contenuti presenti in questa guida web ed il materiale didattico disponibile sulla piattaforma DOL come guida per individuare gli argomenti sul libro di testo suggerito.

Testi/Bibliografia

Necessario

  1. Marcato P. S.: Patologia sistematica veterinaria. Il Sole 24 Ore-Edagricole, II Edizione, 2015.

Consigliato

  • Scaricare il materiale proiettato (disponibile in DOL) e frequentare le lezioni teoriche usandolo come traccia stampata da personalizzare con i contenuti esposti
  • Frequentare le lezioni teoriche per: 
  1. potere usare le sessioni interattive come test di autovalutazione delle competenze ed abilità acquisite
  2. potere visionare esempi delle domande del test scritto che vengono proiettate, in genere, alla fine della lezione

 

Metodi didattici

Sono previste 45 ore di lezioni frontali e 15 ore di lezioni pratiche.

La frequenza delle lezioni è obbligatoria.

a)       Lezioni frontali

Le lezioni frontali coprono la parte teorica del corso, prevedono la copresenza di tutti gli studenti e del docente che ha un ruolo attivo nel presentare le parti di programma da svolgere. Le lezioni possono essere integrate da seminari monotematici e da docenti esterni al corso chiamati su progettualita'  didattica. Le lezioni teoriche hanno lo scopo di presentare in maniera sistematica il programma.

a1) nell'ambito delle lezioni frontali sono previste sessioni interattive per valutare in maniera bidirezionale (docente, studenti) le conoscenze e abilità acquisite.

a2) nell'ambito delle lezioni frontali, dopo avere acquisito competenze specifiche con le lezioni teoriche svolte dal docente, al lavoro in gruppo degli studenti è demandata la presentazione di peculiarità di specie per le patologie trattate.

b)      Lezioni pratiche

In considerazione delle tipologie di attività e metodi didattici adottati, la frequenza di questa attività formativa richiede:

  1. come attività generale che lo studente/studentessa abbia seguito e superato i corsi dei moduli 1 e 2 in modalità e-learning  
  2. come attività specifica che lo studente/studentessa legga la nota breve o segua la videosop (vedi Virtuale) per l'accesso alla sala anatomica. Lo studente/studentessa può scaricare da questo link la procedura di gestione "Biosicurezza nelle sale anatomiche" nella quale sono elencati i dispositivi di protezione individuale necessari.

Le lezioni pratiche coprono il monte ore di esercitazioni di anatomia patologica macroscopica e sono svolte su visceri di animali da macello appositamente prelevati al mattatoio e su casi selezionati dalla routine diagnostica del servizio di anatomia patologica. E' inoltre previsto lo svolgimento di necroscopie con partecipazione attiva degli studenti.  Le lezioni pratiche sono svolte dividendo gli studenti in quattro gruppi.

L'obiettivo delle lezioni pratiche e' duplice:

1) far acquisire allo studente dimestichezza con le manualita' relative all'esecuzione di una necroscopia volta all'esame ad organo isolato, nonché con la descrizione macroscopica delle lesioni rilevate su casi direttamente visibili in sala anatomica - acquisizione di abilita' professionalizzanti;

2) sviluppare nello studente la capacita'  di riconoscere una patologia d'organo sia su casi presenti in sala anatomica che su fotografie disponibili nel Portale Didattico Veterinario o in siti web di Patologia Veterinaria - acquisizione di capacita'  di elaborazione e sintesi; acquisizione di abilita'  comunicative e di lavoro di gruppo;

Le lezioni pratiche saranno pertanto di due tipi:

o    esercitazioni su organi di animali da macello o su necroscopie, per acquisire le abilita'  manuali e applicare i concetti di descrizione macroscopica;

o    sessioni interattive su casi della sala anatomica e su immagini proiettate per acquisire capacita'  diagnostica e sui quali il docente produrra'  quesiti che gli studenti devono risolvere utilizzando le informazioni provenienti dalle lezioni teoriche.

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

  • La valutazione è espressa con una votazione in trentesimi.
  • Il voto finale assegnato è la media dei voti ottenuti in anatomia patologica 1 e anatomia patologica 2.
  • La prova è superata con una votazione di almeno 18/30 in ogni parte del CI.
  • In caso di votazione massima (30/30) può essere attribuita la lode.
  • lo studente ha il diritto di rifiutare la verbalizzazione del voto positivo proposto almeno 1 volta.
  • In caso di non superamento della prova d'esame, non sono previsti limiti per l'iscrizione all'appello successivo. 
  • Gli studenti con disabilità o DSA devono contattare il docente per email, inserendo in C/C il personale di riferimento (del servizio di DISABILITA’ o DSA) da cui è seguito per avere adattamenti alla didattica in fase di lezione o in fase di valutazione finale.

Modalita' di valutazione degli studenti

L'esame di fine corso mira a valutare il raggiungimento dei principali obiettivi didattici del corso: (1) conoscere l'eziopatogenesi e i quadri morfologici macroscopici e microscopici delle principali entita'  nosologiche pertinenti agli organi e apparati affrontati nel corso; (2) saper riconoscere una lesione d'organo e descriverla con terminologia appropriata; (3) essere in grado di formulare e discutere, a partire da una lesione macroscopica, un elenco di possibili diagnosi differenziali e di suggerire le modalita'  con cui giungere alla diagnosi definitiva.

