93329 - SOCIETÀ DI MASSA, COMUNICAZIONE E CULTURE POPOLARI (1)

Anno Accademico 2021/2022

  • Docente: Patrizia Dogliani
  • Crediti formativi: 6
  • SSD: M-STO/04
  • Lingua di insegnamento: Italiano
  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
  • Campus: Bologna
  • Corso: Laurea in Storia (cod. 0962)

Conoscenze e abilità da conseguire

Al termine del corso lo studente conosce criticamente le principali tipologie di fonti per l'analisi della società di massa e sa applicare a livello base le metodologie per lo studio dei fenomeni comunicativi con consapevolezza dei modelli di analisi dei processi culturali e del dibattito storiografico. Sa utilizzare criticamente i principali strumenti per la ricerca di informazioni e valutarne l'impatto sulla società e la cultura. Sa utilizzare gli strumenti di base per la valorizzazione della cultura popolare. Lavora in modo autonomo ed organizzato, possiede spirito di autocritica e capacità di imparare dal confronto con altri ed è in grado di scegliere gli strumenti di apprendimento più adeguati rispetto alle proprie capacità e inclinazioni.

Contenuti

Il corso di quest'anno si interessa alla nascita e alla  crescita della società di massa, con particolare attenzione al periodo che va dalla seconda industrializzazione di fine Ottocento alla ricostruzione del secondo dopoguerra, fermandosi alla soglia degli anni Sessanta del Novecento, con un'attenzione alla storia sociale e culturale dell'Europa e delle Americhe.

Particolare attenzione verrà posta a fenomeni di stratificazione sociale e di espressione popolare e culturale scaturiti dalla crescita di grandi agglomerati urbani in quei continenti.  La prima metà del Novecento viene  osservata con la lente definita da tre questioni: la questione generazionale, in particolare nel rapporto e tra giovani ed adulti a partire dal Primo conflitto mondiale; l'associazionismo e le pratiche legate all'impiego del tempo libero delle classi popolari e le politiche sviluppate a tal fine nel campo privato e delle amministrazioni pubbliche anche per la creazione del consenso in campo politico; ed infine l'emergere di pratiche e di discipline sportive.  Storia dei giovani e storia del tempo libero e delle discipline sportive finalizzati all'organizzazione del consenso da parte di regimi democratici e autoritari-totalitari sono dunque al centro del corso.

Testi/Bibliografia

A

Letture obbligatorie (calcolate come 2 testi):

1. P. Dogliani, Storia dei giovani, Bruno Mondadori, 2003

2. P. Dogliani-L. Gorgolini, Un partito di giovani, Le Monnier, 2021, parte 1, insieme a 

P. Dogliani, Il fascismo degli italiani, Una storia sociale, De Agostini, 2014, capp. 5 e 6.

Due letture da scegliere per seguire il corso e per preparare l'elaborato finale:

D. Forgacs - St. Gundle, Cultura di massa e società italiana, 1936-1954, il Mulino, 2007

M. Carli, Vedere il fascismo. Arte e politica nelle esposizioni del regime (1928-1942), Carocci, 2021

A. Corbin, L'invenzione del tempo libero, 1850-1960, 1996, parti da scegliere

P. Sorcinelli- A. Varni, a cura di, Il secolo dei giovani, Donzelli, 2004 (tre capitoli a scelta)

M. De Nicolò ( a cura di), Dalla trincea alla piazza. L'irruzione dei giovani nel Novecento, Viella, 2011 (tre capitoli a scelta)

L. Gobbi- L. Gorgolini (a cura di) Giovani e società in Italia tra XX e XXI secolo, il Mulino, 2020 (tre capitoli a scelta)

G. Levi- JC Schmitt ( a cura di) Storia dei giovani, 2. età contemporanea, Laterza, 1994, saggi di Malvano, Michaud, Passerini

Elena Papadia, Di padre in figlio. La generazione del 1915, il Mulino, 2012

C. Papa, L'Italia giovane dall'Unità al fascismo, Laterza, 2013

Jon Savage, L'invenzione dei giovani, Feltrinelli, 2009, dalla parte terza alla settima comprese.

Eric Hobsbawm, L’età degli Imperi- The Age of Empire (1876)

(a cura di Eric Hobsbawm e  T. Ranger) L’Invenzione della tradizione (1987), in part. l’ultimo capitolo.

George Mosse, La nazionalizzazione delle masse . Simbolismo politico e movimenti di massa in Germania,1812-1933 (1975)

Antonio Gibelli, La Grande guerra degli Italiani, Sansoni, 1998 (con successive riedizioni), capp. III-IV e V, insieme ad alcune parti di A. Gibelli, L’officina della guerra. La Grande guerra e le trasformazioni del mondo mentale, Bollati-Boringhieri, 1991.

Marco Mondini, La guerra italiana. Partire, raccontare, tornare, il Mulino, parti IV, V, VII

V. De Grazia, L'impero irresistibile. La società dei consumi americana alla conquista del mondo, Einaudi, 2005 (vale due letture)

Ph. Cannistraro, La fabbrica del consenso. Fascismo e Mass Media, Laterza, 1975

Fabien Archambault, Il controllo del pallone. I cattolici, i comunisti e il calcio in Italia (1943-anni Settanta), Le Monnier, Firenze, 2022.

 

 

Metodi didattici

Lezioni frontali, con letture, analisi di documenti a stampa e audiovisivi

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

Sono da considerarsi frequentanti coloro che hanno seguito almeno il 70 per cento del corso.

L'esame è SOLO scritto  per i frequentanti e  scritto e orale per i non frequentanti. Lo studente legge una media di 4 letture consigliate (tra libri e saggi) e individua un argomento da approfondire, presentando di esso un elaborato finale.

Gli studenti TUTTI  sono tenuti a produrre un elaborato di circa 15 pagine (2000/2200 caratteri a pagina) che nella prima parte  sintetizza le letture obbligatorie ( i frequentanti possono sintetizzare dai loro appunti i temi trattati dalle lezioni alle quali hanno assistito) e nella seconda  illustra l'argomento scelto. L'elaborato va inviato alla  docente almeno 5 gg prima dell'appello.  Ai frequentanti la docente proporrà un voto e se tale voto non raggiungerà la valutazione di 25/30 chiederà allo studente di presentarsi alla prova orale. I non frequentanti sono invece obbligati a presentarsi ad un orale nel quale discuteranno il loro elaborato scritto, e le letture per esso.

Valutazione: il raggiungimento da parte dello studente di una visione organica dei temi affrontati a lezione e delle conoscenze previste per la disciplina congiunta alla loro utilizzazione critica, la dimostrazione di una padronanza espressiva e di linguaggio specifico saranno valutati con voti da 27 a 30L.

Una conoscenza mnemonica della materia e capacità di sintesi e di analisi articolate in un linguaggio corretto, ma non sempre appropriato, porteranno a valutazioni discrete, da 23 a 26.
Lacune formative e/o linguaggio inappropriato, seppur in un contesto di conoscenze minimali del materiale d'esame, condurranno a voti che supereranno appena la sufficienza. La docente, in presenza di lacune formative e di una visibile mancanza di orientamento all'interno dei materiali bibliografici previsti dal corso, valutabili con un voto appena sufficiente, suggerirà alla/allo studente di ripetere l'esame.

Strumenti a supporto della didattica

Documenti e materiali audiovisivi.

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Patrizia Dogliani

SDGs

Salute e benessere Istruzione di qualità Parità di genere Pace, giustizia e istituzioni forti

L'insegnamento contribuisce al perseguimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030 dell'ONU.