95880 - ISTITUZIONI E PRATICHE DELLA REGIA TEATRALE (LM)

Anno Accademico 2021/2022

  • Docente: Giacomo Pedini
  • Crediti formativi: 12
  • SSD: L-ART/05
  • Lingua di insegnamento: Italiano

Conoscenze e abilità da conseguire

Al termine del corso lo studente conosce: - le principali articolazioni teorico-metodologiche del pensiero registico analizzato nelle sue relazioni con il contesto artistico di settore e con il più ampio sistema delle scienze umane in generale; - i principali strumenti di studio per impostare indagini sulla registica; - i fondamentali snodi pratici dei processi di creazione registica; - i condizionamenti strutturali coi quali si deve confrontare l'operatività registica. Egli è inoltre in grado di: - padroneggiare il linguaggio registico; - elaborare una matura e originale riflessione critica sull'arte della messa in scena, impostando autonomamente in modo corretto una ricerca di ambito registico che si avvalga di fonti diverse (documentarie e non), destinata ad essere comunicata in forma scritta o orale; - affrontare e risolvere i principali problemi posti dall'esercizio concreto della messa in scena, segnatamente sviluppando competenze e abilità comunicativo-relazionali e affinando le sue attitudini creative; - rapportarsi criticamente ai condizionamenti strutturali che orientano l'operatività registica.

Contenuti

Sincronia/Diacronia: chi dirige il tempo?

Sincronia, dilatazione, frenesia, tentazione dell'infinito, conto alla rovescia: la regia è continuamente chiamata a confrontarsi con la questione del tempo, sia intesa come categoria creativa, con cui giocare, sia intesa come sfida concettuale e materiale ai limiti dell'esperienza teatrale. Dalle messe in scena fluviali di Reinhardt alle immersioni senza tempo di Brook o Mnouchkine, dal pensiero sulla ritmica elaborato da Dalcroze e Appia alle dilatazioni comico-grottesche di Marthaler, fino ai meccanismi di gioco frenetici di Rimini Protokoll e Roger Bernat o allo spettacolo infinito tentato da Ronconi e da Wilson in coppia con Glass, sono numerosi i casi di regie, singole o collettive, che ruotano attorno al tempo.
L'insegnamento di quest'anno, intitolato Sincronia/Diacronia: chi dirige il tempo?, intende proprio partire da questi casi e dalle problematiche materiali e filosofiche legate alla nozione occidentale di tempo per studiare così, in termini teorici e pratici, alcuni fondamentali del linguaggio registico.
Pertanto, dopo una prima parte in cui, come di consueto, saranno affrontati i principali nodi concettuali – in prospettiva teorica e, parzialmente, storica – intorno alla pratica registica, con opportuni richiami e visioni delle più rilevanti esperienze teatrali e performative europee e americane, nella seconda metà dell'insegnamento gli studenti, divisi in gruppi e sfruttando il teatro ai DAMSLab, saranno condotti a sviluppare un originale progetto di regia.
In particolare, il progetto di regia di quest'anno, da condursi in piccoli gruppi, potrà svilupparsi partendo da materiali e indirizzandosi verso approdi differenti: sarà possibile scegliere se affrontare la questione del tempo per mezzo di un racconto che lo tematizza e lo struttura narrativamente, o attraverso una drammaturgia che, nel suo ambito, si comporta in modo analogo, oppure lasciandosi influenzare da un saggio di divulgazione scientifica calato dentro logiche di game e partecipative.

 

Modulo I = prime 30 ore

Nel primo modulo, dopo un'introduzione al concetto di regia, l’analisi dei fondamenti del linguaggio registico sarà affrontata in una prospettiva teorica. L'obiettivo è far acquisire empiricamente agli studenti la conoscenza dei fondamentali della progettazione registica.

 

Modulo II = successive 30 ore

Nel secondo modulo del corso, i frequentanti saranno guidati ad elaborare un progetto di regia originale. In particolare potranno optare tra tre possibili elaborazioni: 1) sviluppo scenico di un materiale narrativo; 2) sviluppo scenico di una drammaturgia; 3) elaborazione di un progetto di regia legato a meccanismi partecipativi o di game all'interno di spazi reali, urbani o naturali.

 

Il primo modulo corrisponde al corso da 6 cfu, l’insieme dei due moduli corrisponde al corso da 12 cfu.