L'esame consiste di una prova scritta, una prova pratica e una prova orale. Le tre parti si svolgono contestualmente, di norma in 2 giorni (il primo giorno il test ed il secondo giorno la parte pratica e l'orale) e, considerata la stretta integrazione dei momenti valutativi, non e' possibile sostenerle separatamente.

a)       Prova scritta. Lo scopo della prova scritta e' valutare che lo studente possegga un bagaglio nozionistico adeguato relativo ai contenuti affrontati nel corso. La verifica di un livello non sufficiente non consente di affrontare le fasi successive dell'esame.

Nella prova scritta sono proposti 20 quesiti (tra domande tipo Multiple Choice e domande brevi a risposta aperta o da completare). Punteggio massimo acquisibile 10 punti.

1) Ogni domanda a risposta multipla ha quattro alternative e una sola risposta esatta. Il punteggio puo' essere 0 (zero) oppure 0,5. La non risposta e' considerata zero.

2) Nei quesiti aperti o con risposta da completare la risposta deve essere mantenuta nei limiti dello spazio fornito. Il punteggio puo' andare da 0 (zero) a 0,5 secondo l'esattezza della risposta e l'aderenza al quesito. Alla non risposta e' attribuito punteggio zero.

3) Il tempo a disposizione dello studente per la prova scritta e' di 50 minuti. Durante la prova non e' ammesso l'uso di materiale di supporto quale libri di testo, appunti, supporti informatici.

4) La prova si intende superata e da'  accesso alle fasi successive se ha totalizzato un punteggio di almeno 6 punti.

b)       Prova pratica. Lo scopo della prova pratica e' valutare che lo studente sia in grado riconoscere una lesione d'organo e che la sappia descrivere usando una terminologia appropriata. Allo studente e' proposto un viscere patologico o una immagine fotografica che riproduce una lesione. Lo studente deve riconoscere l'organo e la specie di appartenenza, individuare la lesione e descriverla utilizzando la metodologia descrittiva internazionale standard presentata durante il corso. Punteggio massimo acquisibile 10 punti. La prova si intende superata con minimo 6 punti. Il non superamento prevede la ripetizione dell'intero esame da parte del candidato.

c)       Prova orale. Lo scopo della prova orale e' verificare la capacita' dello studente di applicare il proprio bagaglio nozionistico e di eseguire i necessari collegamenti logico-deduttivi. La prova orale verte su tutto il programma e prevede la descrizione completa della lesione partendo dalla parte macroscopica e procedendo verso la patogenesi e l'eziologia. Allo studente e' chiesto di formulare un elenco di diagnosi differenziali coerenti con la morfologia della lesione e di discutere quali elementi siano a favore e quali contro le varie ipotesi avanzate, e di suggerire le modalita' con cui giungere alla diagnosi definitiva. Durante il colloquio sono posti quesiti di approfondimento relativi alle entita' morbose via via nominate. E' posta particolare attenzione alla capacita'  dello studente di ragionare in modo trasversale e di collegare le nozioni delle varie parti dell'insegnamento fra loro e con le informazioni derivanti dai corsi degli anni precedenti. All'esito della prova orale viene assegnato un punteggio da 0 (zero) a 10 (dieci). La prova si intende superata se e' attribuito un punteggio di almeno 6 punti. Un punteggio inferiore a 6 punti prevede la ripetizione dell'intero esame da parte del candidato.

Sia per la prova pratica che per quella orale la conoscenza solo della parte macroscopica consente di assegnare un punteggio massimo non superiore a 6. Da 6,1 a 10 il punteggio è assegnato in base a ulteriori conoscenze su patogenesi e eziologia e sulle abilità nel formulare la diagnosi ed impostare le diagnosi differenziali. 

Il voto ottenuto nella prova orale sommato all'esito della prova scritta costituisce il voto finale in trentesimi dell'esame, che viene immediatamente verbalizzato. Se in tutte le parti dell'esame si e' ottenuto un punteggio pieno si attribuisce il voto di 30 e lode.

Modalita' di prenotazione dell'esame e date degli appelli.

Gli studenti possono prenotarsi per la prova orale di esame esclusivamente utilizzando le modalita' previste dal sistema online Alma Esami. Per eventuali informazioni sulle modalita' di prenotazione, collegarsi al sito: (https://almaesami.unibo.it/almaesami/welcome.htm).  

Gli appelli vengono di proposti nell'ambito delle apposite finestre per gli studenti in corso e nell'arco di tutto l'anno accademico per gli studenti fuori corso.

A fine dicembre viene pubblicato il calendario di tutte le prove d'eame programmate nell'anno successivo.

Non e' possibile per gli studenti in corso sostenere l'esame fuori dalle apposite finestre.

Non e' possibile sostenere l'esame se non si sono rispettate le propedeuticita'  identificate dal Consiglio di corso di laurea.

Qualora non fosse possibile esaurire la lista degli iscritti nel giorno dell'appello, in dipendenza della disponibilita'  di tempo, il docente si riserva di assegnare i candidati non esaminati ad altro giorno stilando un calendario di esame la prima giornata dell'appello.

Strumenti a supporto della didattica

Videoproiettore per le lezioni teoriche, sala anatomica per la parte pratica, smartphone per le sessioni interattive.

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Giuseppe Sarli

Consulta il sito web di Giancarlo Avallone

SDGs

Istruzione di qualità

L'insegnamento contribuisce al perseguimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030 dell'ONU.