95668 - FILOSOFIA DELLA RELIGIONE (LM)

Anno Accademico 2021/2022

  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
  • Campus: Bologna
  • Corso: Laurea Magistrale in Scienze filosofiche (cod. 8773)

Conoscenze e abilità da conseguire

a) Caratterizzazione disciplinare A differenza delle scienze delle religioni, la filosofia della religione è una disciplina che non si occupa del fenomeno religioso come di un “oggetto” d’indagine, né intende tematizzare il “soggetto religioso”, sia esso Dio o il divino nelle sue varie manifestazioni, ma si rivolge alla dimensione esperienziale in quanto terreno d’interrogazione delle modalità attraverso le quali l’essere umano interpreta il suo rapporto col mondo e col senso della trascendenza. In questo contesto assume particolare importanza l’esperienza religiosa, nella misura in cui essa mostra una specificità irriducibile ad altre forme di esperienza e rispetto alla quale è possibile un esercizio ermeneutico rivolto ad alcuni concetti particolarmente rilevanti (verità, trascendenza, sacro, divino). Al fine di comprendere i diversi aspetti del vissuto religioso, la filosofia della religione può fare ricorso agli strumenti concettuali offerti da differenti prospettive filosofiche (fenomenologica, ermeneutica, ontologica, etica). b) Metodologia, conoscenze e obiettivi formativi L’obiettivo dell’insegnamento di Filosofia della religione è l’acquisizione di conoscenze e di strumenti critico-analitici che consentano di comprendere il vissuto religioso nella sua articolazione teoretico-concettuale, sia come fenomeno storico e simbolico (con i suoi risvolti sociali e politici) sia come modalità esistenziale, in una prospettiva transculturale. A tal fine, è necessario conoscere il lessico di base della disciplina, averne assimilato in forma critica i concetti fondamentali ed essere in grado di discuterne i contenuti. Tale obiettivo viene perseguito attraverso l’adozione di diversi metodi, quali la ricostruzione storico-filosofica, l’elaborazione concettuale, l’esegesi e l’ermeneutica del testo.

Contenuti

Titolo del corso: Heidegger e la fenomenologia della vita religiosa

Il corso prenderà in esame l’interpretazione dell’esperienza cristiana delle origini proposta da Martin Heidegger nei corsi degli anni 1920/21 con riferimento alle lettere di Paolo e alle “Confessioni” di Agostino. Tra gli argomenti trattati: l’ermeneutica della fatticità; fenomenologia e indicazione formale; la temporalità e l’attesa della parousia; l’essere preoccupato; la dispersione della vita e la tentazione.

Le prime lezioni saranno dedicate a un’introduzione alla filosofia della religione, mentre nelle lezioni successive verrà delineato il contesto nel quale si colloca il pensiero heideggeriano e saranno affrontati i temi sopra indicati.

Orario delle lezioni: il corso si terrà nel secondo semestre; terzo periodo: lunedì ore 13-15 (aula II, via Zamboni 38), martedì ore 11-13 (aula VI, via Zamboni 38), mercoledì ore 15-17 (aula C, via Centotrecento); quarto periodo: lunedì, martedì, mercoledì ore 15-17 (aula C, via Centotrecento)

Inizio del corso: 31 gennaio 2022

Testi/Bibliografia

Programma per studenti frequentanti (per “frequentanti” si intendono sia coloro che assistono alle lezioni in presenza, sia coloro che assistono alle lezioni online):

M. Heidegger, Fenomenologia della vita religiosa, Adelphi, Milano 2003.

M. Heidegger, Il concetto di tempo, Adelphi, Milano 1998.

Agostino, Confessioni, Libro X (edizione consigliata: Confessioni, Vol. IV, Libri X-XI, Mondadori/Valla, Milano 1996).

A. Fabris, L’«ermeneutica della fatticità» nei corsi friburghesi dal 1919 al 1923, in F. Volpi (a cura di), Guida a Heidegger, Laterza, Roma-Bari 2005, pp. 59-111.

A. Fabris, Filosofia delle religioni. Come orientarsi nell’epoca dell’indifferenza e dei fondamentalismi, Carocci, Roma 2012.

C. Esposito, Introduzione a Heidegger, il Mulino, Bologna 2017 (facoltativo).

J. Greisch, Le Buisson ardent et les Lumières de la raison. L’invention de la philosophie de la religion. III. Vers un paradigme herméneutique, Cerf, Paris 2004 (facoltativo).

Programma per studenti non frequentanti: in aggiunta alla bibliografia sopra indicata, per gli studenti non frequentanti è obbligatorio il testo di C. Esposito, Introduzione a Heidegger, il Mulino, Bologna 2017.

Le slides utilizzate nelle lezioni saranno disponibili nelle Risorse didattiche su Virtuale

Metodi didattici

Lezioni frontali; lettura e commento dei testi; discussione sui principali temi trattati nel corso.

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

L’esame consiste in un colloquio orale, che dovrà accertare la conoscenza dei testi e la capacità di discutere criticamente i temi proposti.

Criteri di verifica e soglie di valutazione:

30 e lode: prova eccellente, sia nelle conoscenze che nell’articolazione critica ed espressiva.

30: prova ottima. Conoscenze complete, ben articolate ed espresse correttamente, con alcuni spunti critici.

27-29: prova buona. Conoscenze esaurienti e soddisfacenti, espressione sostanzialmente corretta.

24-26: prova discreta. Conoscenze presenti nei punti principali, ma non esaurienti e non sempre articolate con correttezza.

21-23: prova sufficiente. Conoscenze talvolta superficiali, ma il filo conduttore risulta compreso. Espressione e articolazione lacunose e spesso non appropriate.

18-21: prova appena sufficiente. Conoscenze superficiali, il filo conduttore non è compreso con continuità. L’espressione e l’articolazione presentano lacune rilevanti.

Prova insufficiente: conoscenze assenti o molto lacunose, mancanza di orientamento nella disciplina, espressione carente e non appropriata.

Strumenti a supporto della didattica

PowerPoint

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Sebastiano Galanti Grollo

SDGs

Istruzione di qualità Partnership per gli obiettivi

L'insegnamento contribuisce al perseguimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030 dell'ONU.