 

Testi/Bibliografia

A) Testi obbligatori per frequentanti e non frequentanti (si intendono frequentati gli studenti presenti almeno all’80% delle lezioni):

 

Corso da 6 cfu (Modulo I)

A tutti gli studenti si richiede la conoscenza di:

- E. Fischer-Lichte, Estetica del performativo. Una teoria del teatro e dell'arte [2004], a cura di T. Gusman, Roma, Carocci, 2014, pp. 41-277.

- L. Ronconi e G. Capitta, Teatro della conoscenza, Roma-Bari, Laterza, 2012.

- G. Pedini, Sei racconti teatrali, Bologna, Patron, 2021.

- La regia teatrale in Italia, oggi. Per Luca Ronconi, a cura di C. Longhi, in «Culture Teatrali», 2016, n. 25 (numero monografico), pp. 7-136.

 

Corso da 12 cfu (Modulo I + Modulo II)

A tutti gli studenti si richiede la conoscenza di:

- E. Fischer-Lichte, Estetica del performativo. Una teoria del teatro e dell'arte [2004], a cura di T. Gusman, Roma, Carocci, 2014.

- L. Ronconi e G. Capitta, Teatro della conoscenza, Roma-Bari, Laterza, 2012.

- G. Pedini, Sei racconti teatrali, Bologna, Patron, 2021.

- La regia teatrale in Italia, oggi. Per Luca Ronconi, a cura di C. Longhi, in «Culture Teatrali», 2016, n. 26 (numero monografico), pp. 7-136.

- G. Stein, Drammi [1935], in Ead., Opere ultime e Drammi, Macerata, Liberlibri, 2010, pp. 3-28.

- G. Deleuze, Poscritto sulle società di controllo, in Id., Pourparler, Macerata, Quodlibet, 2000, pp. 234-241.

Un testo a scelta tra:

- T. Chiang, Storia della tua vita, in Id., Storie della tua vita, traduzione di C. Pastore, Milano, Frassinelli, 2018, pp. 104-164.

- R. Spregelburd, La cocciutaggine, in Id., Eptalogia di Hieronymus Bosch II, Torino, Einaudi, 2017, pp. 191-317.

- C. Rovelli, L'ordine del tempo, Milano, Adelphi, 2017.

Il testo a scelta è legato alla costruzione del progetto di regia.

 

Modifiche alla presente bibliografia saranno possibili dopo l'avvio delle lezioni.

 

B) Sia per il corso da 6 cfu (Modulo I) che per quello da 12 cfu (Modulo I + Modulo II), è inoltre richiesto a tutti gli studenti lo studio di un volume a scelta tra:

1) Luca Ronconi: prove di autobiografia, a cura di G. Agosti, Milano, Feltrinelli, 2019

2) A. Antoine, I miei ricordi sul Teatro Libero, Roma-Milano, Mondadori, 1923.

3) A. Appia, Attore, musica e scena, Imola (BO), Cuepress, 2015.

4) A. Artaud, «Il teatro e il suo doppio» con altri scritti teatrali, Torino, Einaudi, 1968.

5) B. Brecht, Scritti teatrali, Torino, Einaudi, 2001.

6) P. Brook, Lo spazio vuoto, Roma, Bulzoni, 1998.

7) Christoph Marthaler. Haushalts Ritual der Selbstvergessenheit, a cura di S. Carp, C. Marthaler e M. Ubenauf, Berlino, Theater der Zeit, 2014.

8) R.Castellucci, C. Guidi, C. Castellucci, Epopea della polvere, Milano, Ubulibri, 2001.

9) J. Copeau, Artigiani di una tradizione vivente, Firenze, La casa Usher, 2009.

10) Everything and Other Performance Texts from Germany, a cura di M. Cornish, Kolkata, Seagull, 2019.

11) G. Craig, L'arte del teatro. Il mio teatro, a cura di F. Marotti, Imola (BO), Cuepress, 2016.

12) S. M. Ejzenstejn, Il movimento espressivo. Scritti sul teatro, Venezia, Marsilio, 1998.

13) J. Grotowski, Per un teatro povero, Roma, Bulzoni, 1970.

14) V. E. Mejerchol´d, L'attore biomeccanico, Milano, Ubulibri, 1993.

15) T. Ostermeier, Il teatro e la paura, Milano-Bologna, Sossella, 2020.

16) E. Piscator, Il teatro politico, Torino, Einaudi, 1960.

17) Il teatro di Trionfo, a cura di F. Quadri, Milano, Ubulibri, 2002.

18) M. Rau, Realismo globale, Imola (BO), Cuepress, 2019.

19) M. Shevtsova, Robert Wilson, Londra-New York, Routledge, 2019.

20) R. Spregelburd, Il teatro, la vita e altre catastrofi, Roma, Bulzoni, 2014.

21) L. Squarzina, Il romanzo della regia, Ospedaletto (Pisa), Pacini, 2005.

22) K. Stanislavskij, Il lavoro dell'attore su se stesso, a cura di G. Guerrieri, prefazione di F. Malcovati, Roma-Bari, Laterza, 2003.

23) K. Stanislavsikij, Il lavoro dell'attore sul personaggio, Roma-Bari, Laterza, 1988.

24) G. Strehler, Per un teatro umano: pensieri scritti, parlati e attuati, Milano, Feltrinelli, 1974.

25) E. B. Vachtangov, Il sistema e l’eccezione: taccuini, lettere, diari, Pisa, ETS, 2004.

 

Ai non frequentanti (si intendono frequentati gli studenti presenti almeno all’80% delle lezioni) sia per il corso da 6 cfu (Modulo I) che per quello da 12 cfu (Modulo I + Modulo II) è richiesta la lettura di un secolo volume a scelta tra quelli sopra elencati.

 

N.B.: ogni eventuale modifica a questo programma dovrà essere concordata con il docente.

 

Alcuni eventuali scritti di approfondimento saranno disponibili on line a partire dalle lezioni.

 

Per chi difettasse di una adeguata conoscenza della storia della regia si consiglia la lettura di:

- R. Alonge, Il teatro dei registi. Scopritori di enigmi e poeti della scena, Roma-Bari, Laterza, 2006.

- Il teatro di regia: genesi ed evoluzione (1870-1950) [2004], a cura di U. Artioli, Roma, Carocci, 2018.

- L. Mango, Il Novecento del teatro. Una storia, Roma, Carocci, 2019.

- M. Schino, La nascita della regia teatrale, Roma-Bari, Laterza, 2003.

Metodi didattici

Il corso prenderà avvio martedì 21 settembre e avrà termine mercoledì 15 dicembre.
Le lezioni si terranno il lunedì (15-17), martedì (9-11) e mercoledì (9-11).

La settimana dal 1 al 7 novembre sarà, come previsto dal calendario del corso di laurea magistrale, di pausa didattica.

Le lezioni in presenza si terranno presso l'Aula Ferrero e il teatro ai DAMSLab.
In particolare si farà lezione in teatro ai DAMSLab in via Azzo Gardino 65/a nei giorni seguenti:
- 8, 9, 22, 23, 29, 30 novembre;
- 6, 7, 13, 14, 15 dicembre.


Si consiglia di guardare una volta a settimana l'orario del corso e la pagina del docente, per i necessari aggiornamenti di calendario nel periodo dell'insegnamento.

L'insegnamento prevede un misto di lezioni frontali, discussioni seminariali ed esercitazioni di regia in gruppi. I gruppi saranno definiti durante la prima settimana di lezione in remoto.


Compatibilmente con la situazione sanitaria, è anche prevista la possibilità di partecipare alla visione di spettacoli teatrali programmati nel periodo di svolgimento delle lezioni.
Infine, nelle modalità possibili, saranno invitati alcuni registi/drammaturghi/attori per brevi interventi di testimonianza.

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

I modulo da 6 cfu:

La prova finale di verifica dell'apprendimento consisterà:

1) in un colloquio orale che verterà sugli argomenti trattati a lezione e sui volumi letti dallo studente fra quelli indicati in bibliografia;

2) nella presentazione di una relazione scritta che approfondisca la figura di un regista e parta da uno dei volumi, tra quelli segnalati in bibliografia, posti in lettura a scelta degli studenti. La relazione non dovrà superare i 20.000 caratteri (spazi inclusi) e dovrà essere consegnata al docente, preferibilmente per posta elettronica, almeno 48 ore prima della data in cui lo studente intende sostenere la verifica finale.

Il colloquio orale serve a valutare il quadro delle conoscenze e delle capacità critiche maturate dallo studente, attraverso la frequentazione delle lezioni e(/o nel caso dei non frequentanti) attraverso la lettura dei materiali indicati in bibliografia. Al contempo il colloquio orale servirà pure per valutare la padronanza da parte dello studente dei principali strumenti di studio atti a impostare una riflessione sulle problematiche inerenti la regia, sia in termini di pratica scenica sia di inquadramento linguistico-teorico, nonché la sua capacità di inserire dette questioni entro un più vasto orizzonte teatrale così come all'interno del generale sistema degli studi umanistici.

La relazione scritta serve a valutare le capacità dello studente di cogliere gli aspetti cruciali del lavoro di un regista, sapendo operare delle scelte critiche e interpretative anche alla luce di un più vasto orizzonte storico teatrale e soprattutto in rapporto allo stato della regia nel contesto odierno.

Il colloquio orale e la relazione scritta saranno valutati congiuntamente e in modo unitario, in quanto sono due modalità per evidenziare, da parte dello studente, le conoscenze maturate e la capacità di metterle a frutto in maniera originale.

Qualora vengano riscontrati uno o più plagi all'interno della relazione scritta, la verifica finale non potrà avere luogo.

N.B.: l'accertamento che uno qualsiasi dei materiali indicati in bibliografia non sia stato oggetto di studio da parte dello studente (senza ragioni pregresse concordate con il docente) comporterà l'annullamento della prova di verifica finale.

 

I+II modulo da 12 cfu:

La prova finale di verifica dell'apprendimento consisterà:

1) in un colloquio orale che verterà sugli argomenti trattati a lezione e sui volumi letti dallo studente fra quelli indicati in bibliografia;

2) nella presentazione di una relazione scritta che approfondisca la figura di un regista e parta da uno dei volumi, tra quelli segnalati in bibliografia, posti in lettura a scelta degli studenti. La relazione non dovrà superare i 20.000 caratteri (spazi inclusi) e dovrà essere consegnata al docente, preferibilmente per posta elettronica, almeno 48 ore prima della data in cui lo studente intende sostenere la verifica finale;

3) nella presentazione di un progetto di regia sviluppato durante il corso per gli studenti frequentanti o elaborato su partitura drammaturgica da concordare con il docente per gli studenti non frequentanti, da consegnarsi al docente, preferibilmente per posta elettronica, almeno due giorni prima della data in cui lo studente intende sostenere la verifica finale.

Il colloquio orale serve a valutare il quadro delle conoscenze e delle capacità critiche maturate dallo studente, attraverso la frequentazione delle lezioni e(/o nel caso dei non frequentanti) attraverso la lettura dei materiali indicati in bibliografia. Al contempo il colloquio orale servirà pure per valutare la padronanza da parte dello studente dei principali strumenti di studio atti a impostare una riflessione sulle problematiche inerenti la regia, sia in termini di pratica scenica sia di inquadramento linguistico-teorico, nonché la sua capacità di inserire dette questioni entro un più vasto orizzonte teatrale così come all'interno del generale sistema degli studi umanistici.

La relazione scritta serve a valutare le capacità dello studente di cogliere gli aspetti cruciali del lavoro di un regista, sapendo operare delle scelte critiche e interpretative anche alla luce di un più vasto orizzonte storico teatrale e soprattutto in rapporto allo stato della regia nel contesto odierno.

Il progetto di regia serve a valutare l'acquisizione e la capacità di rielaborazione, da parte dello studente, delle principali conoscenze del linguaggio registico, nonché la sua abilità a sviluppare un pensiero organico e complesso in forma di regia. Inoltre serve a valutare la capacità dello studente di sapersi confrontare con i condizionamenti materiali propri del fare registico.

Il colloquio orale, la relazione scritta e il progetto di regiasaranno valutati congiuntamente e in modo unitario, in quanto sono tre modalità per evidenziare, da parte dello studente, le conoscenze maturate e la capacità di metterle a frutto in maniera originale.

Qualora vengano riscontrati uno o più plagi all'interno della relazione scritta o del progetto di regia, la verifica finale non potrà avere luogo.

 

N.B.: l'accertamento che uno qualsiasi dei materiali indicati in bibliografia non sia stato oggetto di studio da parte dello studente (senza ragioni pregresse concordate con il docente) comporterà l'annullamento della prova di verifica finale.

Strumenti a supporto della didattica

Materiali iconografici e video saranno proiettati durante lo svolgimento delle lezioni. Ulteriori materiali testuali saranno letti sempre durante lo svolgimento delle lezioni. Spettacoli e altre uscite saranno proposte agli studenti, così come il relativo calendario e le modalità di partecipazione, durante il periodo di lezione.
Naturalmente la visione di spettacoli e altre uscite saranno da valutare anche in rapporto all'attuale situazione sanitaria.

L'uso degli spazi del DAMSLab, in particolare del teatro, è uno degli strumenti didattici più importanti.

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Giacomo Pedini

SDGs

Istruzione di qualità Parità di genere Città e comunità sostenibili

L'insegnamento contribuisce al perseguimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030 dell'ONU.